Australian Open, tormenti e sorrisi: Serena e l'effetto Gauff

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Australian Open, tormenti e sorrisi: Serena e l’effetto Gauff

Coco rimonta un set di svantaggio a Cirstea e ritrova Osaka, dopo le lacrime dello US Open. Williams batte nettamente Zidansek ma si innervosisce per gli errori. Per restituirle il sorriso, è servito un video

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Coco Gauff - Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Come a Wimbledon, ha già battuto Venus. Come a Wimbledon, sta dando l’idea di sentirsi pienamente a suo agio da debuttante. Il primo Australian Open di Coco Gauff è, a oggi, un concentrato di qualità tennistica e di riflettori conquistati con una personalità debordante. Quella che le consente di sorridere in sala stampa mentre racconta di “voler vincere tanti Slam ed essere ricordata come la più grande di tutte“. Anche la testa è stata quella giusta, per avviare la rimonta. Perché Sorana Cirstea, al secondo turno, si era presa d’esperienza un primo set equilibrato, approfittando di un game di vuoto al servizio (ceduto a zero per il break del 3-4) della stellina statunitense. Sembrava la spallata che avrebbe potuto indirizzare il match. Gauff invece ha avuto la forza di risalire dal set di svantaggio, come già accaduto in altre due circostanze a livello Slam (a Wimbledon contro Hercog e allo US Open battendo Potapova).

Il secondo parziale se l’è preso strappando subito il servizio alla romena (74 WTA). Poi il terzo, quello decisivo, è riuscita a riprenderlo quando era finita sotto 0-3 (e anche 0-30) dopo un altro break concesso quasi gratuitamente (a 15). “Ho deciso di essere più aggressiva in quel momento, quando la partita mi stava sfuggendo di mano. Forse quella stessa aggressività avrei dovuto mettercela già prima“, ha commentato a caldo la quasi sedicenne. I nove doppi falli totali non le hanno impedito di conquistare il 7-5 finale, superando il limite delle due ore. L’esultanza è stata sentita e meritata, per la gioia del pubblico che – come sempre accade – si era schierato dalla sua parte.

Al terzo turno Gauff ritroverà la campionessa in carica Naomi Osaka, che a Flushing Meadows l’ha spazzata via dal campo con un netto 6-3 6-0 salvo poi regalarle l’emozione – quando era in lacrime per la sconfitta – di potersi rivolgere al pubblico. Uno dei momenti emotivamente più intensi della passata stagione. La curiosità è adesso nel valutare quanto potrebbe essersi ridotta la distanza. “Questa volta avvertirò di meno l’emozione contro Naomi – spiega -, allo US Open ero condizionata anche dal debutto sull’Arthur Ashe Stadium. Conosciamo bene a vicenda il nostro gioco, in questo momento non sono ossessionata dal vincere una partita in più o una in meno, sto lavorando per migliorare il mio gioco“.

TORMENTI VINCENTI – Chissà se Gauff, in un ipotetico quarto di finale, potrà sfidare il poster della sua stanza da bambina. L’incrocio con Serena Williams non è ancora a portata di mano, ma il tabellone ci offre la possibilità di immaginarlo. Serena ha centrato contro Tamara Zidansek la settima vittoria in altrettante partite del suo eccellente 2020, iniziato con il trionfo di Auckland. Il punteggio, netto, non rende però l’idea del tormento (più psicologico che tecnico) vissuto dalla 23 volte campionessa Slam nel secondo set. Ansia e nervosismo su ogni errore, urla anche spropositate, quasi a volersi rimproverare una perfezione irraggiungibile. Serena ha avuto costantemente in mano il match, dando però l’idea di poter innescare dinamiche di autodistruzione quando si è fatta rimontare per due volte di fila da 0-40 sprecando palle break in serie.

Serena Williams – Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)

Ho dovuto combattere con me stessa – ha commentato a caldo – non potevo continuare a sbagliare e a regalare. So di avere ottimi colpi, devo ricordami che posso fidarmi di loro“. Sulla sua strada, al terzo turno, la cinese Qiang Wang (29 WTA) spazzata via ad agosto allo US Open con un 6-1 6-0.

CHE SPACCATA – Durante l’intervista di fine partita, quasi a voler sciogliere la tensione, è stato diffuso sul maxi schermo il video che vede protagoniste Serena e Gauff registrato durante la pre season con la Mouratoglou Academy in Florida. A Boca Raton si sono allenate ciascuna con il proprio team, ma condividendo momenti di svago, aggregazione ed extra tennis (comprese le lezioni di boxe di Mike Tyson). Occhio però all’insospettabile agilità a ritmo di musica, come testimoniato da questa coreografia eseguita seguendo il fitness influencer Shaun T. “Ogni volta che ci vediamo, con Coco proviamo i passi“, ha sorriso Serena. L’effetto Gauff, anche per lei, è quello che scaccia i cattivi pensieri.

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