Il VAR alla ATP Cup per aiutare gli arbitri

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Il VAR alla ATP Cup per aiutare gli arbitri

La tecnologia sperimentata alle Next Gen ATP Finals verrà utilizzata in Australia nella nuova competizione a squadre. Potrà essere corretto anche l’Hawk-Eye e le immagini saranno a disposizione degli spettatori

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La video review, sperimentata a Milano nelle Next Gen ATP Finals, sarà a disposizione dei giudici di gara anche nella prima edizione della ATP Cup in programma in Australia dal 3 al 12 gennaio. Quello che è stato definito il sistema VAR del tennis debutterà quindi nella nuova competizione a squadre, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli errori di valutazione. La tecnologia nasce da uno sviluppo di Hawk-Eye, l’occhio di falco che rappresenta da anni un sistema collaudato per valutare le palle dentro o fuori. La prima on field review della storia del tennis è avvenuta lo scorso 6 novembre, quando il norvegese Casper Ruud ha chiesto all’arbitro Fergus Murphy di rivedere un suo pallonetto che aveva toccato il tetto, con assegnazione del punto all’avversario. La decisione è stata poi confermata, visto che anche il video ne ha certificato la correttezza.

Nella ATP Cup, ogni giocatore avrà a disposizione la richiesta di tre challenge in ogni set, che diventeranno quattro in caso di arrivo al tie break. Su ciascuna richiesta, dalla sala video verranno inviate all’arbitro le migliori immagini per consentirgli di rivalutare la decisione originaria. Che non verrebbe modificata, nel caso anche le immagini non dovessero sciogliere i dubbi. Le immagini prodotte – va sottolineato – verranno mostrate sia ai telespettatori in tv sia a quelli in tribuna. Gayle David Bradshaw, responsabile del board ATP per i regolamenti, ha spiegato così la ratio: “Gli arbitri sono abituati a prendere decisioni sotto pressione, ora gli spettatori potranno vedere in tempo reale quel che vede anche il giudice di sedia. Offriamo al pubblico un livello di coinvolgimento più alto di quello degli stadi di calcio o di football americano“.

Sarà possibile richiedere l’ausilio della tecnologia per doppi rimbalzi, doppi tocchi con la racchetta, colpi effettuati prima che la palla abbia superato la rete, tocchi di arredi permanenti, colpi effettuati senza che la racchetta sia effettivamente in mano al giocatore, tocchi involontari su corpo e abbigliamento, oltre che per le invasioni di campo. Come già accaduto anche nelle Next Gen ATP Finals, la review potrà eventualmente anche correggere eventuali valutazioni errate dell’Hawk Eye.

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