ATP Sofia: Caruso avanza al secondo turno. Troverà Auger-Aliassime

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ATP Sofia: Caruso avanza al secondo turno. Troverà Auger-Aliassime

Non in gran serata, Sabbo riesce a superare la wild card Kuzmanov

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Salvatore Caruso - Sofia 2020 (foto Ivan Mrankov)
 

Il programma di martedì 10: c’è Sinner-Fucsovics

Salvatore Caruso fatica per quasi due ore e mezza, ma alla fine viene a capo del n. 291 ATP Dimitar Kuzmanov, wild card locale che manca di nuovo l’appuntamento con la vittoria in un tabellone principale del Tour alla sua quinta apparizione. Tornato in campo dopo la sconfitta di Bercy patita in rimonta da Moutet dopo aver perso fiducia nel dritto, all’esordio di Sofia il nostro è bravo a lottare e a vincere pur non esprimendo il suo miglior tennis.

Inizia in salita, Caruso, che va sotto 0-2 con tre evidenti errori non forzati ai quali Kuzmanov aggiunge il passante del giorno, ma il contro-break azzurro è istantaneo. Poco centrato con dritto, Sabbo si ritrova 0-40 all’ottavo gioco, ma riesce a recuperare annullando anche una quarta opportunità all’avversario che, se non aveva fatto granché per procurarsele, nulla ha potuto per sfruttarle. Il colpo preferito dal classe 1993 nato a Plovdiv è il dritto, per quanto ci lasci perplessi l’esecuzione con finale quasi sempre reverse e pure bloccato (niente a che fare con quello di Rafa, nel caso ci fossero dubbi). Caruso gli cerca più spesso il rovescio, fondamentale che gli rimane in campo con una frequenza accettabile (per chi è stato al massimo n. 250 del ranking e affronta un top 100) e dal quale talvolta stacca la mano sinistra per degli slice non sempre filanti. Ottiene anche qualche punto diretto con il servizio, mentre Salvatore mette nel giusto rettangolo una prima su due. Ecco allora che, come all’inizio del set, tra errori e attacchi poco efficaci il nostro cede di nuovo la battuta per il 6-4 bulgaro.

Dev’essere quella cosa particolarmente brutta che (non) gli esce dal rovescio in apertura della seconda partita a scuotere un Caruso, finora sotto il livello di guardia, che allunga al terzo game. Nonostante la percentuale di prime addirittura in calo, il ventisettenne di Avola impone il suo ritmo superiore e vola 5-2 con il servizio a disposizione. La reazione di Kuzmanov gli permette di ridurre lo svantaggio e di mettere in chiaro che, di “passanti del giorno”, può sfornarne anche più di uno, ma non di evitare il 6-4 di Salvatore accompagnato da un urlo liberatorio.

Senza alcuna intenzione di desistere davanti al suo (sparuto) pubblico, Dimitar risale dal 15-40 nel terzo game, con Caruso che si attarda in vana attesa dell’altrui errore e ogni tanto si ritrova a contestare l’operato dell’arbitro. Da segnalare che nei due singolari che hanno preceduto il match di Caruso, in varia misura tutti e quattro i giocatori si sono lamentati della condotta arbitrale; o i giudici di linea di Sofia non hanno superato il consueto rodaggio, o l’abitudine a Hawk Eye – dopo aver sperimentato anche la versione live – ha ormai quasi raggiunto l’assuefazione.

Nel nono gioco, l’episodio che decide set e incontro. Dopo due micidiali risposte di Sabbo da destra sul 4 pari, Kuzmanov contesta inutilmente la chiamata su quello che considera un ace (non c’è Hawk-eye), commette doppio fallo e consegna il gioco con un altro errore. Caruso serve per il secondo turno con meno del 30% di prime nel parziale, ma riesce comunque a chiudere senza eccessivi problemi una volta conquistato il secondo “quindici” in apnea, sfoderando il terzo ace sull’ultimo punto. Ha fatto la differenza anche l’esperienza, con Caruso che si è sempre preso il massimo del tempo tra un punto e l’altro per ritrovare energie fisiche e mentali utili a chiudere l’incontro. Lo aspetta Felix Auger-Aliassime, seconda testa di serie che tuttavia non ha affatto convinto nella seconda parte della stagione. Ci sarà però bisogno di ritrovare la prima di servizio.

TRA GLI ALTRI MATCH… – Il conquistatore della terra ceca della scorsa estate (due titoli Challenger e una finale), al secolo Aslan Karatsev, continua a farsi vedere nei main draw ATP. Nel derby tra qualificati, si è imposto in due set su Taro Daniel, sfoggiando i soliti bei colpi puliti e qualche passaggio a vuoto.

Lo svizzero Marc-Andrea Huesler pesca il jolly. E non era neanche stato ammesso al tavolo da gioco. Eliminato da Karatsev al turno finale delle qualificazioni, il ventiquattrenne di Zurigo è entrato come lucky loser dopo il ritiro di Stefano Travaglia per un problema al gomito e si è trovato di fronte a Nikoloz Basilashvili, arrivato a Sofia senza aver ancora vinto un set dalla ripresa del Tour. Alle prese con le accuse di violenza domestica da parte della ex moglie, il georgiano è riuscito a portare l’incontro alla partita finale, ma ha avuto la peggio al tie-break. Huesler ora insidia Laaksonen come numero tre di Svizzera. A proposito di lucky loser, un altro ritiro ed entra Fabrizio Ornago.

In serata un Marin Cilic in versione “sono già in vacanza” perde in 66 minuti dal diciannovenne ceco Jonas Forejtek, omaggiato di una wild card che onora centrando la vittoria al suo esordio nel Tour maggiore. 6-3 6-2 per il campione dello US Open junior 2019, che infila sette giochi consecutivi dal 3 pari del primo set.

Ha collaborato Ivan Mrankov, inviato da Sofia

Il tabellone di Sofia

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