Internazionali di Roma, Cecchinato rinasce sul Pietrangeli: "Ho giocato come nel 2018"

ATP

Internazionali di Roma, Cecchinato rinasce sul Pietrangeli: “Ho giocato come nel 2018”

Grande rimonta ai danni di Kyle Edmund dopo l’interruzione per pioggia. “Sento i brividi addosso, sono emozionato. Dedico il successo a Massimo Sartori che sta vivendo un periodo difficile”

Pubblicato

il

Marco Cecchinato - Internazionali d'Italia 2020 (foto da Twitter, @InteBNLdItalia)
 

[Q] M. Cecchinato b. K. Edmund 3-6 7-6(7) 6-2

Sento i brividi addosso, sono un po’ emozionato: era così tanto tempo che non vincevo una partita! Soprattutto con un avversario di grande livello, e poi in un Masters 1000“. Marco Cecchinato è al colmo della felicità al termine della grande rimonta ai danni di Kyle Edmund, che gli consente di qualificarsi per il secondo turno degli Internazionali d’Italia. Con la fiducia che non possono non avergli dato i tre incontri del tabellone cadetto, Marco Cecchinato ha trovato continuità nel corso delle due ore e un quarto di match, interrotto per pioggia a metà del secondo parziale. Arriva così la seconda vittoria dell’anno nel circuito maggiore per Marco, dopo quella troppo lontana contro Leo Mayer a Auckland in gennaio.

Parte male, Cecchinato, con troppi errori di rovescio e un’ingenuità in mezzo al campo che gli costa mezzo break; l’altra metà è merito dell’inaspettatamente ottima risposta di Edmund al kickone del nostro. Ci mette poco, Ceck, a trovare meglio la palla sul lato sinistro nonostante i tentativi britannici di fargliela salire sopra la spalla e raggiunge l’altro sul 3 pari. Franco Davin e Colin Beecher, i coach di Kyle, parlottano sulle gradinate, ma non hanno di che preoccuparsi: un’insidiosa risposta slice lungolinea addormenta Marco sul suo serve senza volley, i rovesci monomani vanno in doppia cifra nella casella riservata agli unforced e il 6-3 è appannaggio del n. 45 ATP.

Tornando verso la sedia dopo uno dei tanti controlli del segno, Mohamed Lahyani lascia partire un “uh-oh-oh” quando vede quella che sembra la buca scavata da una talpa e dice a Marco di stare attento (all’animaletto?). Piove, gli scambi entusiasmanti latitano quasi quanto il pubblico, allora Kyle gioca una contro-smorzata che credevamo non appartenergli, l’arbitro scende canticchiando, i due tengono i rispettivi turni di battuta. Alla fine del sesto game, la pioggia s’infittisce e il gioco viene sospeso, Lahyani sfoggia qualche parola in italiano, poi dal walkie-talkie la voce del supervisor Carlos Sanches gli ordina di rimanere lì con i giocatori (non sotto l’acqua). La situazione non migliora, arriva il “sciogliete le righe”, Lahyani arraffa un paio di tubi di palle e lascia il Pietrangeli assieme a tutti gli altri (‘il momento più difficile è stato l’interruzione per pioggia, dopo che avevo perso per due punti il primo set, con il campo pesante‘, racconterà dopo Marco).

DOPO LA RIPRESA Sono le 21 quando i due contendenti rientrano sul Pietrangeli ben centrati sul proprio servizio, tanto che il primo “quindici” alla risposta arriva dopo 14 punti con un errore di Edmund. Il palermitano, ancora lontano dal suo miglior tennis, riesce ora a tenere decisamente basso il numero dei gratuiti e tanto basta per compensare i drittoni di Edmund e arrivare al tie-break. Dopo due set point consecutivi sfumati e un altro cambio campo, il terzo pare quello giusto dopo l’out del giudice di linea; Lahyani dice però “is bona”, ma arriva la quarta palla utile e si va al set decisivo. Lasciarsi sfuggire il parziale con un 3 su 14 sulla seconda per Edmund sarebbe stato davvero troppo.

Allora Ceck parte subito brekkando il rossocrinito, tira qualche rovescio che quasi stavamo dimenticando e domina 6-2 la partita decisiva. Al secondo turno lo aspetta Filip Krajinovic che lunedì ha confermato il suo buon momento superando in due set un ancora frastornato (da Thiem, dal viaggio, dal cambio di superficie?) Felix Auger-Aliassime, autore di 33 errori non forzati. Cecchinato ha un conto aperto con il serbo, che all’Australian Open 2019 lo ha battuto rimontando due set di svantaggio e annullando un match point al quarto. “Ci conosciamo abbastanza bene, ma parlare di rivincita dopo una sola sfida mi sembra presto“, dirà Marco.

Dedico questo successo a Massimo Sartori che sta vivendo un periodo difficile“, è invece il tenero pensiero di Ceck ai microfoni subito dopo la partita. “Abbiamo lavorato tanto e stasera si è visto: ho rigiocato come il Marco Cecchinato del 2018“. Più tardi, in conferenza stampa, amplia la sua analisi: “Sto ritrovando serenità fuori dal campo ma non è solo un fatto mentale. Sto lavorando, ho buone sensazioni, sto ritrovando anche quel gioco che mi aveva portato al numero 16 del mondo“. La ritrovata serenità fuori dal campo sta facendo la differenza: “Sono diventato papà e ho un team che ha esperienza. Con Massimo mi trovo bene anche sotto il profilo umano, ci alleniamo divertendoci, con il sorriso. Siamo carichi“.

Il tabellone maschile di Roma con tutti i risultati aggiornati

Il video-commento del direttore Ubaldo Scanagatta

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement