Federer e Nadal si schierano contro Djokovic: "La nuova associazione non può coesistere con l'ATP"

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Federer e Nadal si schierano contro Djokovic: “La nuova associazione non può coesistere con l’ATP”

In una lettera firmata anche da Kevin Anderson, e scritta a nome del Player Council, Federer e Nadal condannano il tentativo di scisma di Djokovic. “Chi si assumerà la responsabilità di eventuali ricadute negative sulle nostre carriere?”

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Rafa Nadal e Roger Federer a Città del Capo, 2020 (foto via Instagram @rafaelnadal)
 

C’era grande curiosità attorno alla posizione che avrebbero assunto Federer e Nadal, membri del Player Council, in merito al tentativo di scisma avviato da Novak Djokovic. In una lettera rivolta ai giocatori, firmata oltre che da Roger e Rafa anche da Anderson, Melzer, Querrey e il doppista Bruno Soares, e scritta ‘a nome del consiglio dei giocatori’, il richiamo all’unità è evidente così come la condanna del tentativo separatista di Djokovic. Federer e Nadal, dunque, si sono schierato contro il numero uno del mondo.

Vi riportiamo qui i passaggi principali della lettera, tradotti in italiano.

A nome del player council vorremmo mandare un messaggio per dire che non sosteniamo la formazione della nuova associazione dei giocatori. Crediamo che sia il momento sbagliato per percorrere una strada che minerebbe la capacità della dirigenza attuale di perseguire i suoi obiettivi. Una nuova associazione non può coesistere con l’ATP. Rispettiamo pienamente il diritto all’opinione di ogni giocatore, quindi il nostro obiettivo è informarvi sulla nostra posizione e assicurarci che tutti comprendano appieno le possibili implicazioni di quello a cui i giocatori sono chiamati ad aderire. Ci sono sempre delle conseguenze e non pensiamo che siano state illustrate, o quantomeno noi come Council non le abbiamo lette in alcun documento“.

Se nella lettera scritta da Djokovic si lascia intendere, in maniera neanche troppo implicita, che Andrea Gaudenzi ha avuto abbastanza tempo a disposizione per attuare il suo piano di rinnovamento, Federer e Nadal sono invece convinti del contrario. “Senza dubbio ci sono cose che devono essere migliorate, ma ricordiamo che questa dirigenza ha cominciato a lavorare quest’anno e a causa della pandemia di COVID-19 ci sono state molte difficoltà impreviste“.

I firmatari pongono poi degli interrogativi sulla proposta di Djokovic, nel caso in cui dovesse diventare effettiva: cosa succede se i tornei vanno contro i giocatori? “Esiste un business plan dettagliato? Quali sono il best case e il worst-case scenario, dal punto di vista finanziario? Quali diritti ulteriori garantirà ai giocatori questa nuova associazione? Se l’obiettivo è rappresentare i giocatori, perché il Player Council non era stato neanche informato? Cosa succedere al sistema assicurativo e previdenziale dell’ATP? Chi si assumerà la responsabilità di eventuali ricadute negative sulle nostre carriere?

Vogliamo sottolineare“, si legge nelle ultime righe, “che non siamo contrari all’idea di rinnovamento della struttura di governance del tennis, ma è esattamente quello che la nuova gestione dell’ATP sta proponendo da gennaio in accordo con il Player Council. Siamo contrari a questa proposta perché non vediamo quali vantaggi possa portare ai giocatori e mette in pericolo la nostra posizione nel Tour. Se avete domande, non esitate a contattarci. Grazie“.

La sensazione è che questa lettera, scritta a nome del consiglio ma soprattutto firmata dai due giocatori più influenti degli ultimi vent’anni, possa costituire un grosso ostacolo al progetto rivoluzionario di Djokovic.


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