Indian Wells cancellato per Coronavirus: le reazioni, tra amarezza e qualche polemica

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Indian Wells cancellato per Coronavirus: le reazioni, tra amarezza e qualche polemica

Una decisione giusta ma tardiva. Alcuni giocatori, come i nostri Sonego, Travaglia e Mager, hanno fatto voli transoceanici per nulla. Cosa dicono Nadal, Coco Gauff, Svitolina, Zverev, Murray. Che ne sarà del resto della stagione?

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Tanto tuonò che alla fine piovve. Il BNP Paribas Open di Indian Wells, uno degli appuntamenti più importanti della stagione del tennis, è stato temporaneamente cancellato. La decisione è stata presa nella serata statunitense (quando in Italia erano oltre le due di notte) dopo che nella zona in cui ha luogo il torneo è stato riscontrato un caso di positività all’ormai tristemente noto COVID-19, o Coronavirus che dir si voglia. L’evento è stato rimandato a data da destinarsi e non è detto che si riesca a trovare un posto nei fittissimi calendari delle stagioni ATP e WTA.

Le reazioni social del mondo del tennis, fatto oltre che di (ex) tennisti e tenniste anche di tanti addetti ai lavori come giornalisti e fotografi, non si sono fatte attendere. Sul fatto che la decisione di annullare il torneo sia stata la più corretta al fine di tutelare la salute dei giocatori, degli spettatori e di tutte le persone coinvolte non ci sono tanti dubbi. Rafa Nadal commenta la notizia dicendosi “addolorato per quello che sta succedendo nel mondo” e augurandosi “che presto si trovino soluzioni al problema”. Dimostrando grande maturità come al solito, la 15enne Coco Gauff, che doveva fare il suo debutto nel torneo, ha mette in risalto come bisogna dare priorità alla salute. L’ex n.3 al mondo e commentatrice per ESPN, Pam Shriver la definisce una decisione “coraggiosa e corretta”. Jon Wertheim di Tennis Channel posta sul suo profilo un articolo di approfondimento sui rischi di contagio e morte a causa del coronavirus, sottolineando come le informazioni a disposizione “diano ragione a chi ha deciso di cancellare l’evento”. 

Ma la decisione ha ovviamente delle grosse ricadute per tutti quelli che fanno parte della carovana del tennis. In maniera forse non troppo accurata, Elina Svitolina, reduce dal trionfo a Monterrey, dal suo profilo Twitter pensa a “tutta la gente che perderà soldi a causa della cancellazione”. Almeno chi aveva acquistato un biglietto verrà completamente rimborsato. Un po’ peggio potrebbe andare a tutti i giornalisti freelance che potrebbero non vedersi rimborsati i loro biglietti aerei. A farsi da portavoce per loro, pur non essendo più in questa posizione, si erge Courtney Nguyen, penna dietro a WTA insider e co-protagonista del podcast di tennis ‘No Challenger Remaining’ insieme a Ben Rothenberg. Nguyen manda solidarietà ai colleghi freelance, invitandoli a denunciare eventuali aziende che non sono disposte a rimborsare i biglietti. Un ulteriore problema per i reporter e fotografi nell’area sembra essere stato quello riguardante il fatto che l’accesso al circolo è stato vietato a tutti ad un certo punto. Chi aveva lasciato le proprie apparecchiature negli armadietti non ha potuto recuperarli immediatamente.

Si è poi aperto un dibattito sui tempi e i modi con cui è stata gestita la decisione. Ben Rothenberg senza troppi giri di parole sostiene che “gli organizzatori hanno aspettato troppo”, ben sapendo che ormai la prosecuzione del torneo in qualunque caso era appesa ad un filo. Il capitano di Davis statunitense ed ex Top 10 Mardy Fish sembra concordare. Così come Diego Schwartzman e Alison Van Uytvank, particolarmente arrabbiati con le loro rispettive istituzioni, la ATP e la WTA. E chissà che anche le emoticon sul post Instagram di Alexander Zverev non abbiano un risvolto polemico. In effetti, la decisione poteva essere presa prima considerando che diversi grandi eventi negli Stati Uniti erano stati annullati. 

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No words ??

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La mancanza di una tempestiva comunicazione ha causato notevoli disagi ad alcuni giocatori. A farne le spese sono stati ad esempio i nostri Lorenzo Sonego, Gianluca Mager e Stefano Travaglia. Non avendo ricevuto nuove notizie, i tre, protagonisti del successo azzurro di Davis sulla Corea del Sud a Cagliari, avevano fatto rotta verso la California. Stando alle ultime voci, avrebbero dovuto essere sottoposti a controlli una volta atterrati e arrivati ad Indian Wells. Ma così non è avvenuto. Il torneo però è stato cancellato e loro si sono sobbarcati un lungo viaggio per nulla. Fabio Fognini era già in contatto da giorni con il nuovo della CEO dell’ATP Andrea Gaudenzi ed è riuscito a rimanere in Italia, evitandosi la trasferta. Un simile disagio c’è stato per John Millman, il quale da Adelaide, dove ha regalato alla sua Australia la vittoria contro il Brasile in Davis, si era imbarcato in un volo transoceanico per raggiungere la Coachella Valley. 

C’è poi chi si chiede che ne sarà di questa stagione del tennis alla luce della portata globale del problema coronavirus. Ben Rothenberg spiega che probabilmente tutti i punti in classifica messi in palio in questa edizione del torneo verranno azzerati. Dunque, ad esempio, Dominic Thiem, campione in carica l’anno scorso, perderà 1000 punti. Jamie Murray, n.26 del ranking di doppio e fratello di Andy, è preoccupato considerando che a nella zona di Miami, sede del secondo appuntamento del Sunshine Double, ci sono stati più contagi, e che il secondo Masters 1000 stagionale, si gioca a Montecarlo, al confine con l’Italia, che come purtroppo sappiamo tutti, è il paese con più casi in Europa. Il coach Sven Groeneveld, in passato sulle panchine di Maria Sharapova e Tommy Haas tra gli altri, che propone di modificare il calendario completamente spostando Indian Wells e Miami al posto dello Asian Swing autunnale.

Tutte ipotesi, anche piuttosto fantasiose. Quello che è sicuro è che per il momento Indian Wells non si giocherà. E che ciò ha creato tanti disagi e qualche polemica via social. 

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