Donna Vekic, tra tapis roulant e fornelli: “Farà effetto tornare a giocare dopo tutto questo”

Interviste

Donna Vekic, tra tapis roulant e fornelli: “Farà effetto tornare a giocare dopo tutto questo”

Intervistata via Skype, la n. 24 WTA ha raccontato le sue giornate in casa (“Non ci stavo così tanto dall’età di 10 anni”). Lontana dal team e dalle colleghe (“Ma ci sentiamo al telefono e su Whatsapp”) ma vicina alla famiglia (“Sfrutto questo tempo per stare con loro”), si allena (“Potrei correre una mezza maratona”) e cucina (“Improvviso, mi diverte!“)

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Donna Vekic - Australian Open 2020 (via Twitter, @Donnavekic)
 

Anche fuori dall’Italia, in questo momento così drammatico per tutti, i giornalisti sportivi contattano telefonicamente gli atleti delle varie discipline sportive per sapere come ognuno di loro sta affrontando questo periodo caratterizzato dalla sospensione dell’attività agonistica, e come si sta preparando a ripartire quando tutto questo non sarà che un brutto ricordo.

In Croazia il quotidiano Jutranji List ha intervistato via Skype Donna Vekic, una delle due top 25 croate (l’altra è Petra Martic), che ha deciso di trascorrere il periodo di lockdown ad Osijek, la sua città natale. E che all’inizio dell’intervista ha sintetizzato così la sue giornate attuali:
“Studio francese, cucino, la sera faccio una passeggiata con il cane, guardo film e serie TV. Sto facendo cose che non ho il tempo di fare quando sono in giro per i tornei, ma mi mancano le partite. Mi manca la competizione, l’adrenalina del match, le sensazioni che provi dopo una vittoria. Questo stop è uno shock per me e il mio team, le persone assieme a cui vivo per 45 settimane all’anno.”

Come sottolineato dalla giocatrice croata, per i tennisti professionisti la situazione è probabilmente ancor più strana – per quanto abbia poco significato stilare una graduatoria in tal senso: sono abituati a viaggiare per il mondo tutto l’anno, passando da un albergo all’altro e da una città all’altra. Non passavo tanto tempo a casa da quando avevo dieci anni. La situazione è veramente strana, ma è questa. Sto cercando di sfruttare il tempo nel migliore dei modi, anche per stare con la mia famiglia. A tutti noi non resta che adattarci”.

Donna Vekic in una sessione di allenamento “casalinga” (fonte: Instagram @donnavekic)

Ancora troppo fresca la notizia dell’annullamento di Wimbledon per non affrontare l’argomento, considerato anche il legame di Donna con lo Slam londinese, il primo Major in cui è riuscita a raggiungere la seconda settimana (nel 2018, raggiunse gli ottavi). “Anche se sapevamo che probabilmente sarebbe stato annullato, quando c’è stata l’ufficialità siamo rimasti tutti delusi. E poi è vero, Wimbledon è il mio torneo preferito. Non ho ancora pienamente accettato il fatto che quest’anno non ci sarà, ma la situazione è questa dappertutto, non solo nel mondo del tennis”.

Donna ammette che il prossimo anno le farà un effetto strano tornare a Church Road, quando tutto questo sarà finito.“Non solo a Wimbledon, ma anche in tutti gli altri tornei che sono stati annullati. Abbiamo perso tutti gli eventi sull’erba, una superficie sulla quale mi piace molto giocare”.

Tra gli addetti ai lavori, e tra questi vi sono anche diversi giocatori, sta cominciando a farsi sempre più forte la convinzione che quest’anno non si giocherà più. Ad esempio è di questo avviso Goran Ivanisevic, tanto per rimanere in ambito croato. “Sto cercando di restare positiva. Non credo che noi non giocheremo più quest’anno, anche se mi rendo conto che è possibile. Nessuno sa cosa accadrà, ma ho ancora la speranza che inizieremo a metà luglio e che il tour americano sia fattibile (nel frattempo il torneo di Montreal è stato cancellato, ndr). Anche se lì la situazione sta peggiorando sempre di più proprio in questo periodo. Il fatto è che il circuito non potrà ripartire finché ci saranno le restrizioni nei viaggi. Il tennis non è come il calcio, dove si può pensare a come finire il campionato nel proprio paese. Se i giocatori non potranno andare in America e viceversa, o in Asia, non si potrà fare niente”.

La 23enne tennista di Osijek si tiene comunque regolarmente in contatto con coach Torben Beltz e con il resto del suo team, ma anche con alcune delle sue colleghe. “Sento soprattutto il mio preparatore atletico, Zlatko (Novkovic, ndr), che ogni giorno mi manda i programmi per rimanere attiva e mantenere la forma. Sento anche le amiche del Tour, in particolare Ajla (Tomljanovic, ndr) e Mary (Sakkari, ndr), abbiamo un gruppo WhatsApp. Mary è in Grecia, Ajla in Florida (con Berrettini a Boca Raton ndr), ma siamo tutte nella stessa situazione. A casa, non ci possiamo allenare”.

Fortunatamente, in carriera Donna non è stata vittima di infortuni seri e quindi non si è mai trovata nella condizione di dover riprendere dopo uno stop prolungato. Quindi per lei si tratta di una situazione completamente nuova e questo potrebbe forse rivelarsi un handicap al momento della ripresa. “Sarà una situazione veramente particolare Già adesso sappiamo che saremo ‘out’ per quattro mesi, ma per me è qualcosa di completamente nuovo. Cercherò di adattarmi e di essere il più preparata possibile, anche se mi è difficile dire quale sarà il problema più grande. Di sicuro non ci diranno “Tra una settimana c’è un torneo”, quindi avremo abbastanza tempo per prepararci, e dal punto di vista della condizione fisica continuiamo a lavorare per mantenerla. Corro tanto in questo periodo, a casa ho il tapis roulant, e credo che potrei correre la mezza maratona di Osijek!.

Alla n. 24 del mondo è stato chiesto poi di raccontare un po’ più nel dettaglio la sua giornata. In particolare della sua passione per la cucina, ben nota ai suoi follower sui social soprattutto in queste settimane.
“Mi è sempre piaciuto dormire, forse in questo periodo un po di più. Mi sveglio verso le nove, poi con calma bevo un caffettino, tanto non vado di fretta (ride, ndr). Poi faccio allenamento, e poi pranzo. Me lo preparo io. Mi piace cucinare, di solito non ne ho il tempo e neanche la possibilità, soprattutto quando siamo in giro per i tornei e mangiamo sempre in hotel o al ristorante. Cucino in modo spontaneo, come mi viene, per la maggior parte delle volte basandomi su ricette di mia nonna e di mia mamma. Improvviso, cercando di fare piatti il più possibile sani, cambiando alcuni ingredienti, e mi diverto“.

Una delle ricette proposte da Donna via social (fonte: Instagram @donnavekic)

Poi c’è lo studio del francese. “Parto da una buona base perché io normalmente vivo a Montecarlo e quindi lo capisco, ma mi piacerebbe iniziare a parlarlo. È difficile, lo scrivere è complicato, ma soprattutto il parlare“.

La giornata di Donna Vekic si conclude con una serata in famiglia, insieme ai genitori Brankica e Igor ed il fratello minore Bruno, guardando insieme un film o un episodio di qualche serie TV. Non le notizie, però. “Negli ultimi giorni ho smesso di guardare i telegiornali, perché mi rendono nervosa. So solo che il lavoro quotidiano degli operatori sanitari, medici e infermieri, è incredibile. E a loro va tutta la nostra gratitudine. Per quanto riguarda le serie TV, l’ultima è stata “Hot Zone“, che parlava del virus Ebola. Insomma eravamo di nuovo nel virale…“.

Per concludere, Donna accompagna un simpatico messaggio al classico “Stay at Home“ rivolto ai lettori. “Spero che stiate leggendo l’intervista o guardando il video da casa. Rimanete in casa e provate le mie ricette!”.

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