La carriera di Laura Robson è sempre più in bilico: terza operazione all'anca

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La carriera di Laura Robson è sempre più in bilico: terza operazione all’anca

Nel giorno del suo ventisettesimo compleanno la giocatrice inglese ha annunciato di essersi sottoposta al terzo intervento all’anca. “L’obiettivo primario è vivere senza dolore”

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Non c’è pace, non c’è da anni, per Laura Robson. Nemmeno nel giorno del suo ventisettesimo compleanno, festeggiato, si fa per dire, giusto ieri. In un post pubblicato sul proprio account Instagram, la neo-ventisettenne tennista nata a Melbourne ha comunicato di essersi sottoposta a una nuova operazione all’anca, la terza nel giro di due anni e mezzo.

La notizia è stata un fulmine a ciel sereno, nonostante Laura abbia purtroppo abituato tutti ad annunci di simile tenore: lo scorso dicembre l’ex grande speranza del tennis inglese aveva ripreso gli allenamenti dopo un anno intero di inattività, accendendo qualche speranza sull’esito positivo dell’ennesimo tentativo di recupero tentato in carriera. Ma con ogni evidenza i postumi del secondo intervento all’anca subìto nel dicembre 2019 (il primo le occorse nel giugno 2018) non avevano cessato di causarle problemi.

Ho provato ad allenarmi, ma il dolore era troppo forte – ha fatto sapere Robson -. Dopo averne discusso con medici e team abbiamo dovuto accettare il fatto che una terza operazione sarebbe stata inevitabile“. Il futuro nel tennis professionistico di Laura, già numero ventisette WTA nel luglio del 2013, appare ora in grave pericolo. “Il vero, primo obiettivo al momento è vivere una vita felice, senza più dolore – ha proseguito la campionessa di Wimbledon junior 2008 -. Il mio futuro nel tennis dipende da come si svilupperà nei prossimi mesi il processo di guarigione“.

Tra le teenager più in vista a cavallo dello scorso decennio, Robson era assurta all’onore delle cronache tennistiche grazie alla qualificazione agli ottavi dello US Open nel 2012, risultato replicato l’anno successivo a Wimbledon. Sempre legato ai prati di Church Road un altro highlight della sua accidentata carriera, la medaglia d’argento conquistata al fianco di Andy Murray nel doppio misto alle Olimpiadi di Londra. Da lì a non molto l’inizio del calvario, e prima dell’anca fu il polso sinistro: sottoposta a intervento chirurgico per ridurre il problema all’articolazione nel gennaio del 2014, Robson saltò diciassette mesi consecutivi di gare, e non è più riuscita a rientrare tra le prime cento giocatrici del mondo.

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