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Grande Slam 2020, la classifica femminile

Da Kenin a Sabalenka, da Swiatek a Pliskova, chi sono state le giocatrici che hanno fatto meglio nei tornei più importanti del tennis? E chi invece ha deluso?

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Garbiñe Muguruza e Sofia Kenin - Australian Open 2020
 

Le delusioni del 2020 negli Slam
Riporto qui per comodità la parte terminale della tabella precedente, che riguarda le giocatrici di vertice che hanno raccolto meno punti Slam. Se i risultati esigui (o nulli) di Bencic e Andreescu si spiegano con le assenze dovute a infortuni, le cose sono un po’ differenti per gli altri nomi:

Aryna Sabalenka
Aryna Sabalenka è la fresca vincitrice del Premier di Ostrava (in finale su Azarenka), secondo titolo stagionale dopo quello conquistato a Doha (finale su Kvitova). Malgrado i pochissimi tornei WTA a disposizione, è riuscita a conquistare 2140 punti, un dato che in una stagione normale, dal calendario infinitamente più ampio, garantirebbe comunque un posto fra le prime 20.

In questo momento Sabalenka è numero 8 della race ufficiosa. Meglio perfino del suo best ranking (numero 9). Se però scorporiamo i numeri emerge la anomalia del dato: di questi 2140 punti, 1930 derivano da “normali” tornei WTA. Nessuna giocatrice nel 2020 ha conquistato così tanti punti negli impegni non-Slam. Ma solo 210 derivano dai tre Major.

Come detto all’inizio, ormai sono soprattutto gli Slam i tornei a cui si guarda per ponderare la carriera di una giocatrice; e di questo sono consapevoli le giocatrici stesse. Ecco perché lo squilibrio nella composizione del bottino di Sabalenka appare negativo: perchè probabilmente è la conseguenza di qualche difficoltà a gestire la pressione nelle occasioni che contano di più. E lo è a maggior ragione se si tiene presente che sono diverse stagioni che Aryna delude negli Slam. Su dodici Major disputati in carriera, infatti, solo una volta è arrivata al quarto turno (US Open 2018, sconfitta da Osaka). Per il resto ha raggiunto 2 terzi turni, 3 secondi turni e ben 5 eliminazioni al primo turno. Rendimento complessivo vinte/perse: 50% (16 vittorie e 16 sconfitte).

E se è vero che è ancora giovane (è nata il 5 maggio 1998), per una giocatrice che è ormai stabilmente attorno alla Top 10, i risultati nei Major sono oggettivamente non all’altezza delle sue possibilità. In questo 2020 Aryna ha perso in Australia da Suarez Navarro (7-6, 7-6), negli USA da Azarenka (6-1, 6-3), in Francia da Jabeur (7-6, 2-6, 6-3).

Karolina Pliskova
L’altra maggiore delusione Slam del 2020 è quella di Karolina Pliskova. Come per Sabalenka anche per Pliskova c’è storicamente un divario tra i risultati raggiunti nei tornei WTA rispetto ai Major. Karolina infatti vanta il numero 1 della classifica femminile (luglio 2017), ma una sola finale Slam (US Open 2016, battuta da Kerber). L’ultimo risultato in un grande torneo all’altezza delle sue potenzialità risale all’Australian Open 2019, con la semifinale persa in tre set contro Naomi Osaka.

Da allora non è mai andata oltre il quarto turno (Wimbledon e US Open 2019). Le cose sono andate peggiorando nel 2020: terzo turno in Australia, battuta da Pavlyuchenkova (7-6, 7-6), secondo negli USA (6-1, 7-6 da Garcia), secondo in Francia (6-4, 6-2 da Ostapenko). A conti fatti nella stagione 2020 Pliskova ha conquistato 1532 punti complessivi (tredicesimo posto nella race ufficiosa) di cui 1262 nei tornei WTA e appena 270 negli Slam.

Elena Rybakina
Terza giocatrice protagonista di una under-performance negli Slam è Elena Rybakina. Decima nella Race 2020, ma 38ma nella classifica Slam. Punti conquistati in stagione: 1732, di cui 1462 nei tornei del circuito WTA e 270 nei Major.

Ma per Rybakina ci sono diverse attenuanti. Innanzitutto è ancora molto giovane (è nata nel giugno 1999), e in carriera ha affrontato solo cinque Slam a livello di tabellone principale. E non si può nemmeno dire che sia stata fortunata in questo 2020, visto che in Australia ha perso dalla testa di serie 1 Barty (6-3, 6-2), mentre negli USA e in Francia ha trovato due giocatrici in ottima forma come Rogers (7-5, 6-1) e Ferro (6-3, 4-6, 6-2). Insomma, direi che sarà da rivedere nelle prossime stagioni prima di trarre conclusioni affrettate.

Johanna Konta e Marketa Vondrousova
Per Konta e Vondrousova penso che le cose vadano considerate in modo diverso. La differenza tra il loro attuale ranking (numero 14 e numero 20 rispettivamente) e la posizione nella Classifica Slam è più legata al meccanismo provvisorio di calcolo dei punti adottato in via eccezionale da WTA, che non manda in scadenza i risultati del 2019, finendo per sopravvalutare chi ha vinto oltre dodici mesi fa rispetto a chi ha conquistato risultati di recente.

Se infatti consideriamo la Race, vediamo che Johanna e Marketa hanno raccolto poco anche al di fuori degli Slam (posizioni numero 32 e numero 41), a testimonianza di una stagione inferiore in ogni ambito rispetto a quella del 2019. Per entrambe una fase da lasciarsi alle spalle cercando invece di tornare sui livelli dello scorso anno.

a pagina 3: Le prime dieci della Classifica Slam

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