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Rassegna stampa

Berrettini ingolfato, addio sogno Finals (Cocchi). Sonego più in alto (Azzolini). Sonego esorcista, Nadal per le mille (Mastroluca)

La rassegna stampa di mercoledì 4 novembre 2020

Last updated: 04/11/2020 9:55
By Alessia Gentile Published 04/11/2020
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10 Min Read

Berrettini ingolfato, addio sogno Finals (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

I sogni di gloria si spengono all’una di notte. Matteo Berrettini si arrende al secondo turno di Parigi Bercy allo statunitense Marcos Giron, arrivato dalle qualificazioni, e abbandona le speranze di conquistare un posto nelle Atp Finals di Londra. Adesso Schwartzman è quasi certo di entrare tra gli otto Maestri di fine anno. Il romano ha perso in tre set, cercando di spingere e mettere in difficoltà il rivale numero 91 al mondo «tosto e roccioso, non troppo bello da vedere» come lo definiva alla vigilia Vincenzo Santopadre. Matteo non giocava dal terzo turno del Roland Garros, sulla terra rossa, e ha dovuto saltare tutti i tornei sul veloce per una infiammazione alla pianta del piede sinistro che ne ha rallentato la preparazione. E si è visto, soprattutto nella gestione atletica del match, in cui troppo spesso si è trovato a rincorrere. Dopo il primo set perso al tie break, il numero 10 al mondo ha ceduto il servizio nel settimo game del secondo con due doppi falli da mani nei capelli, ma Giron ha restituito il favore nell’ottavo riportando la situazione in parità. Si arriva a un secondo tie break, questa volta vinto a zero da un Berrettini che pare rivitalizzato. Ma l’apparenza talvolta inganna e Matteo, in affanno, si arrende al terzo set 7-5. Ora è tempo di riposare per il romano. Se Berrettini traballa, l’amico Lorenzo Sonego non perde il filo. Da Vienna a Parigi cambiano le coordinate geografiche ma non la voglia, la concentrazione. E così nel primo turno contro Bublik sul velocissimo indoor del masters 1000 di Bercy, rematch dell’incrocio sul rosso del Roland Garros un mesetto fa, Lorenzo si ripete e chiude in due set. Al secondo turno, oggi nel primo pomeriggio, lo aspetta Alex de Minaur, l’australiano classe 1999 due volte finalista alle Next Gen di Milano. Sarà una sfida decisiva per puntare dritto alla top 30. Ora, Sonego, è numero 32 nel ranking, e il prossimo turno potrebbe fargli scalare un’altra posizione spostando ancora più in alto il miglior ranking in carriera. […]

Sonego più in alto (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Il tennis è un brivido che vola via, direbbe Alexander Bublik se solo conoscesse Vasco Rossi. O forse lo conosce chissà, nel caso non gli sarà sfuggita la strofa che segue, “è tutto un equilibrio sopra la follia”, che ben gli si attaglia, dato che non ha mai smesso di recitare nei panni del folle. «Sono un giocatore d’azzardo», dice di se stesso, spiegando di amarele situazioni «cinquanta e cinquanta», come le definisce. Uno capace di battere la prima di servizio a 220 orari e la seconda a 225, solo per vedere l’effetto che fa. «Ma se entra godo», gongola, mentre gli occhi si illuminano di una passione perversa. La stessa che mostrava Ivanisevic, e che oggi fa da supporto a Kyrgios. Gente che piace molto, ma vince meno di quello che potrebbe. Alex sembra ormai avviato su questo sentiero: divertente come pochi, spericolato e strafottente, fa molto sussultare i propri estimatori ma non ha ancora vinto nulla. I suoi confronti con Lorenzo Sonego, due nelle ultime quattro settimane, hanno il potere di esaltare il nostro. […] Sonego nell’ultimo periodo ha trasferito il suo tennis su un piano più alto, ricoprendolo di nuove certezze, senza per questo venir meno al suo credo, che resta quello di colpire sempre forte. Non mancano a Lore i servizi da 225 orari, ma non li spreca con due doppi falli a seguire, e non odia chiudere un colpo per le vie più facili, se gli si offre l’opportunità. Pensare, cogliere il momento, riflettere prima per utilizzare poi l’istinto solo per rendere più solleticante un progetto già definito. Il nuovo Sonego è così, e come dice coach Arbino «è stato un lungo e proficuo lavoro, affrontato non da predestinati ma da formichine». […] Così, come al Roland Garros quattro settimane fa, Sonego ha stimolato e ammansito a turno il folle Bublik, con il chiaro intento di sfinirlo. La peccaminosa scelta del kazako di rispondere invece che servire in apertura di match, ha offerto all’italiano la possibilità di condurre nel punteggio. II terzo game è stato il più difficile, con due palle break salvate da Lore, una con una volée da rapace. Ma nel successivo è stato Bublik a regalare e Sonego non ha saputo dire di no, ne ha approfittato e confezionato il break su una smorzata che sembrava un invito a colpire a tutto braccio. Lì Bublik è uscito dal match (non si sa in quali pensieri arrovellato), per rientrare solo a inizio del secondo. La ripartenza gli è stata favorevole, è andato sul 3-0 poi è tornato gaiamente a regalare opportunità. A Sonego il compito di coglierle una a una. C’è stato il riaggancio, poi lo scatto definitivo, che Bublik ha osservato con lo sconforto di chi non sa spiegarsi che cosa stia accadendo. Un’altra vittoria che frutterà punti preziosi. […] Il prossimo ostacolo non è facile, ma è il migliore possibile fra le teste di serie, Alex De Minaur, australiano di padre uruguagio e madre spagnola.

Sonego esorcista, Nadal per le mille (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Un’ora di lezione. A Lorenzo Sonego tanto è bastato per dominare Alexander Bublik in versione bandolero stanco. Il kazako, prigioniero di un insopprimbile desiderio di stupire a suon di palle corte e tweener, difetta di linearità e precisione. ll torinese, fresco di finale a Vienna e di best ranking, fa valere la sostanza di fronte allo sbiadito numero 49 del mondo, che ha ammesso di giocare solo per i soldi. Ma così non ne ottiene tanti. Buon per l’azzurro, che ha chiuso 6-1 6-4 e tornerà in campo oggi contro un avversario decisamente più solido, diverso per approccio e stile, l’australiano Alex De Minaur. Oggi Sonego si misurerà per la prima volta con “Demon”, che unisce la competitività e la rilassatezza tipica degli Aussie con la tenacia degli spagnoli. E nato a Sydney da padre uruguaiano e madre spagnola, a cinque anni si è trasferito con la famiglia ad Alicante, che rimane la sua “base” sportiva. Numero 25 del mondo, De Minaur ha vinto 23 delle 31 partite disputate nel circuito ATP sul duro al coperto. La giornata di ieri ha visto anche l’eliminazione di due teste di serie: Stefanos Tsitsipas (2) ad opera del francese Ugo Humbert (7-6 6-7 7-6), e David Goffin, n.8 , contro lo slovacco Norbert Gombos (6-4 7-6). Rafa torna in campo un mese dopo il trionfo del Roland Garros e punta subito alla 1000a vittoria. Oggi il match più atteso aprirà la sessione serale sul Campo centrale, non prima delle 18.30. Contro l’amico Feliciano Lopez, Rafa Nadal potrebbe raggiungere i mille successi in carriera Sarebbe il quarto nell’era Open dopo Ivan Lendl (1.068), Roger Federer (1.242) e Jimmy Connors (1.274). Lo spagnolo non ha più giocato dalla finale del Roland Garros, in cui ha alzato la Coppa dei Moschettieri per la tredicesima volta: un’impresa senza precedenti nei tornei dello Slam. Il re del Bois de Boulogne non ha mai trionfato a Bercy, dove è arrivato al massimo in finale, nel 2007. «Fa parte del gioco, ci sono posti in cui vinci di più e altri in cui hai meno successo – ha detto Nadal alla vigilia – Certo, a volte sono arrivato a fine stagione molto stanco fisicamente e per giocare bene al coperto devo essere al meglio». […]


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