C’è anche Naomi Osaka tra i personaggi dell’anno di Sports Illustrated, che ha scelto di premiare gli atleti “attivisti” per i messaggi sociali che hanno voluto lanciare dentro e fuori dal campo. Insieme a lei le stelle del basket Lebron James (NBA) e Breanna Stewart (WNBA), e i giocatori di football americano Laurent Tardif e Patrick Mahomes.

La giapponese è riuscita nello sventurato 2020 a compiere l’impresa del secondo successo in tre anni allo US Open, sfruttando anche la ribalta mediatica della bolla di Flushing Meadows per far entrare nelle case dei telespettatori il tema della lotta alle violenze subite negli Stati Uniti dalla popolazione di colore. Osaka si è presentata a New York con sette diverse mascherine, ciascuna con impresso il nome di un cittadino afroamericano ucciso in operazioni di polizia. Sulla numero 3 del mondo, Martina Navratilova ha scritto in questi termini nelle pagine del numero di fine anno di Sports Illustrated: “Naomi ha compreso il potere della fama e ha imparato a usarlo per un bene superiore. Ha usato la sua piattaforma di contatti per aumentare la consapevolezza delle violenze che i neri americani subiscono dalla polizia e per favorire il dibattito su come combattere questo problema“.