Omar Giacalone scrive una lettera a Djokovic: "È compito solo di ATP e ITF occuparsi di noi"

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Omar Giacalone scrive una lettera a Djokovic: “È compito solo di ATP e ITF occuparsi di noi”

Omar Giacalone, n. 874 ATP, ringrazia Djokovic e precisa: “Alcuni giocatori senza una famiglia alle spalle hanno dovuto smettere. Nessuno deve sentirsi discriminato”

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A inizio pandemia, Novak Djokovic aveva espresso solidarietà nei confronti di giocatori con classifica bassa, in particolare quelli tra la posizione 250 e 700 del ranking, atleti che rischiano di trovarsi in particolari difficoltà economiche in un momento in cui non si possono disputare tornei. Il tennista serbo aveva proposto, in particolare, di istituire un fondo comune tra i primi 100 tennisti in classifica con l’obiettivo di aiutare i tennisti fuori dalla top 250.

Omar Giacalone, siciliano di 28 anni e attuale n. 874 ATP, ha risposto al campione serbo pubblicando una lettera su Facebook. Il tennista siciliano esprime grande stima e apprezzamento nei confronti del n. 1 del mondo, ma solleva la questione relativa a quei tennisti che si collocano in posizione ancora più bassa in classifica, come nel suo caso. Riportiamo qui gli estratti principali, ma potete leggere la lettera per intero cliccando sul post Facebook più in basso.

La tua umiltà e le tue origini ti precedono” scrive Giacalone, “penso per questo che tu sia uno dei pochi che si occupano dei giocatori di seconda fascia. Questa volta hai creato involontariamente ulteriori fasce, considerata la tua volontà e disponibilità nell’aiutare personalmente ed economicamente solo giocatori tra la posizione 250 e 700. Sono dell’idea che in questo momento difficile nessuno debba sentirsi discriminato e tutti coloro che cercano di vivere di questo sport, che si impegnano ogni giorno per riuscirci (quindi i giocatori fino alla posizione #1000, invece di #700) debbano sentirsi parte di qualcosa e non soli contro il sistema come sempre”. 

Novak DjokovicATP TourInternational Tennis FederationFedertennisFabio Fognini

Pubblicato da OMAR GIACALONE su Martedì 21 aprile 2020
Qui potete leggere per intero la lettera di Giacalone

Parlo di quella fascia che economicamente non può sostenersi con i soli tornei ATP e ITF perché costretta a pagare tutte le spese (…). Quei giocatori vincolati a fare scelte di programmazione non conformi a una crescita professionale adeguata per fare attenzione alle spese e quindi costretti a sostenersi con tornei Prize Money Nazionali e Campionati a squadre (…).

Successivamente, Giacalone arriva al punto: devono essere ATP e ITF a farsi carico di queste questioni, ancor prima delle iniziative di solidarietà dei giocatori. “Oggi, credo che sia compito SOLO di ATP e ITF occuparsi di noi, organizzazioni che vivono anche grazie a giocatori di seconda fascia. Siamo noi che ogni anno paghiamo IPIN e ATP Player Zone (75 e 250 $) e portiamo soldi alle loro casse, pur non essendo mai tutelati, pur andando ogni anno in posti del mondo sperduti, pur di inseguire quel sogno (…). Posti a cui l’ITF assegna date per monetizzare ma che in realtà non sono in grado di accogliere e sostenere certi tornei (…)”.

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