Andreescu: "Ero pronta per tornare a Miami". E dice sì all'unione tra ATP e WTA

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Andreescu: “Ero pronta per tornare a Miami”. E dice sì all’unione tra ATP e WTA

La tennista di cui Roddick dice ‘anche se non sai nulla di tennis capisci che sta facendo qualcosa di straordinario’, si racconta a Tennis Channel Live: “Ora sto cercando di pensare al rientro”

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Bianca Andreescu - Indian Wells 2019 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Bianca Andreescu è stata la più bella sorpresa del tennis femminile nella scorsa stagione. La tennista canadese classe 2000 ha vinto Newport (125K), Indian Wells, la Rogers Cup e soprattutto lo US Open, rimanendo imbattuta sul campo (solo due sconfitte, ma per ritiro contro Kontaveit e Kenin) da marzo al 4 ottobre, quando Osaka l’ha sconfitta ai quarti di Pechino. Poi durante le WTA Finals di Shenzhen è arrivato lo stop più doloroso: un infortunio al ginocchio sinistro che l’ha tenuta lontana dal campo in quelle poche settimane che hanno aperto una sfortunata stagione 2020. Bianca ha parlato dell’infortunio e della sua cavalcata, iniziata dodici mesi fa, in collegamento video con Tennis Channel Live, programma condotto da Steve Weissman e Tracy Austin.

“Non è semplice. Sto cercando di rimanere motivata e allenarmi intensamente nella mia piccola palestra a casa“. Sta passando così la quarantena Bianca, che qualche settimana fa, quando ancora il virus era all’apice della sua diffusione, ha inviato un bel messaggio di incoraggiamento ai suoi fan con alcuni consigli su come trascorrere il tempo a casa. “Sto passando tanto tempo con la mia famiglia, gioco con l’X-Box e leggo tantissimo. Cerco di essere produttiva il più possibile“. Ha poi aggiunto un parere sull’idea lanciata da Federer su Twitter, che riguarda la possibile unione di ATP e WTA: “Sono d’accordo anche io. Questa è una grande opportunità per rendere il tennis ancora più unito“.

Bianca poi è tornata sull’infortunio al ginocchio: “Inizialmente dovevo giocare a Indian Wells. Poi è successo qualcosa in allenamento e allora abbiamo pensato di aspettare fino a Miami. Io credo che avrei potuto giocare a Miami, quindi è stata davvero una sfortuna che tutto questo sia capitato proprio in quei giorni. Ho lavorato tanto per tornare al 100%, a dicembre, gennaio, febbraio e marzo. Mi prenderò tutto questo tempo per recuperare completamente dall’infortunio ed essere pronta a tornare, anche se pensavo di esserlo già“. Paradossalmente, per Andreescu questa sfortunata situazione può trasformarsi in un trampolino di lancio. Il principale ostacolo tra la diciannovenne canadese e un futuro da dominatrice del circuito sembra essere proprio la fragilità del suo fisico, e avere la possibilità di lavorarci per diversi mesi senza l’assillo della competizione potrebbe rivelarsi cruciale, a lungo termine.

Quanto alla mentalità vincente, quella sembra innata. Molti ricorderanno l’immagine iconica che Bianca ci ha regalato a pochi minuti dall’inizio della finale dello US Open 2019 contro Serena Williams. Alle sue spalle la più grande giocatrice di ogni tempo, 19 anni e 23 Slam in più, che condivide con il suo coach la routine pre-partita, e davanti lei, da sola con un paio di cuffie che canticchia una canzone a mezza bocca. Come recita la didascalia del tweet, è stato forse quello il momento in cui siamo resi conto che Bianca Andreescu non avrebbe perso la finale.

Bianca ha dunque tentato di spiegare da dove deriva la sua mentalità vincente, insolitamente spiccata per essere una diciannovenne appartenente alla tanto vituperata ‘generazione Z’. È tornata sulle sue “visualizzazioni” nell’intervista a Tennis Channel: “Cerco di visualizzarmi in una situazione futura, cerco di immaginare dove vorrei essere. Per me quel momento era il titolo dello US Open, l’ho visualizzato da quando avevo 15 anni. L’ho messo in una lista di obiettivi e volevo riuscire a spuntarlo nel 2019. La chiave è sentire te stessa in quel preciso istante futuro. Al momento, dato che non posso scendere in campo, sto immaginando il ritorno alle gare, ovvero quando tutto questo sarà finito“.

Poi Weissman e Tracy Austin hanno mostrato ad Andreescu un breve filmato in cui Andy Roddick la elogia non solo per il suo gioco, ma anche per la sua trasparenza sul campo: “È come se fosse in una lotta di strada, è felice, poi si arrabbia, poi è triste. Anche se non sai nulla di tennis capisci che sta facendo qualcosa di straordinario“. Bianca arrossisce un po’ di fronte ai complimenti dell’ultimo tennista (maschio) statunitense capace di vincere uno Slam, poi risponde: “Sono cresciuta vedendolo giocare, ricordo quanto fosse diverso da tutti gli altri e quanto fosse divertente in sala stampa. Ciò che dice però è vero, penso di riuscire a essere me stessa in campo e continuerò a farlo“.

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