Coppa Davis: 1-0 Italia nel segno di Fognini

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Coppa Davis: 1-0 Italia nel segno di Fognini

Facile vittoria di Fabio contro Lee, nonostante l’assenza del pubblico. Al termine del match arriva la pioggia. Rinviato l’inizio del secondo singolare tra Mager e Nam

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Fabio Fognini - Italia-Corea del Sud, Coppa Davis 2020 (foto Felice Calabrò)
 

La palla è out ma Duck Hee Lee continua a giocare

Coppa Davis, qualificazioni Finals: Italia vs Corea del Sud 1-0

F. Fognini b. D. Lee 6-0 6-3 (1h4m)

Fabio Fognini non delude, portando avanti l’Italia contro la Corea del Sud con un rapido 6-0 6-3 in 64 minuti contro Duckhee Lee. Come detto più volte, è una Coppa Davis atipica per via del coronavirus, la cui diffusione ha costretto giustamente il Governo a decretare le porte chiuse, e i giocatori a salutarsi con il pugno invece che con la stretta di mano di rito. Certo, l’arena fantasma fa un certo effetto.

Italia-Corea del Sud, Coppa Davis 2020 (foto Felice Calabrò)

Il punteggio ha rappresentato la differenza fra i due giocatori. Lee ha toccato il best ranking di 131 nel maggio 2017, ma da allora si è perso fra le paludi dei Challenger, e oggi è N.251 ATP, e senza grande esperienza sulla terra, per giunta – difficilmente avrebbe giocato se fossero stati disponibili Kwon e Chung. Comunque, due fatti degni di nota per l’avversario odierno: innanzitutto, Lee è un grande esempio di determinazione, essendo diventato il primo tennista sordo a vincere un match ATP; e poi, e questo ci riguarda più da vicino, per la controversa vittoria ottenuta su Alessandro Giannessi nelle qualificazioni australiane di gennaio, quando un MTO malandrino fece uscire dai gangheri il nostro, che era avanti 4-0.

Terzo confronto fra le due nazionali (2-0 Italia), l’ultimo quando Fognini era letteralmente in fasce (luglio 1987, 3-2 sofferto), ma primo fra i due giocatori, con il campione di Montecarlo che ha mostrato subito il proprio superiore magistero, nonché il proprio agio con un campo piuttosto ventoso: nel primo game, ha rimontato da 0-30 per il break immediato, senza strafare ma gestendo a piacimento le diagonali contro un avversario che non si distingue né per profondità né per peso di palla, verticalizzando alla prima chance.

Il metro e 75 di Lee l’ha spesso obbligato a colpire quasi zompando all’indietro, poco uso al rimbalzo alto dei colpi sul rosso. Anche sfortunato il sudcoreano, breakkato nuovamente nel terzo gioco anche grazie a un paio di nastri casalinghi, ma comunque bravo Fognini a costringerlo sempre ad andare sovra-ritmo, come visto sul dritto lungo che ha dato il 3-0 ai nostri. Il set ha avuto molto poco da dire, sinceramente, con Fognini che ha tolto la battuta all’avversario per la terza volta senza dargli anfratti in cui nascondersi, come spesso capita sulla terra battuta, dove un’enfasi sui punti rapidi ha un impatto relativo, e quindi il giocatore superiore da dietro tende a prevalere nettamente. Solo una palla break per Lee, nell’ultimo game, salvata con nonchalance da Fognini con un servizio esterno chiuso da una smorzata, set chiuso in 25 minuti.

Gli azzurri seduti in tribuna a distanza di sicurezza -Italia-Corea del Sud, Coppa Davis 2020 (foto Felice Calabrò)

Stessa storia dopo la pausa. Fognini ha sprecato una palla break con una stecca di dritto, ma è passato comunque grazie a un doppio fallo e a un errore di dritto, fondamentale che ha progressivamente abbandonato Lee. A ciel sereno, però, il sudcoreano ha avuto una grossa chance per tornare in partita, salendo 0-40 nel quarto gioco grazie a due doppi falli del nostro N.2. Fognini si è districato alla grande, con un ace e un dritto sulla riga, ma dopo essersi portato avanti è stato un po’ passivo, concedendo tre punti di fila per il 2-2. Solo un attimo di distrazione, in ogni caso, perché Fabio ha ripreso a dettare e a spingere Lee contro i teloni, e ha breakkato a zero per rimettere la testa avanti.

Fognini è salito a doppio break point per andare a servire per il match nel settimo gioco, ma ha sbagliato due risposte non impossibili che hanno tenuto in vita l’avversario. Allungo solo rimandato, comunque, perché nel successivo turno di risposta è arrivato il successo: Lee ha salvato un primo match point con un rovescio lungolinea, ma Fognini non si è distratto e ha chiuso alla chance successiva, prendendosi la ventitreesima vittoria su 32 singolari di Davis e la trentunesima su 46 tie totali. Come detto, invece della stretta di mano di rito, i giocatori e la giudice di sedia si sono battuti il pugno.

Il pugno a fine match tra Fabio Fognini e Duckhee Lee- Italia-Corea del Sud, Coppa Davis 2020 (foto Felice Calabrò)

“È importante averla portata a casa, non importa come”, ha detto Fabio a fine match. Nell’ultimo mese mi è mancata la competizione, purtroppo mi sono fatto male nel secondo set contro Khachanov a Rotterdam e ho perso questo mese. Dovevo solo cercare di trovare la mia condizione migliore e oggi penso di aver fatto quello che mi ha chiesto Corrado. Fa un po’ strano vedere tutto vuoto, purtroppo è un brutto periodo, di emergenza e vanno rispettate le regole. Cercheremo di rimanere tutti uniti e supereremo anche questa. Mager all’esordio? Stamani dopo il riscaldamento mi ha detto che è un po’ teso ma gli ho detto che è normale. Questa competizione è completamente diversa. Gli ho detto semplicemente di cercare rompere il fiato dall’inizio che è la cosa principale, e poi dato che è in un momento buonissimo di forma di cercare semplicemente di giocare il suo tennis.

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