UTS: ecco Thiem, prima sconfitta per Berrettini. Prime crepe nel regolamento

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UTS: ecco Thiem, prima sconfitta per Berrettini. Prime crepe nel regolamento

Matteo Berrettini sconfitto 4-0 da Feliciano Lopez. Polemiche sul regolamento alla fine del terzo quarto. Esordio perdente per Thiem

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Secondo fine settimana per l’Ultimate Tennis Showdown (per gli amici UTS), la rivoluzionaria esibizione ideata da Patrck Mouratoglou per testare un nuovo e più moderno concetto di tennis che si pone l’obiettivo di soddisfare i gusti dei giovanissimi. Nella consueta cornice della Mouratoglou Academy a Sophia-Antipolis in Costa Azzurra, rigorosamente a porte chiuse, si è disputata la terza giornata di UTS1, la “prima evoluzione” di questo nuovo gioco che vedrà il suo atto finale il prossimo 13 luglio dopo cinque weekend di competizione.

Due nuovi protagonisti si sono aggiunti alla comitiva in questo fine settimana: il francese Corentin Moutet, n. 75 del ranking ATP, ha sostituito il connazionale Elliot Benchetrit (n. 208 ATP) che aveva giocato nelle due giornate inaugurali, mentre il transalpino Lucas Pouille (ex semifinalista all’Australian Open ma ora scivolato fino al n. 58 della classifica mondiale) è stato rimpiazzato nientemeno che dal n. 3 del mondo Dominic Thiem, che invece la settimana scorsa aveva preso parte alla tappa di Belgrado dell’Adria Tour di Novak Djokovic.

Il nostro Matteo Berrettini, che resiste al n. 8 del ranking ATP, ha incassato la prima sconfitta del torneo dopo le due vittorie inaugurali nel weekend d’apertura. Il n. 1 italiano, soprannominato “The Hammer” è stato battuto per 4-0 da uno scintillante Feliciano Lopez, che ha mostrato il suo consueto gioco d’attacco ma soprattutto ha gestito meglio le fasi finali dei vari quarti, durante le quali Berrettini si è trovato in due occasioni a servire con pochi secondi a disposizione senza poter concentrarsi al meglio.

Proprio alla fine del terzo quarto è venuta fuori una delle prime crepe del regolamento, sicuramente studiato a tavolino per rendere il gioco elettrizzante ma che inevitabilmente non può essere stato testato in ogni suo aspetto. Sul 12-10 in favore di Lopez, Berrettini è andato a servire da destra con meno di 10 secondi dalla scadenza del cronometro: ha messo a segno un servizio vincente, e si è immediatamente posizionato per poter servire il punto seguente sul 12-11 in favore dello spagnolo. Lopez, dopo essersi lanciato per rispondere alla battuta di Matteo si è ricomposto un attimo ed ha iniziato ad andare verso l’angolo sinistro per posizionarsi alla risposta, proprio mentre Berrettini stava già alzando la palla per servire di nuovo, con pochi secondi rimasti da giocare. Il giudice di sedia ha fermato l’italiano perché Lopez non era pronto, non consentendogli quindi di servire il nuovo punto, e facendo quindi arrivare la “sirena” che ha consegnato la vittoria del quarto e del match a Lopez.

Berrettini si è messo a discutere con l’arbitro, chiedendo di poter servire l’ultimo punto che gli avrebbe potuto consegnare l’accesso alla “sudden death” e quindi mantenere vive le sue speranze di rimonta. Il regolamento stabilisce che il ribattitore deve andare al ritmo del servitore, proprio come accade nel tennis “tradizionale”, ma è indubbio che se il battitore deve spostarsi solamente di due passi per andare a servire da destra a sinistra, chi sta alla risposta deve invece coprire tutti gli oltre otto metri di campo, e non è verosimile che possa essere pronto così rapidamente nel caso in cui, come ha voluto fare Berrettini, chi serve voglia servire due punti in velocissima sequenza.

La soluzione ideale sarebbe quella di stabilire un tempo minimo di pausa tra la fine di un punto e l’inizio del successivo che consenta al ribattitore un tempo sufficiente per prendere posizione, e al servitore di poter servire rapidamente. Ma si tratta di un concetto molto evanescente: se il ribattitore fosse finito addosso alla sedia dell’arbitro per rincorrere una palla corta bisognerebbe chiedergli di sprintare a fondo campo per essere pronto in cinque secondi?

Più si andrà avanti e più sicuramente verranno a galla potenziali fessure nelle regole dell’UTS, regole che dovranno essere aggiustate prima del secondo circuito (“UTS2”) che dovrebbe andare in scena entro la fine del 2020.

Berrettini è apparso piuttosto in difficoltà per le condizioni della luce: si trattava per lui del primo match giocato in serale, o più precisamente al crepuscolo, dato che a metà giugno alle 21 in Costa Azzurra c’è ancora una discreta quantità di luce naturale.

Nel secondo match serale l’esordiente Dominc Thiem ha subito una sconfitta per 3-1 (con l’ultimo quarto vinto a risultato acquisito) contro Richard Gasquet. Thiem, che fino a metà settimana aveva giocato sulla terra battuta austriaca, si è dimostrato piuttosto arrugginito nei meccanismi da cemento e dovrà probabilmente aggiustare la preparazione se vorrà essere competitivo allo US Open, nel caso in cui decida di partecipare.

Negli altri tre match, giocati nella sessione pomeridiana a partire dalle 16, Goffin ha tritato un quasi inesistente Popyrin, Tsitsipas ha rimontato un quarto di svantaggio per vincere 3-1 contro Dustin Brown e Benoit Paire ha superato il connazionale Moutet in quattro set molto tirati.

Seconda e ultima giornata di questo weekend domenica a partire dalle 16: Berrettini sarà in campo alle 17.15 contro il francese Paire con diretta su Eurosport 1.

I risultati di sabato

D. Goffin b. A. Popyrin 4-0 (20-9 21-6 13-11 15-10)
S. Tsitsipas b D. Brown 3-1 (12-14 18-13 16-11 15-10)
B. Paire b. C. Moutet 3-1 (11-17 17-12 15-14 14-13)
F. Lopez b. M. Berrettini 4-0 (14-12 14-8 12-11 16-13)
R. Gasquet b. D. Thiem 3-1 (16-10 15-12 16-12 14-17)

Il programma di domenica

Ore 16.00    A. Popyrin – C. Moutet
Ore 17.15    M. Berrettini – B. Paire
Ore 18.30    D. Brown – R. Gasquet
Ore 21.00    F. Lopez – D. Goffin
Ore 22.15    D. Thiem – S. Tsitsipas

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