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Reading: Federer sa come stupire. Può farlo anche stavolta (Bertolucci). Protocolli per gli US Open, si tratta ma entro il 15 sarà dentro o fuori (Semeraro). Federer già pensa al 2021, US Open a rischio (Rossi)
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Rassegna stampa

Federer sa come stupire. Può farlo anche stavolta (Bertolucci). Protocolli per gli US Open, si tratta ma entro il 15 sarà dentro o fuori (Semeraro). Federer già pensa al 2021, US Open a rischio (Rossi)

La rassegna stampa di giovedì 11 giugno 2020

Last updated: 11/06/2020 10:04
By Redazione Published 11/06/2020
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9 Min Read

Federer sa come stupire. Può farlo anche stavolta (Paolo Bertolucci, Gazzetta dello Sport)

Qualche sentore sulla condizione fisica di Roger Federer c’era in giro. Si era capito dalle dichiarazioni di Luthi e da qualche spiffero da parte di Ljubicic che erano indietro nella preparazione, come aspettative. E questo suonava molto strano. Si era capito che c’era qualcosa che non andava, ma credo che nessuno pensasse che il giocatore dovesse operarsi nuovamente e rinunciare a questa stagione. […] Però ha un tale amore sconfinato per questo sport, che si è già voluto rimettere in gioco. Ama così tanto quello che fa che già parla del prossimo anno come un ragazzo di 25 anni. Abitualmente un atleta a 25 anni che ha problemi fisici butta lo sguardo sull’anno seguente. È più difficile per uno dell’età di Federer. Ed è per questo che lo svizzero è un fenomeno fuori dalla natura. Un atleta che alla sua età ha la forza e l’umiltà di guardare al futuro come un giovane è un fatto particolare. Un campione come Roger ha bisogno di tutto tranne che di soldi. Non è un problema economico. I Federer sono a posto per sette generazioni. Il fatto che lui continui e si proietti al prossimo anno rivela un sentimento d’amore verso questo sport. Avere la forza, il coraggio, la determinazione per sfidare le nuove leve ed essere ancora attore protagonista nel tennis dove lo è da 20 anni a questa parte è una prova d’amore. Che fosse una stagione maledetta lo si era capito dal coronavirus. Un anno senza Federer, senza i suoi colpi, le sue giocate ne è l’ulteriore conferma. Molti dicono che voglia concludere la carriera a Tokyo, ai Giochi perché alle Olimpiadi non ha mai vinto l’oro. […] La cosa difficile da stabilire per lui e per i tennisti meno giovani è se questo stop li potrà aiutare o meno. Questi mesi di inattività saranno un bene per loro che sono abituati a gestire momenti difficili o sarà un vantaggio per le giovani leve? I tennisti avanti con l’età, come Federer, torneranno più arrugginiti? Lo sapremo dopo un paio di mesi quando l’attività sarà ripresa. Federer ci ha stupito mille volte e a questo punto non mi meraviglierei se tornasse il prossimo anno e fosse competitivo come lo è stato in questi anni. È abituato a vincere sfide importanti.

Protocolli per gli US Open, si tratta ma entro il 15 sarà dentro o fuori (Stefano Semeraro, Corriere dello Sport)

Il 15 giugno sapremo se gli Us Open quest’anno si giocheranno o se verranno cancellati come Wimbledon, e di conseguenza quale sarà – al netto degli sviluppi della pandemia – l’assetto del calendario di quel che resta della stagione 2020. Ieri nella conference call fra l’Atp e i rappresentanti dei giocatori si è discusso di tutto. Una questione centrale è quella dei diritti tv. Usta, la federtennis americana, sta tentando di tutto pur di salvare lo Slam, ma le tv hanno fissato un ultimatum appunto al 15 giugno. Il progetto è quello di disputare il Masters 1000 di Cincinnati – che per la parte maschile è sempre di proprietà dell’Usta – a partire dal 10 (o 17) agosto, spostandolo a Flushing Meadows, dove a fine mese partirebbero gli Open (senza le qualificazioni nel caso Cincinnati effettivamente si giocasse). A seguire, dopo una settimana di altri tornei minori, la stagione con la terra e i due Masters 1000 di Madrid e di Roma (nella bozza gli Internazionali d’Italia troverebbero spazio nella settimana del 21 settembre), quindi il Roland Garros a partire dal 28 settembre, prima della tournée autunnale in Asia. Per quanto riguarda la Wta, il torneo di Palermo è previsto per ora il 3 agosto. Uno dei nodi più difficili è quello delle limitazioni – definite estreme e inaccettabili da Novak Djokovic […] Le limitazioni entrerebbero in funzione per il Masters 1000, ma potrebbero essere allenate per gli Us Open nel caso la situazione migliorasse. La voglia di giocare è diffusa – anche perché se passerà l’abolizione del torneo di doppio e delle qualificazioni il montepremi in singolare aumenterà considerevolmente (70 mila dollari per un 1° turno invece di 58 mila) ma restano alcune questioni aperte. A partire dalla situazione in Sudamerica, che sta precipitando e potrebbe impedire ai tennisti locali di partecipare […]

Federer già pensa al 2021, US Open a rischio (Paolo Rossi, La Repubblica)

Altro che le videolezioni scolastiche del Miur: bisognava assistere a quella dei tennisti di ieri pomeriggio, con Andrea Gaudenzi e Massimo Calvelli (i manager Atp) a spiegare su Zoom lo stato dell’arte ai 400 tennisti collegati in ogni angolo del mondo e con uno stato d’animo tra l’ansioso e il risentito rispetto agli scenari che sono stati proposti. Chi attendeva un calendario ufficiale è rimasto deluso, ma in realtà le cose ormai sono ormai definite: gli americani tentano di salvare a tutti i costi gli Us Open, anche di fronte a un possibile boicottaggio dei giocatori più forti: là maggioranza dei Top 100 ha chiaramente detto di diffidare della situazione sanitaria, e di non voler accettare di dover essere confinati in un albergo senza potersi muovere (senza vista sul Central Park), lo staff ridotto, voli charter ad hoc. Djokovic, per dire, ha già spiegato ampiamente il suo no. Roger Federer ha fatto oltre, s’è già involato verso il 2021 operandosi in artroscopia al ginocchio e dando un messaggio forte al mondo, e cioè che al ritiro proprio non ci pensa e, a pensarci bene, ha consumato una piccola vendetta contro Parigi, decidendo di fregarsene di quel Roland Garros che, pur di salvare lo Slam, era entrato in aperto conflitto con la data del giocattolo, la Laver Cup. A questo punto? Resta Nadal, che non è sembrato entusiasta. C’è poi il problema del Sudamerica: nessuno farà muovere gli argentini dal loro paese, per dire, e anche questo è un bel problema. Stacey Allaster, la manager della federazione Usa, ha incassato il colpo e ha dato appuntamento a tutti per lunedì prossimo, giorno del grande annuncio: oltre non si può andare perché ballano i diritti tv e ci sono scelte da fare e il tempo scorre senza fare sconti a nessuno. Gaudenzi, che è il presidente Atp, ha ulteriormente precisato: «Ragazzi, siete totalmente liberi di non partecipare al tour americano nel caso in cui non lo riteniate conveniente». Ma a chi potrebbe far comodo uno Us Open con tante rinunce? Anche gli allenatori, ammessi come uditori, hanno compreso che le divisioni restano forti: i doppisti, gente che fatica ad arrivare a fine anno con un prize money accettabile, si sono ritrovati praticamente il portone semichiuso, con una riduzione sensibile del loro torneo. I giocatori di terza fascia, quelli che devono passare dalle qualificazioni, hanno appreso che questa chance non ci sarà. Molti erano nervosi, e la discussione è durata quasi fino all’ora di cena […]


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