Massu sulle possibilità di Thiem: "È ancora più motivato"

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Massu sulle possibilità di Thiem: “È ancora più motivato”

L’allenatore di Dominic manifesta tutto il suo ottimismo in vista della ripartenza: “È abituato ad avere un calendario impegnativo”. E sulla programmazione dice: “Decideremo dopo lo US Open”

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Nicolas Massu - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Ormai ci siamo. La ripresa del circuito ATP è dietro l’angolo e in molti pregustano già di vedere tornare in campo i loro beniamini. Tra i giocatori che sicuramente avranno più occhi puntati addosso al momento del rientro c’è sicuramente Dominic Thiem. L’austriaco è un giocatore di alto livello ormai da anni, ma nell’ultimo biennio sembra aver fatto un ulteriore salto di qualità che lo ha portato ad essere un serio candidato per la vittoria di Slam e altri titoli pesanti. Oltre alle indubbie qualità tecniche, Dominic sembra essersi convinto di poter essere una minaccia costante per i tre mostri sacri del tennis contemporaneo, Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal.

Quando scende in campo contro i Big Three non manifesta alcun timore reverenziale, scende in campo per vincere e spesso lo fa. Dall’inizio del 2019 infatti, Thiem è in vantaggio 7-3 negli scontri diretti contro i Big Three. Certo, due delle tre sconfitte sono arrivate in una finale Slam (Roland Garros 2019 contro Rafa e Australian Open 2020 contro Nole), ma i numeri continuano a essere dalla parte dell’austriaco e testimoniano che è ormai pronto per il grande salto.

Sicuramente ne è convinto il suo coach, Nicolas Massu, tra i principali artefici dei recenti progressi di Thiem. Il cileno, nel corso di un’intervista rilasciata al sito dell’ATP, ha espresso tutto il suo ottimismo per la ripartenza. I due, a dispetto della distanza imposta dalla quarantena, hanno continuato a sentirsi quotidianamente per organizzare il lavoro e Massu è molto contento di come il suo pupillo si è allenato durante il lockdown.

Durante la sospensione, ero sempre in contatto con Dominic e suo padre, Wolfgang, mi aggiornava sempre su come stavano lavorando. Dominic è rimasto con suo padre e si è allenato. Ha lavorato anche con uno dei suoi preparatori fisici che vive in Austria. Sono davvero contento che Dominic si sia allenato bene con la parte della sua squadra che lo aiuta in Austria. Dopo quattro mesi separati, abbiamo ricominciato a lavorare insieme per due settimane prima che andassi con lui ad alcune esibizioni a luglio. Ci siamo presi due settimane di ferie e ho trascorso alcuni di quei giorni in Grecia. Abbiamo ricominciato a lavorare insieme questa settimana. Anche quando ero a casa in quarantena obbligatoria in Cile, ho avuto la possibilità di guardare tutte le sue partite di esibizione ed è fantastico che la tecnologia sia in grado di permetterti di farlo. È stato divertente per me e anche utile poter parlare delle partite dopo con Wolfgang“.

Tornare a competere dopo un lungo stop può non essere semplice, ma Massu ritiene che Dominic sia pronto, sia fisicamente che mentalmente. D’altronde anche con il circuito ufficiale fermo, Thiem non è rimasto con le mani in mano e si è distinto come il più stacanovista anche dei vari tour di esibizione. “La cosa positiva è che ha giocato molte partite di esibizione, quindi non è stato sei mesi senza alcun tipo di competizione. Dominic ha giocato 28 partite in 45 giorni. So che sono solo esibizioni, ma erano partite serie e il livello dei giocatori era molto alto. È stata una buona cosa per Dominic perché voleva giocare le partite e ama la competizione. Penso che lo aiuterà a New York“. Il livello sembra buono e le motivazioni non mancano, anzi a detta di Massu sono ancora più forti del solito. “Sta giocando bene, sembra forte ed è molto concentrato. Ha ancora più motivazione ora perché è abituato ad avere un calendario impegnativo con molti tornei anche in una stagione normale“.

A New York, Thiem non è mai andato oltre i quarti di finale, andando anzi incontro ad un paio di sconfitte al quinto set davvero dolorose: nel 2017 contro del Potro e nel 2018 contro Nadal. Il 2020 però potrebbe essere l’anno buono per centrare un risultato di rilievo anche sui campi di Flushing Meadows. “Di recente è stato in grado di fare molte cose per la prima volta. Non aveva mai superato il quarto turno agli Australian Open ed è stato a un set dalla vittoria del titolo quest’anno. L’anno scorso, è andato alle ATP Finals non avendo mai superato la fase a gironi, ma è finito a un paio di punti dalla vittoria del torneo. I suoi risultati non sono mai stati così buoni in Asia, ma poi ha vinto Pechino e ha raggiunto i quarti di finale a Shanghai. È uno dei giocatori che ha sempre la possibilità di vincere quando gioca un torneo. È il numero 3 del mondo ed è un top 10 da cinque stagioni perché i suoi risultati sono molto costanti“.

In un calendario che continua vorticosamente a mutare, giorno dopo giorno, Massu e il resto del team cercano di navigare a vista, ragionando a breve termine: i programmi per la stagione sul rosso ci sono già, ma saranno sicuramente soggetti a cambiamenti. “Non dobbiamo pensare così tanto a ciò che accadrà, perché si tratta di una situazione nuova. La cosa più importante ora è pensare al passo successivo, che è il Western & Southern Open e poi gli US Open. Dopodiché, devi vedere come ti senti fisicamente e quali sono i tuoi risultati. Si è iscritto al Kitzbühel, ma non può giocare se è ai quarti di finale degli US Open. Se gioca incredibilmente bene al Roland Garros, quale sarà il suo prossimo torneo dopo? È così difficile pianificare un calendario esatto perché non ci sono settimane di ferie. Al termine degli US Open, ci siederemo con tutta la squadra e decideremo qual è il piano migliore“.

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