Tutti record messi a segno da Aslan Karatsev all'Australian Open 2021

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Tutti record messi a segno da Aslan Karatsev all’Australian Open 2021

Da numero 114 del mondo, Karatsev ha scritto una pagina di storia per il tennis mondiale e per quello russo

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Aslan Karatsev - Australian Open 2021 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Nel primo quarto di finale del singolare maschile, il qualificato russo Aslan Karatsev ha ribaltato ancora una volta i pronostici della vigilia, battendo un Grigor Dimitrov in gran difficoltà fisica 2-6 6-4 6-1 6-2. Il 16 febbraio 2021 sarà dunque una data da ricordare nel tennis maschile, perché Karatsev ci costringe ad aggiornare record rimasti intatti da tantissimi anni.

Karatsev è il primo giocatore a raggiungere una semifinale Slam al debutto in un tabellone Major nell’Era Open. Prima di lui in sei avevano raggiunto i quarti di finale al debutto in un Major: Solomon nel ’72 al Roland Garros, Drewett nel ’76 all’Australian Open, Harmon nell’82 allo US Open, Annacone nell’84 a Wimbledon, Steven nel ’93 all’Australian Open e Radulescu a Wimbledon 1996. Nessuno di loro è riuscito a superare lo scoglio dei quarti. Nessuno prima di Karatsev all’Australian Open 2021.

È il secondo qualificato a raggiungere le semifinali all’Open d’Australia. Il primo a riuscirci fu l’australiano Bob Giltinian nel 1977, quando il torneo si giocò tra il 19 e il 31 dicembre. Erano tempi in cui il main draw per circa metà era composto da giocatori aussie. Giltinian ne batté due nella sua corsa alla semifinale. Nel penultimo atto, con poche energie rimaste, venne però sconfitto 6-4 6-2 6-0 da John Lloyd che perse in finale contro Gerulaitis in cinque set.

Prendendo in esame tutti e quattro i tornei Slam, Karatsev risulta il quinto giocatore a raggiungere le semifinali in un Major da qualificato, ma nessuno ha mai raggiunto la finale. Il primo a riuscirci è stato un giovanissimo John McEnroe nel 1977 (62 anni compiuti proprio oggi) a Wimbledon: perse da Jimmy Connors in quattro set. Qualche mese dopo fu il turno di Giltinian, come detto. Poi, vent’anni dopo, il belga Filip Dewulf ci riuscì al Roland Garros, perdendo da Guga Kuerten a un passo dalla finale. Fu una grande sorpresa, come ben ricorda lui stesso, nel video qui sotto assieme al direttore Scanagatta in occasione della finale di Coppa Davis del 2017. L’ultimo a far segnare un’impresa simile fu il bielorusso Vladimir Volchkov a Wimbledon 2000 (perse in tre set dal futuro vincitore, Pete Sampras). Vedremo se Karatsev sfaterà anche questo tabù.

Karatsev è il giocatore con la classifica più bassa tra gli ultimi quattro all’Australian Open dal 1991. Ci arrivò da numero 114 Patrick McEnroe, fratello di John, che fece registrare il suo miglior risultato in un Major. Nei quarti di finale batté il piemontese Cristiano Caratti, 6-2 al quinto set. Anche Karatsev curiosamente è al momento numero 114 ATP. Sicuramente dopo il torneo farà il suo debutto non solo tra i primi 100 del mondo, ma anche tra i primi 50 (probabilmente numero 42, con possibilità di migliorarsi anche entrando tra i primi 30).

Su tutti i quattro i Major, Karatsev è il semifinalista con la classifica più bassa da Wimbledon 2001: allora fu Goran Ivanisevic ad arrivare in fondo, da numero 125 in classifica, in tabellone grazie una wild card. Riuscì a vincere il titolo, un trionfo difficile da dimenticare per gli appassionati.

A livello nazionale, Karatsev è innanzitutto il nono giocatore russo della storia a giocare una semifinale Major. Grazie al suo successo e a chi uscirà vincitore del quarto di finale tra Rublev e Medvedev, ci saranno sicuramente due russi nelle semifinali dell’Australian Open. Era accaduto solamente altre due volte negli Slam: allo US Open 2001 (Safin e Kafelnikov) e allo US Open 2006 (Davydenko e Youzhny). Karatsev ha portato a quattro il numero di semifinalisti russi all’Open d’Australia: insieme a lui Aleksandar Metreveli nel 1972, Yevgeny Kafelnikov nel 1999 e 2000, Marat Safin nel 2002, 2004 e 2005 e uno tra Andrey Rublev e Daniil Medvedev sarà il quinto.

Quest’ultima statistica non è un record, ma un tentativo di dare una spiegazione a questo sorprendente risultato. Dopo anni di Futures e difficoltà, usciti dal lockdown Karatsev è sbocciato, vincendo 34 partite e perdendone solo 6. Nell’ultimo anno ha conquistato i suoi unici due trionfi a livello Challenger, perdendo al terzo set la finale di Praga 1 contro Stan Wawrinka. Lo svizzero è uno dei sei che sono riusciti a batterlo, insieme a Korda, Khachanov, Seppi, de Minaur, Ivashka.

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