Medvedev fra i giocatori entrati in contatto con Paire, che è negativo al secondo test

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Medvedev fra i giocatori entrati in contatto con Paire, che è negativo al secondo test

Dieci giocatori sono sulla lista, ma solo sette (inclusi Gasquet e Mannarino, ma non il russo) sono sottoposti a misure più stringenti

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Daniil Medvedev - ATP Cup 2020 (via Twitter, @ATPCup)
 

Svolta nel caso che ha circondato Benoit Paire negli ultimi giorni. Stando a quanto affermato dal giocatore stesso durante una diretta su Instagram, il secondo tampone (effettuato lunedì) sarebbe risultato negativo in seguito alla positività di sabato. Confinato nella sua stanza d’albergo fino a martedì prossimo, il giocatore ha affermato: “Mi sento bene, non ho sintomi, farò un altro test per capire se il primo fosse un falso positivo o meno”.

Una volta ricevuto il via libera, Paire dovrebbe volare direttamente a Roma, dove sarà testato nuovamente. Durante la live ha anche affermato di essersi comportato come gli altri giocatori, rispettando le norme della USTA per la bolla, e che quindi non si spiega come il tampone possa essere risultato positivo. La questione avrà probabilmente degli strascichi, visto che qualche giorno fa lui stesso ha definito i due hotel dove stanno alloggiando i giocatori una “fake bubble”.

Nel frattempo, il sito Cracked Racquets ha ottenuto dei documenti riservati della USTA che rivelano l’identità dei giocatori finiti all’interno della “bolla nella bolla” dello US Open per essere entrati in contatto con Paire.

Come riportato da Noah Rubin nel podcast di Behind The Racquet, i giocatori coinvolti sono dieci, Paire escluso. Questi nuovi documenti, però, hanno rivelato che gli atleti coinvolti sono stati divisi in due gruppi sottoposti a regimi differenti: uno include i tre giocatori che hanno avuto contatti superficiali con l’irsuto francese, l’altro i sette che invece hanno avuto incontri ravvicinati e multipli.

Il primo ‘girone dell’inferno’ potenzialmente infettivo, quello con le restrizioni più leggere, include Daniil Medvedev, Damir Dzumhur e Nicolas Mahut, che sono testati quotidianamente ma possono continuare a girare per l’hotel dei giocatori. Il secondo ha misure più stringenti, con test e controlli della temperatura a inizio giornata e il divieto di lasciare la propria stanza se non per andare alle partite, raggiungibili solo con mezzi di trasporto privati: del gruppo fanno parte i francesi Kiki Mladenovic, Gregoire Barrere, Richard Gasquet, Adrian Mannarino (che ci ha parlato della sua esperienza nei giorni scorsi), ed Edouard Roger-Vasselin, più i belgi Ysaline Bonaventure e Kirsten Flipkens

Una volta giunti al Billie Jean King National Tennis Center, inoltre, questi ultimi vengono isolati sul Grandstand; quando si spostano, devono recarsi presso altre aree prestabilite. Va anche sottolineato che le chiavi delle suddette aree (Grandstand compreso) resteranno in possesso dei membri dello staff del torneo, che accompagneranno i malcapitati ovunque debbano andare, anche perché le loro credenziali sono state confiscate, e questo impedisce loro di muoversi liberamente. Infine, una volta eliminati (oggi è uscita Mladenovic, per esempio, al termine di una partita piuttosto rocambolesca), dovranno aspettare l’autorizzazione dei medici della USTA per poter lasciare New York.

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