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WTA Palermo: falso allarme per la doppista Van der Hoek, il suo tampone è negativo
Inizialmente positiva al test sierologico, l’olandese Rosalie Van der Hoek riceve la negatività al tampone poche ore più tardi
La “ripartenza” del tennis professionistico non è ancora iniziata e già abbiamo avuto il primo allarme COVID-19 (per fortuna subito rientrato) a un torneo.
Il Palermo Ladies Open è a poche ore dall’inizio ufficiale con il tabellone di qualificazione e le giocatrici stanno arrivando nel capoluogo siciliano per ricominciare la stagione: tutte le partecipanti ed il loro staff si stanno sottoponendo ai controlli previsti dal protocollo sanitario, tra cui test e periodi di isolamento fino alla conferma dell’avvenuta negatività.
Durante la serata di giovedì si era sparsa la voce che una giocatrice fosse stata trovata positiva al COVID-19: si tratta della olandese Rosalie Van der Hoek, n. 121 della classifica di doppio, che alcune voci avevano indicato come prima giocatrice trovata infetta al coronavirus in questa ripresa. L’informazione si è tuttavia rivelata non corretta, in quanto Van der Hoek è risultata inizialmente positiva al test sierologico, ovvero quello che accerta la presenza o meno di anticorpi al COVID-19, quelli che il sistema immunitario genera dopo aver dovuto combattere con il virus CoV-SARS-2.
La giocatrice ha confermato attraverso il suo account Instagram di aver subito l’infezione nel corso dei mesi scorsi e di esserne guarita, spiegando così la presenza degli anticorpi. Il suo tampone sottoposto al test PCR, che richiede un tempo superiore per essere testato rispetto al test sierologico, è successivamente risultato negativo, liberando quindi l’olandese dal temporaneo isolamento nella sua camera d’albergo e abilitandola a ricevere l’accredito per giocare il torneo.