Coronavirus, Fognini senza dubbi: "Giusto cancellare Indian Wells"

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Coronavirus, Fognini senza dubbi: “Giusto cancellare Indian Wells”

Il numero 11 ATP ha fatto in tempo a non decollare da Barcellona, dove risiede con la famiglia. Roberto Marcora, come altri azzurri, è già negli USA: “Non ce l’aspettavamo, qui sembrava una bolla dorata”

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Fabio Fognini alle Davis Cup Finals 2019 a Madrid (foto Twitter @DavisCupFinals)
 

La cancellazione di Indian Wells è giusta, in un momento del genere la salute va messa al primo posto“. Prende posizione in maniera netta Fabio Fognini, in una breve intervista concessa a La Stampa. Il più rappresentativo tennista italiano, reduce dal weekend di Davis a Cagliari, già in Sardegna non aveva nascosto una particolare sensibilità per l’emergenza in corso. “Per noi è stata una doccia fredda, ma dobbiamo pensare alla collettività rispettando le regole – ha proseguito -, voglio pensare al bene dei miei bambini e di mia moglie. Io e la mia famiglia, che viene prima di tutto, viviamo a Barcellona dove la situazione è più tranquilla. Ma il Covid19 è un problema mondiale e non soltanto italiano“.

FUTURO PROSSIMO – Fognini nella mattinata di ieri – quando lo stop dagli Stati Uniti è diventato ufficiale – era nell’aeroporto della città catalana in procinto di prendere il volo che l’avrebbe portato in California. La tempistica gli ha consentito di non decollare a vuoto. “Dobbiamo essere pronti ad accettare ogni decisione – ha commentato in merito agli sviluppi dell’immediato futuro -, Miami, Montecarlo, Madrid, Roma e gli Slam europei sono tutti importanti, ma la gestione dell’emergenza è da mettere al primo posto. Continuerò ad allenarmi e tornerò in campo non appena ci sarà la possibilità, la stagione è ancora lunga e la voglia di far bene è tanta. Ma prima risolviamo questa emergenza“. Proprio nel Principato di Monaco – dove il torneo dovrebbe iniziare il 14 aprile e sono cominciati i lavori di allestimento del Country Club – l’azzurro spera di poter difendere il titolo del Masters 1000 conquistato un anno fa.

BOLLA DORATA – Dal sito FIT arrivano invece le parole di Roberto Marcora, già negli USA come tutti gli altri della spedizione italiana (Berrettini, Sinner, Caruso e gli ultimi arrivati Sonego, Mager e Travaglia, impegnati in Davis). Il numero 158 del mondo era pronto a partecipare al tabellone delle qualificazioni, dopo aver giocato a Indian Wells il Challenger della scorsa settimana. “Nessuno di noi qui si aspettava la cancellazione del torneo – ha raccontato – ed è stata per tutti una grande sorpresa. In questi giorni al Tennis Garden sembrava di trovarsi in una bolla dorata: nessuno, tranne noi giocatori italiani, ha affrontato l’argomento coronavirus. Cosa fare ora? Io sono residente a Milano, quindi l’unica certezza è che non tornerò a casa, soprattutto in un momento come questo“.

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