Kvitova è in giornata, Sabalenka di più. A Doha sarà una bella finale

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Kvitova è in giornata, Sabalenka di più. A Doha sarà una bella finale

Petra si spegne nel secondo set ma negli altri due dà spettacolo e batte Barty dopo quattro KO consecutivi. Gran match della bielorussa contro Kuznetsova

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Ci sono momenti in cui si ha la netta sensazione che Petra Kvitova non possa perdere contro nessuna. Momenti, appunto, mai destinati a protrarsi nel lungo periodo e comunque soggetti a intervalli, interruzioni, periodi incomprensibilmente bui. Se escludiamo il gentile scambio di break in avvio e il decorso dell’ottavo game, traballante molto più per sue colpe che per meriti di altrui, Ash Barty, l’avversaria odierna che incidentalmente sarebbe anche la numero uno delle classifiche mondiali, nel corso del primo set è parsa una sparring partner nemmeno in giornata di particolare grazia. La campionessa del Roland Garros aveva vinto gli ultimi quattro scontri diretti, tanto per dire.

Quando Petra-ex-Petrona serve e risponde così, sull’uno-due ce n’è per poche: il problema, per le altre, è che a determinate velocità di crociera andare oltre l’uno-due con lei è praticamente impossibile. Il filo di speranza è meglio cercarlo altrove, di solito nella lampadina che all’improvviso può spegnersi. Come puntualmente avvenuto all’imbocco della seconda partita, in cui la mancina da Bilovec è andata subito in disperata difficoltà, crollando presto, al quarto game, con la mimica facciale di chi sta per restituire l’anima e due drittacci fuori di tre metri. Resistenza fisica e capacità polmonare al lumicino; Barty rincuorata e ben avviata a una rimonta su cui in pochi a quel punto nutrivano dubbi. Sei due e tutte al terzo set, con una favorita designata.

Eppure, con modalità così clamorose da far ritenere la crisi del set precedente un bluff, Kvitova ha ricominciato a menare nella partita decisiva, riprendendo l’interrotta collezione di risposte da highlights di pregio iniziata un’ora e quaranta minuti prima. Il suo unico passaggio a vuoto nella frazione, il servizio perso nel sesto gioco per restituire il break appena conquistato, non ha salvato Ash, di nuovo sballottata e impotente di fronte alle bordate in ribattuta della sincera amica ceca.

Petra, che quest’anno aveva perso le uniche due partite giocate contro rivali appartenenti alla top venti, torna in finale per la prima volta da Stoccarda 2019, e per la terza consecutiva nel Premier 5 mediorientale di turno: lo scorso anno a Dubai l’ha fermata Bencic, ma nel 2018, proprio su questi campi, vinse battendo Muguruza nell’ultimo atto. Kvitova non aveva la meglio su una numero uno al mondo proprio dal torneo di Doha di due anni fa, quando la regina si chiamava Caroline Wozniacki. Se i ricorsi storici hanno un qualsiasi senso, la due volte campionessa di Wimbledon può guardare alla finale di domani con fiducia.

Affronterà Aryna Sabalenka e, vista la prestazione offerta dalla bielorussa per battere Svetlana Kuznetsova, per lei non è comunque una gran notizia. Fatta eccezione per un avvio complessivamente incerto, condito da quattro break nei primi cinque giochi dell’incontro, Sabalenka ha dominato una sfida trapunta di vincenti e per la verità condizionata dalla tremenda giornata vissuta in battuta dall’ex numero due del mondo, capace di raccogliere appena il 51% con il fondamentale d’inizio scambio.

Aryna Sabalenka – Dubai 2020 (via Twitter, @WTA_insder)

Vinto a zero il game in risposta nel decimo gioco utile a regalarle il primo set, la picchiatrice da Minsk ha infiocchettato il passaporto per la finale nel secondo gioco della seconda partita, con il break ottenuto rimontando da 40-15 Russia che ha di fatto chiuso le ostilità: da quel momento libera di testa, Sabalenka ha iniziato a sparare da ogni posizione, conducendo in porto la vittoria con agio e anzi adornandola con numerosi vincenti davvero degni di nota. Svetlana, appena la scorsa estate finita ai margini della top duecento a causa dei gravi problemi al polso che l’avevano tenuta fuori per sette lunghi mesi, può comunque sorridere: da lunedì tornerà in trentaduesima posizione, in piena lizza per conquistare una testa di serie quando, tra molto meno di quanto pensiamo, sarà il momento di parlare di Roland Garros.

Risultati:

[9] A. Sabalenka b. S. Kuznetsova 6-4 6-3
[8] P. Kvitova b. [1] A. Barty 6-4 2-6 6-4

Il tabellone completo

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