Zeppieri: "Io, un giorno nella Top Ten" (Bertellino). Nole gela lo US Open: "Difficile giocare". Pure Nadal ha dubbi (La Gazzetta dello Sport). Berrettini riparte tra Nizza e l'Austria. Sinner sarà a Berlino (La Gazzetta dello Sport)

Rassegna stampa

Zeppieri: “Io, un giorno nella Top Ten” (Bertellino). Nole gela lo US Open: “Difficile giocare”. Pure Nadal ha dubbi (La Gazzetta dello Sport). Berrettini riparte tra Nizza e l’Austria. Sinner sarà a Berlino (La Gazzetta dello Sport)

La rassegna stampa di lunedì 8 giugno 2020

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Giulio Zeppieri: “Io, un giorno nella Top Ten” (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Giulio Zeppieri è tomato da circa un mese a far “frullare” la palla sui campi della Capanno Tennis Academy di Latina, attentamente seguito dal coach di sempre, Piero Melaranci: «Un rapporto datato e bellissimo il nostro – spiega il 18enne romano – che parte da lontano. Non ho avuto altri maestri fin da quando a 5 anni ho preso in mano la racchetta e la crescita è stata costante e comune. Mi ritengo un fortunato perché non capita a tutti di trovare questo tipo di alchimia». Un binomio vincente basato sulla fiducia e sulla professionalità che ha condotto l’atleta, nel 2019, ad operare il primo cambio di passo in carriera: «Un anno molto positivo – sintetizza Zeppieri – nel quale mi sono reso conto di poter stare a livello Challenger e con i protagonisti di questo circuito. Solo quando scendi in campo ti capaciti del fatto di poter o non potere reggere l’urto e non ho mai avuto l’impressione di essere fuori posto. Un grazie doveroso lo rivolgo alla Federazione che mi ha consentito attraverso le wild card di frequentare subito i Challenger facendo poca anticamera nei futures, tornei peraltro molto difficili per il grado di competitività che presentano.

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La rassegna più importante per il semifinalista degli Australian Open juniores 2019 (battuto dall’amico e compagno di allenamenti Lorenzo Musetti) è stata quella di Parma, che l’ha visto cogliere una bella semifinale

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Torniamo all’attualità e alla ripresa degli allenamenti: «Dal punto di vista fisico non mi sono mai fermato nemmeno in quarantena lavorando seguendo le indicazioni del preparatore atletico, con sedute fatte anche in video e in parallelo con Musetti. Poi la ripresa di contatto con la racchetta, attrezzo del mestiere, cercando di lavorare su tutto ma senza forzare eccessivamente anche perché non è facile allenarsi senza avere una data certa riguardante la ripartenza del circuito internazionale. Sotto questo punto di vista non mi sono fatto un’idea precisa ma non credo che si possa ipotizzare a breve un ritorno effettivo». Un 2020, quello di Zeppieri, attuale numero 371 ATP, praticamente mai partito: «Ho giocato poco e male, complice anche un infortunio.

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«L’obiettivo di questa stagione era trovare maggior continuità e progredire molto sotto il profilo dell’atteggiamento mentale. Tecnicamente ho migliorato tanto il diritto, colpo al quale sono riuscito a dare maggior solidità. I progressi più grandi devo però farli nella ricerca della rete e nell’esecuzione delle volée.

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Per arrivare sempre più in alto: «II primo obiettivo è appunto diventare un giocatore professionista. Farlo però senza fretta che può essere un’arma a doppio taglio. Poi giocare bene gli US Open, in un’atmosfera che anche per la città che li ospita è affascinante. Il sogno assoluto, invece, entrare nella “top ten,’ magari anche nella “top five” e starci stabilmente»

Nole gela lo US Open: “Difficile giocare”. Pure Nadal ha dubbi (La Gazzetta dello Sport)

Povera New York. Si affanna per organizzare lo Us Open e forse anche il Masters 1000 di Cincinnati, ma nessuno è contento.

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In primis Novak Djokovic, il numero 1 al mondo che ha detto: «Giocare a New York è difficile. Direi quasi impossibile».

Nole, […] ha commentato i protocolli organizzativi previsti per Flushing Meadows: «Sono misure estreme – ha spiegato Djokovic—. Dovremmo subire due o tre test a settimana e dormire in hotel vicini all’aeroporto. Inoltre avremmo diritto ad una sola persona dello staff senza allenatori, preparatori e fisioterapisti. Capisco che ci sono motivi finanziari che spingono a far giocare il torneo ma mi sembra tutto troppo complicato». Rafa Nadal e la numero 1 al mondo femminile Ashleigh Barty hanno messo davanti la salute ritenendo ancora rischioso spostarsi in un altro continente per gareggiare. Mentre Federer non si esprime e nemmeno si allena. Intanto, mercoledì, è prevista una riunione virtuale tra il numero 1 dell’Atp Andrea Gaudenzi e i rappresentanti dei giocatori per il fare punto della situazione

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Berrettini riparte tra Nizza e l’Austria. Sinner sarà a Berlino (La Gazzetta dello Sport)

Matteo Berrettini è tornato. Lasciata la Florida, dove ha troscorso i mesi del lockdown, il romano si trova ora a Montecarlo, dove vive ed è tornato ad allenarsi in vista del primo impegno sul campo dopo l’Australian Open. Il numero 1 italiano giocherà dalla prossima settimana l’Ultimate Tennis Showdown organizzato da Patrick Mouratoglou nella sua accademia di Nizza. Berrettini è stato raggiunto dal tecnico Vincenzo Santopadre che, lo segue da sempre, e insieme riprenderanno il filo del discorso interrotto dopo l’uscita di scena a Melbourne.

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Dopo Nizza, Berrettini andrà in Austria, a Kitzbuehel dove è stato invitato da Dominic Thiem per il “Thiem 7”, un torneo a inviti organizzato dal numero 3 al mondo. Proseguono gli allenamenti anche per Jannik Sinner. L’allievo di Riccardo Piatti, vincitore delle Next Gen di Milano nel 2019, a luglio giocherà un torneo esibizione a Berlino con Thiem e Zverev.

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Buone notizie per Fabio Fognini: a una settimana dalla doppia operazione alle caviglie, ha ripreso a camminare senza stampelle.

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