“Federer ha pagato caro per quei due match point” (video-intervista)

Interviste

“Federer ha pagato caro per quei due match point” (video-intervista)

Emilio Sánchez, ex n.7 ATP, lo spiega a Ubaldo Scanagatta. Ma il titolo vi mette fuori strada. “Djokovic risponde meglio di Nadal ma…”. Fra nove n.1 Jimmy Connors è… più di Andre Agassi. Lui e l’antipatico Lendl al Foro Italico 1986

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Emilio Sánchez - Simposio di Roma 2017 (foto Barbara Crimaudo)
 

Emilio Sánchez è stato numero 7 del mondo in singolare e numero 1 in doppio. Nel corso della sua carriera ha vinto 65 tornei, 15 in singolare e 50 in doppio, 45 dei quali in coppia con Casal. Il direttore Scanagatta ha parlato a lungo con lui in questa nuova video-intervista in italiano.

L’INTERVISTA COMPLETA

Ecco gli spunti principali che sono emersi nel corso della chiacchierata tra Emilio e Ubaldo.

  • Sánchez ha vinto Roma nel ’91 (contro chi?) senza perdere un set in sei partite: dodici teste di serie avevano perso nei primi due turni, cosa successe in quel torneo… Il ritiro di Mancini e il discorso di Emilio a fine torneo
  • a Roma Emilio aveva anche giocato la finale nell’86 contro Lendl, che tra prima e la seconda palla di servizio ne faceva di tutte… Il ricordo di quel match e la gag contro Lendl… l’antipatico! “Da lui ho imparato…”
  • la chiave del successo? La seconda di servizio… di Sampras, Lendl, Stich
  • in carriera Sánchez ha battuto 8 numeri 1 del mondo: Agassi, Lendl, Becker, Courier, Sampras, Edberg, Muster, Wilander. Il più duro di tutti? “Jimmy Connors! Perché… non ti faceva respirare”
  • tre generazioni di avversari: “Tutti con stili differenti e personalità diverse”. Oggi meno varietà? “Oggi tutti hanno tutto quasi perfetto, ma non c’è la diversità di gioco che c’era prima. I due estremi sono Federer e Nadal”
  • il grande successo dell’Accademia di Casal-Sanchez: tanti giocatori che sono usciti da lì come Andy Murray, Grigor Dimitrov, Gilles Muller… Siamo una scuola, viene impartita un’educazione, chi non diventa tennista diventa manager, lavora nell’industria del tennis”. I centri a Barcellona (da 20 anni), Florida (da 8) e in Cina a Nanchino. I costi, i tipi di insegnamento e gli allenamenti personalizzati
  • quando Federer perse la finale di Roma sbagliando due matchpoint… Emilio disse a Ubaldo: Nadal non li avrebbe mai sbagliati…”. Sánchez spiega perché quella fu una partita fondamentale per il futuro di Rafa e per quello di Federer
  • Emilio racconta una interessante statistica su chi serve meglio e chi risponde meglio, ma con una chiave di interpretazione originale e diversa rispetto a quella più comune. Come si decidono le partite e perché Nadal batte Federer? Un parere su Djokovic
  • le previsioni sul coronavirus e l’annata 2020: “Il problema è la quarantena di 14 giorni nel Paese dove si gioca. A livello locale si può far tutto, è diverso per chi viaggia da un continente all’altro… Se non arriva il vaccino, o una qualche cura… Ammiro l’Italia, altri Paesi no. Ci vuole la costanza del tennis, non basta vincere un set”
  • tornare al passato: ma in Spagna non è come in Italia… La soluzione proposta da Emilio. L’ipotesi Cina e Australia.Sono pessimista per quest’anno, molto positivo per il prossimo anno
  • l’importanza dell’intelligenza nel tennis
  • la famiglia: cosa fanno Javier Sánchez e Arantxa e l’amore per la Sicilia
  • per chi parla inglese su ubitennis.net Emilio dice la sua su Fognini, Berrettini, Sinner…
  • sul perché gli Usa che avevano 40 top 100 ne hanno meno di 10
  • su Nadal e la sua unicità
  • Perché i campioni ricordano più le sconfitte che le vittorie
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