Al femminile
WTA, chi migliorerà nel 2020?
Anno nuovo in WTA: da Jasmine Paolini ad Amanda Anisimova, le giocatrici che potrebbero crescere in classifica rispetto al 2019. E un augurio per la stagione appena cominciata

Ormai è quasi una tradizione: per la terza volta ho deciso di aprire il nuovo anno con una serie di previsioni. Previsioni che non sono legate al destino di un singolo match o torneo, ma all’intero rendimento stagionale: si tratta di provare a individuare chi migliorerà in classifica rispetto al 2019.
Ho deciso di farlo anche se lo scorso anno ho potuto seguire meno tennis rispetto al solito, e questo ha comportato sacrificare le partite apparentemente secondarie. E sono proprio questo genere di partite a permettere quella specie di scouting che serve per identificare le giocatrici con possibilità di crescita.
Le potenzialità ancora inespresse si intuiscono per esempio grazie a porzioni di match disputate a un livello sorprendentemente alto, anche se si concludono con una sconfitta. Oppure si intravedono particolari qualità fisico-tecniche, che non sono del tutto sfruttate per immaturità tattica o insicurezza mentale. O semplicemente si assiste a partite perse per incapacità nella chiusura, come spesso avviene quando una giocatrice non è ancora del tutto pronta a certi livelli.
Ecco: capita di assistere a situazioni simili una volta; poi magari una seconda volta, e allora si cominciano ad alzare le antenne nei confronti di quella tennista. Ma se durante l’anno si vedono pochi match apparentemente secondari, tutto diventa molto più difficile e aleatorio. Per esempio nel 2019 non sono riuscito a seguire quanto avrei voluto alcune nuove leve russe (o kazake ex russe): Kudermetova, Blinkova, Rybakina. E così ora non ho le idee chiare. Ho apprezzato Kudermetova, ma non so se sarà in grado di spingersi oltre a quanto ha già raggiunto (numero 41 del ranking).
Confessate le mie mancanze, riassumo le regole dell’articolo. Punto primo: il confronto si fa sulla classifica WTA. Punto secondo: i nomi fra cui scegliere sono 100, cioè le prime cento del ranking. Punto terzo: per capire se la previsione è giusta si tratterà di aspettare la fine della stagione 2020 e poi confrontare le posizioni.
Ricordo che la classifica adottata come punto di partenza è quella del 23 dicembre 2019 e non quella che WTA chiama “year end”, che è stata fissata il 4 novembre. La ragione è semplice: visto che da novembre si sono giocati diversi tornei ITF, sarebbe scorretto non tenerne conto. Il ranking del 23 dicembre è l’ultimo utile prima che comincino a essere scalati i punti dei primi tornei WTA di dodici mesi fa (Brisbane, Auckland e Shenzhen).
Ho scelto la soglia delle prime 100, perché andare a pescare senza limiti nelle profondità della classifica renderebbe un po’ troppo facili le scelte. Ricordo per esempio che Sharapova è numero 133 in classifica: le basterà affrontare qualche settimana di tornei da sana per crescere nel ranking. Ed evidentemente non è il senso dell’articolo di oggi.
Chiarito questo, desidero lo stesso esprimere un paio di considerazioni su alcune tenniste oltre la posizione cento e quindi non ”eleggibili”. La prima considerazione è legata alla nuova generazione cinese, che si potrebbe sintetizzare in “Wang & Wang”. Vale a dire Xiyu e Xinyu Wang, le due giocatrici nate nel 2001 che lo scorso anno sono salite attorno alla posizione 150 e che potrebbero essere pronte per affacciarsi in Top 100 (ne ho parlato QUI).
La seconda considerazione è per due giocatrici nate nel 1994 e troppo spesso infortunate. Mi riferisco a Margarita Gasparyan e Anna-Lena Friedsam (numero 103 e 141). Per loro mi auguro soltanto che possano giocare una stagione senza essere martoriate dai guai fisici. Basterebbe questo per tornare a essere protagoniste, visto che possiedono un repertorio tecnico superiore. Entrambe vanno verso i 26 anni e potrebbero essere nel pieno della carriera, se solo la salute le assistesse.
Prima di elencare le scelte del 2020 un’ultima nota. Se per caso qualcuno ha letto l’articolo di inizio 2019 e poi ha perso la verifica di fine stagione, la trova QUI. E adesso cominciamo con i nomi per la prossima stagione. Sono 14.
Camila Giorgi
classifica 23 dicembre: n°100
Il discorso su Camila Giorgi è molto semplice, ed è la replica di quanto fatto due anni fa. Credo che anche per i suoi più feroci detrattori (che non mancano mai di appalesarsi, specie quando le cose non vanno bene) una Giorgi sana non può stazionare attorno al numero 100 del mondo. Per Camila, in sostanza, sarò fondamentale recuperare la salute fisica. Se il polso, che le ha compromesso tanti mesi del 2019, la lascerà in pace e potrà recuperare un minimo di continuità, per me è destinata a risalire in classifica.
Jasmine Paolini
classifica 23 dicembre: n°96
È un anno decisivo per Jasmine Paolini. Nella parte di stagione successiva alla chiusura del ranking ufficiale è entrata fra le prime 100 del mondo (il 4 novembre era ancora numero 117) e ha perfino superato Camila Giorgi, terminando l’anno solare da numero 1 di Italia. Per il 2020 penso ci siano pro e contro. Cominciamo dai contro. Paolini non possiede un fisico e un arsenale di colpi straripanti: significa che ogni quindici se lo deve sudare; affrontare una stagione a livello WTA senza poter contare sui cosiddetti cheap points a lungo andare può essere logorante per fisico e mente. Dovrà dimostrare grande forza di carattere e tenuta atletica.
Ma ci sono anche i pro, che mi spingono a puntare su di lei. Innanzitutto mi convince il suo atteggiamento durante i match, pugnace e deciso. E poi potrebbe cavalcare l’onda dell‘entusiasmo dei traguardi conseguiti, rafforzando la fiducia e scendendo in campo con quel surplus di convinzione che a volte può fare la differenza tra vincere o perdere.
Anastasia Potapova
classifica 23 dicembre: n°92
Scelgo Potapova per la seconda stagione consecutiva. Lo scorso anno si era rivelata una scommessa sbagliata (non era migliorata, dato che era rimasta esattamente alla stessa posizione di inizio stagione). Rimane il fatto che per una giocatrice nata nel marzo 2001 i margini di miglioramento sono potenzialmente notevoli.
Certo per lei il 2020 comincia a essere un passaggio di carriera importante, visto che si presentava come una enfant prodige del tennis junior (numero 1 del mondo a 15 anni appena compiuti), ma dopo essersi spinta rapidamente fra le prime 100 WTA sembra aver trovato difficoltà inattese ad andare oltre. Nel 2019 mi è capitato di seguirla in alcuni match nei quali ha mostrato le prevedibili incertezze mentali che si attribuiscono alle più giovani, con cali di concentrazione improvvisi e occasioni perse in modo sconcertante. Per fare meglio dovrà sicuramente crescere in questi ambiti.
a pagina 2: Le posizioni dalla 90 alla 50
Al femminile
Camila Giorgi riparte da Linz, per Trevisan doppia avventura a Doha e Abu Dhabi: il febbraio delle tenniste italiane
Dopo un Australian Open non proprio esaltante, ecco le partecipazioni azzurre ai tornei WTA di febbraio.

Mettersi alle spalle l’Australian Open, tuffarsi in un febbraio che deve servire a trovare conferme per Camila Giorgi e Jasmine Paolini, ad accumulare ancor più punti in vista di Indian Wells e Miami per Martina Trevisan e Lucia Bronzetti. Sullo sfondo c’è anche la voglia di Sara Errani di tornare tra le prime 100 nel ranking WTA.
Le belle notizie dal tennis femminile, in questo avvio di 2023, sono arrivate proprio da Giorgi e Paolini. Il cammino della n. 69 del ranking all’Australian Open si è interrotto al terzo turno per merito di Belinda Bencic, testa di serie n. 12. Un’eliminazione in due set, dopo le vittorie su Pavlyuchenkova e Schmiedlova, ma che hanno dato indicazioni importanti su un percorso positivo da intraprendere in questo 2023. Sconfitta nettamente da Ljudmila Samsonova al primo turno a Melbourne, Jasmine Paolini è in corsa per una semifinale al WTA di Lione. Avversaria odierna, Caroline Garcia, beniamina di casa.
Il gennaio di Lucia Bronzetti è stato esaltante nella United Cup, competizione che ha galvanizzato la n. 62 del ranking, uscita, però, al primo all’Australian Open Siegemund in tre set.
Il match più esaltante fin qui disputato dalla n. 1 del tennis femminile, Martina Trevisan lo ha disputato alla United Cup. La vittoria in tre set su Maria Sakkari è stato un gran sussulto in questo nuovo anno. Male all’Australian Open, uscita al primo turno contro Anna Schmiedlova.
Sarà ancora il cemento il grande protagonista nei tornei femminili di tennis del mese di febbraio.
Dal 6 al 12 si giocherà contemporaneamente ad Abu Dhabi e a Linz.
Nel tabellone principale di Abu Dhabi l’Italia sarà rappresentata da Martina Trevisan. Ons Jabeur ha, invece, annunciato il forfait: sarebbe stata la testa di serie n. 1 del ranking.
In Austria, invece, al WTA di Linz ci saranno Lucia Bronzetti e Camila Giorgi. La partecipazione di Sara Errani, invece, passerà dalle qualificazioni.
Dal 13 al 19 febbraio si giocherà a Doha. Già in tabellone Martina Trevisan, dovrà affrontare le qualificazioni Jasmine Paolini.
Il febbraio delle principali tenniste italiane.
6/12 febbraio: Trevisan ad Abu Dhabi, Bronzetti e Giorgi a Linz, Errani alle qualificazioni
13/19 febbraio: Trevisan e Paolini a Doha
Al femminile
United Cup: delusione Australia, ottimo avvio per Grecia, USA e Svizzera. Wawrinka sorprende Bublik
Kvitova regala l’unico punto alla Repubblica ceca. Tsitsipas e Sakkari brillano anche in doppio. Disfatta argentina contro la Francia

In attesa dell’esordio di Nadal e Zverev in programma domani, ecco i risultati definitivi dopo le prime due giornate di gioco alla United Cup. Non c’è solo il successo dell’Italia sul Brasile, di cui vi abbiamo parlato qui.
Grecia – Bulgaria 4-1
Kuzmanov – Pervolarakis 6-1, 6-1
Sakkari – Tomova 6-3, 6-2
Sakkari/Stefanos Tsitsipas – Topalova/Andreev 6-4, 6-4
La Grecia si aggiudica la sfida con la Bulgaria nel primo turno di United Cup per 4-1. La Bulgaria rispetta il pronostico nella sfida tra Dimitar Kuzmanov, n. 196 del ranking, e Michail Pervolakis, n. 504. Il doppio 6-1 dà coraggio ai bulgari che riaprono il computo complessivo della sfida. Ma poi ci pensano i rispettivi n. 1 ellenici del maschile e femminile a dare la sterzata decisiva alla sfida. Vince Maria Sakkari agevolmente in due set su Viktorya Tomova, 6-3, 6-2. Poi in coppia con Strefanos Tsitsipas, la greca dà spettacolo e con un doppio 6-4 si pensa al turno successivo. Debole nelle seconde linee, con Sakkari e Tsitsipas la Grecia può dir la sua nella competizione.
USA – Repubblica Ceca 4-1
Kvitova – Pegula 7-6, 6-4
Tiafoe – Machac 6-3, 2-4 ret Machac
Pegula/Taylor Pegula – Bouzkova – Lehecka 2-6, 6-3, 10-7
Ottimo il debutto nella competizione per gli statunitensi. La sconfitta in due set di Pegula contro Kvitova alla fine risulterà ininfluente. Decisivo il tie-break del primo set, in cui Petra annulla ben tre set point alla sua avversaria. Machac è costretto sul più bello al ritiro nella sfida con Tiafoe. Sotto di un set, ma avanti di un break, il ceco è costretto al forfait per una distorsione alla caviglia destra. Il doppio se l’aggiudica la coppia composta da Jessica e Taylor Pegula.
Francia – Argentina 4-0
Garcia – Podoska 6-2, 6-0
Mannarino – Coria 6-1, 6-0
La vittoria della Francia sa di rivincita mondiale nei confronti dell’Argentina. Dal campo di calcio a quello di tennis, dal Qatar all’Australia, stavolta sono i transalpini a gioire e anche abbastanza nettamente lasciando soli tre game ai singolari odierni. Rullo compressore Caroline Garcia, n. 4, supera Nadia Podoska, n. 195, per 6-2, 6-0. Adrian Mannarino, n. 46, la imita battendo Federico Coria, n. 75, 6-1, 6-0, il tutto in 2he10’ complessivi.
Australia Gran Bretagna 1-3
Dart – Inglis 6-4, 6-4
Kubler – Evans 6-3, 7-6(3)
Momento decisamente sfortunato per l’Australia, data da molti per favorita nella competizione. Il forfait di Kyrgios e successivamente quello di Tomljanovic, per un problema al ginocchio sinistro, hanno cambiato l’inerzia del confronto con la Gran Bretagna. In svantaggio 0-2, è toccato a Maddison Inglis, n. 180 del mondo, affrontare Harriet Dart, n. 98 del ranking Wta. Doppio 6-4 e semaforo verde per i britannici. Inutile ma comunque rocambolesca la sconfitta di Evans contro Kubler. Sotto di un set, nel secondo parziale il britannico si è fatto rimontare da 5-0, perdendo in malo modo al tie-break.
Svizzera – Kazakhistan 4-0
Teichmann – Kulambayeva 6-3, 6-2
Wawrinka vs Bublik 6-3, 7-6(3)
Tutto facile per la Svizzera. Stan Wawrinka (n. 148) soffre nel secondo set contro il talentuoso Alexander Bublik, n. 37. Ricambio generazionale? Non ditelo al buon vecchio Stan che porta a casa il punto decisivo per il passaggio del turno dei rossocrociati. Bene anche Jil Teichmann, n. 35, nel singolare femminile contro Zhibek Kulambayeva, n. 441, che viene sconfitta 6-3, 6-2.
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Il fallimento di FTX costa caro a Naomi Osaka
Grave perdita economica per la tennista giapponese Osaka, che aveva investito nella criptovaluta FTX

Non un gran momento per la ex numero 1 al mondo Naomi Osaka. Oltre alle sconfitte sul campo di gioco, per la pluricampionessa Slam i problemi provengono anche dalle finanze. È, infatti, una delle azioniste di FTX, un’azienda per lo scambio di criptovalute che ha dichiarato bancarotta l’11 novembre.
Non solo Osaka, ma sono tanti gli sportivi che hanno visto andare in fumo i propri proventi dal fallimento di FTX. L’azienda era riuscita ad acquistare così tanta credibilità da riuscire a mettere il proprio logo sulle vetture e le divise di Lewis Hamilton e George Russel, piloti della Mercedes in Formula 1; e anche a vedersi intitolato lo stadio NBA dei Miami Heats.
Il valore di mercato di FTX ha subìto un grave crollo negli ultimi sette giorni, passando da $22 a $1.40. Il CEO di FTX Sam Bankman-Fried – ora sotto investigazione per come ha gestito l’azienda fondata nel 2019 – ha già dichiarato fallimento a seguito dell’enorme svalutazione della criptovaluta.
Osaka aveva firmato l’accordo con FTX nel marzo 2022 mentre era negli Stati Uniti impegnata per l’Indian Wells e il Miami Open. La tennista ha acquistato delle azioni di FTX e nell’accordo era previsto che la tennista giapponese fosse ambasciatrice nel mondo dell’azienda, per influenzare quante più persone possibili a credere in loro. L’accordo di Naomi Osaka includeva anche la sua partecipazione nella creazione di contenuti multimediali per promuovere la criptovaluta. Non sono state ufficializzate le cifre riguardanti la perdita subita dalla tennista.