Il rimbrotto di Nick Kyrgios poteva forse passare inosservato agli occhi di Novak Djokovic, e per evitare ciò, Nick ha rincarato la dose postando nuovamente il video dei suoi colleghi in discoteca e specificando che un comportamento del genere batte tutto (‘this takes the cake‘, letteralmente) quello che persino lui ha fatto di irresponsabile o stupido. Il rimbrotto di Andrea Gaudenzi, presidente dell’ATP, difficilmente invece passerà inosservato.
Gaudenzi ha dichiarato al New York Times di essersi raccomandato con i partecipanti all’Adria Tour di adottare le dovute precauzioni e rispettare il distanziamento sociale (spoiler: non è stato fatto). Ma alla fine della fiera, l’ATP non aveva alcuna autorità per imporre regole a un’esibizione non ufficiale.
“Ovviamente ci dispiace per i giocatori e vogliamo che guariscano il prima possibile“, ha detto Gaudenzi. “So che ci sono state diverse critiche, ma d’altra parte noi dell’ATP, così come l’USTA, sappiamo che dobbiamo fare molta attenzione perché persino adottando misure molto rigide alcuni giocatori potrebbero risultare positivi. Non c’è bisogno che i giocatori si abbraccino perché un test sia positivo. Quindi tutti corriamo il rischio“.
Dopo la carota, ecco il bastone. “È un po’ come quando dici ai tuoi figli di indossare il caschetto mentre provano ad imparare ad andare in bicicletta. Dicono ‘no, no, no’ e continuano a guidare la bicicletta, poi cadono e allora mettono il caschetto. Adesso tutti sappiamo che può accadere molto facilmente, quindi staremo ancora più attenti e forse saremo più comprensivi e tolleranti nei confronti della creazione della bolla“.