Djokovic pigliatutto: vince singolare e doppio, Serbia già ai quarti di ATP Cup

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Djokovic pigliatutto: vince singolare e doppio, Serbia già ai quarti di ATP Cup

A Nole toccano gli straordinari: prima batte Monfils con una prestazione notevole, poi vince il doppio con Troicki. Basta per qualificare la Serbia

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Team Serbia - ATP Cup 2020 (via Twitter, @ATPCup)
 

La sfida che prometteva di risolversi soltanto al terzo incontro mantiene le aspettative, sotto il segno di Novak Djokovic che dopo aver avuto ragione di Monfils torna in campo con Troicki e si aggiudica anche il doppio, vincendo 10-3 il super tie-break decisivo. La Serbia batte così la Francia 2-1 e non solo si porta in testa al gruppo A, ma strappa già il pass per i quarti di finale. 

Il primo punto è transalpino grazie a Benoit Paire, bravo a non perdere la trebisonda dopo il tie-break perso nel secondo set – con due match point sprecati – e l’inevitabile quanto teatrale manifestazione di rabbia, culminata nella rottura della racchetta. Benuà però si ricompone, blinda il servizio (solo cinque punti concessi nel set decisivo) e va ad abbracciare Lajovic da vincitore, scaricando su Djokovic tutta la pressione.

DJOKOVIC-MONFILS – Comincia male al servizio Djokovic che non riesce a trovare la prima. Monfils è molto reattivo e si guadagna due palle break. Nole è però bravo ad annullarle. Grazie ad uno dei suoi super recuperi e ad una perfetta discesa a rete, LaMonf si guadagna altre due opportunità di mettere la testa avanti nel quinto gioco. E ancora un’altra ai vantaggi. Il fenomeno di Belgrado però tiene ancora il turno di battuta, arginando l’esuberanza dell’avversario. Nel gioco successivo, Monfils ha un piccolo passaggio a vuoto. Djokovic naturalmente non si fa pregare, piazza un gran lob, conquista la palla break, la trasforma e scappa sul 4 a 2. La prima però continua a non entrare e al momento di servire per il parziale, sul 5 a 3, il balcanico concede un altro paio di palle break. Il 33enne parigino non le sfrutta commettendo un paio di gratuiti, e alla fine Nole porta a casa il parziale, nonostante un poco entusiasmante 50% con la prima di servizio.

Il livello di gioco non cala troppo nel secondo set, ma a calare è l’attenzione di Monfils. Il francese salva subito un game complicato, pur privo di palle break, poi si guadagna un’occasione sul servizio di Djokovic – ma il serbo annulla con successo, per l’ottava volta su otto – prima di cedere a sua volta la battuta, permettendo a Djokovic di involarsi sul 3-1. Il serbo ha ritrovato anche la prima di servizio e i suoi traccianti di rovescio ricordano quelli dei giorni migliori, ma la pietra tombale sul match la appone lo stesso Monfils, che infila un doppio fallo e un gratuito di dritto per il secondo break che chiude set e partita. Djokovic ha convertito tutte le palle break, così come Monfils le ha fallite tutte e ne fallirà una nona nel game successivo, ben conquistata e ancora meglio annullata dal serbo col dritto anomalo in lungolinea. Nole fa 1-1 e l’esito di Francia-Serbia dipenderà dal doppio, ma intanto c’è una certezza che va oltre i confini di questo torneo: il 2020 è appena iniziato, ma Novak Djokovic è già in ottima condizione.

Diventa quindi inevitabile la scelta del capitano Zimonijc di schierarlo anche in doppio assieme a Troicki per sfidare Mahut e Roger-Vasselin. La coppia serba si comporta decisamente meglio che a Madrid, quando proprio un doppio giocato in molto deludente contro Khachanov e Rublev era costato alla Serbia l’eliminazione, e la spunta al super tie-break per 10-3. Nel secondo set i serbi hanno sciupato quattro palle break che li avrebbero mandati a servire per il match. Da segnalare il medical time out chiesto da Djokovic, che si è fatto trattare la zona del gomito destro; quello operato nel 2018, lo stesso che gli ha dato qualche noia alla fine della scorsa stagione.

ANDERSON LANCIA IL SUDAFRICA – Nell’altra sfida del girone, giocata nel pomeriggio, il Sudafrica si è sbarazzato in maniera sorprendentemente netta del Cile per 3 a 0. E il protagonista è stato ovviamente Kevin Anderson. Nel secondo match, confermando la ottima condizione di forma mostrata contro Djokovic, il due volte finalista Slam ha impiegato poco più di un’ora di gioco per annientare Christian Garin con il punteggio di 6-0 6-3. La sua prima vittoria sul circuito dopo oltre 6 mesi ha regalato il punto del 2 a 0 al Sudafrica. In precedenza, a mettere la sfida sui binari giusti per gli africani, erano stato il 22enne Lloyd Harris, n.2 della squadra, sconfiggendo il più quotato Nicolas Jarry con un duplice 6-4. Nel doppio Raven Klaasen e Ruan Roelofse hanno messo il punto esclamativo superando gli stessi Garin e Jarry in rimonta per 1-6 6-3 10-7. Sudafrica che dunque può ancora sperare di andare ai quarti, ma solo come migliore seconda; servirà una gran prestazione contro la Francia. Il Cile invece è fuori dai giochi.

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