Proprio come era accaduto dopo la vittoria al secondo turno contro Ugo Humbert, il direttore Scanagatta e Vincenzo Santopadre, coach di Matteo Berrettini, si sono ritrovati telefonicamente per discutere il successo dell’azzurro contro il norvegese Casper Ruud e per proiettarsi verso la sfida di ottavi di finale dello US Open contro Andrey Rublev.
LE PARTI SALIENTI DELL’INTERVISTA
00 – “Una piacevole tradizione”, esclama Ubaldo. “Finché va bene, questa tradizione io la manterrei. Mi fai diventare superstizioso”, scherza Santopadre.
01 – L’analisi di Vincenzo: “La partita mi è piaciuta perché…”.
02 – “Tutti abbiamo la sensazione che Matteo sia miglioratissimo. Servizio spaventoso. 45 turni senza perdere la battuta”, dice Ubaldo. Santopadre: “Durante lo stop per Covid è stato molto professionale. Si è stabilizzato. Se Matteo si allena per un’ora… è un’ora vera. Non butta via un minuto!”
04:35 – Il lavoro con Craig O’Shannessy. L’importanza dell’imprevedibilità del servizio. L’approccio sulla risposta. I momenti in cui venire avanti a prendersi i punti.
06:15 – La grande sicurezza di Matteo: “Si sente migliorato, più forte. Sicuro dei propri mezzi”. I miglioramenti sullo slice di rovescio.
08:30 – Verso gli ottavi contro Rublev: “Gioca veramente bene anche lui”, dice Ubaldo. Santopadre concorda: “È cresciuto molto. Ma se Matteo gioca bene può battere chiunque”. I passaggi a vuoto di Rublev: “L’ho trovato migliorato anche in questo aspetto. Ogni match ha una storia a sé”
11:40 – Fiducia in Matteo: “Si sta completando come giocatore”
12 – Il sostegno di Giovanni Bartocci, il tifoso con il megafono fuori dallo stadio. Santopadre: “Penso che sia la prima volta che accade. È una bella storia di amicizia, di umanità”