Gatto-Monticone, dal Messico all'Italia durante l'emergenza coronavirus: "Un viaggio che non dimenticherò"

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Gatto-Monticone, dal Messico all’Italia durante l’emergenza coronavirus: “Un viaggio che non dimenticherò”

Giulia racconta a Tuttosport il complicato rientro a Torino dopo la sospensione del tour. In campo il 13 luglio? “Ho la sensazione che i tempi saranno ancora più lunghi”

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Giulia Gatto-Monticone - Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Nel ranking WTA congelato alla data del 16 marzo 2020, Giulia Gatto-Monticone occupa la 151esima posizione mondiale, terza giocatrice italiana alle spalle di Camila Giorgi (89) e Jasmine Paolini (95). Nel 2020 della tennista di Castiglione Torinese, l’esordio in Fed Cup a Tallin nelle sfide del Gruppo I zona Europa-Africa, le qualificazioni fallite ad Auckland, Australian Open, Dubai e Acapulco, e l’eliminazione al primo turno nel tabellone principale di Monterrey. Dopo la sconfitta contro Potapova in Messico, l’azzurra si è recata ad Irapuato per prendere parte a un torneo ITF da 25,000 dollari, dove si è fermata al secondo turno. Una volta appresa la notizia della cancellazione del torneo e del successivo WTA 125K di Guadalajara per l’emergenza coronavirus, Giulia e il suo compagno-coach Tommaso Iozzo hanno deciso di fare immediatamente ritorno in Italia. “Un viaggio che non dimenticheremo”, racconta oggi Gatto-Monticone sulle pagine di Tuttosport, “con l’ansia del non poter tornare e con il continuo contatto con i nostri familiari che ci esortavano a farlo il prima possibile”.

“Non è stato facile perché da Irapuato a Città del Messico abbiamo dovuto viaggiare in macchina, continua Giulia. Circa 300 chilometri in 7 ore. Poi il dubbio e un po’ di panico di poter volare su Parigi, con gli sguardi dei locali che iniziavano ad assumere sempre più toni scuri nei confronti dei presunti ‘untori’ italiani. Siamo partiti il giovedì sera e dopo aver dormito una notte a Parigi, senza la possibilità di volare su Malpensa, ormai chiusa, abbiamo optato per il TGV, arrivando il sabato sera in una Torino deserta”. L’azzurra sta trascorrendo la sua quarantena a casa con la famiglia, lavorando molto sul piano fisico, per ora nessun allenamento con la racchetta: “Mi impegno con due sedute fisiche al giorno, ‘aggiustandomi’ con trx, elastici e rulli, cercando di consumare le maggiori energie possibili, anche perché altrimenti diventa difficile prendere sonno la notte. Mi concentro inoltre sulla prevenzione e sul mantenimento sotto il profilo fisico, aspetti che normalmente vengono curati meno nel corso di una stagione regolare. Poi pulisco, riordino e leggo, testi di psicologia, meditazione”.

Dopo il rinvio delle Olimpiadi (“Cercherò con forza e risultati di poter essere della partita nel 2021, sarebbe bellissimo”) e la cancellazione di Wimbledon, in un comunicato congiunto ATP, WTA e ITF hanno annunciato la sospensione dei rispettivi tour fino al 13 luglio, ma Gatto-Monticone teme un ulteriore stop: Personalmente ho la sensazione che i tempi saranno ancora più lunghi. Il problema è mondiale e forse alcuni Paesi devono ancora affrontare la fase più delicata. Impensabile che tutto possa ricomporsi nel breve, meglio aspettare e riprendere quando ci saranno per tutti, atleti e pubblico, le doverose certezze per quanto concerne la salute”.

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