L'ATP sostenibile: aumenta ancora la base del prize money per i 250 e i 500

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L’ATP sostenibile: aumenta ancora la base del prize money per i 250 e i 500

Stanziati 5,2 milioni di dollari per sostenere i giocatori non di prima fascia, anche grazie a Federer e Nadal. La somma deriva dalla rinuncia a parte dei bonus di fine stagione dei top 12 del ranking. Gaudenzi ringrazia il Player Council

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Rafa Nadal e Roger Federer a Città del Capo, 2020 (foto via Instagram @rafaelnadal)
 

Insieme al nuovo meccanismo di calcolo del ranking valido fino al 9 agosto 2021, l’ATP ha annunciato anche una rimodulazione del prize money per i tornei 250 e 500 che si disputeranno fino all’atteso ritorno di Wimbledon. La fascia minima di compenso per i partecipanti a questi tornei aumenterà rispettivamente dell’80 e del 60 per cento, rispetto al 50 già previsto dai provvedimenti straordinari in vigore. La cifra stanziata raggiunge complessivamente i 5,2 milioni di dollari. Questa modifica è stata resa possibile grazie alla rinuncia da parte dei primi 12 del ranking di parte del Bonus Pool di fine stagione.

Una decisione approvata dal Player Council, con il consenso – tra gli altri – di Roger Federer e Rafael Nadal. La logica della mutualità, sostenuta dai vertici dell’associazione dei giocatori, punta a rendere sostenibile la vita nel circuito alla maggioranza dei protagonisti: i tennisti non di prima fascia.

SOSTEGNO – Andrea Gaudenzi, chairman dell’ATP, ha spiegato: “I ricavi dei nostri tornei continuano a essere influenzati dalle restrizioni sulla vendita dei biglietti, uno scenario che difficilmente potrà essere migliorabile prima della seconda metà della stagione. Il nostro obiettivo è garantire che il Tour possa continuare a sostenere il maggior numero possibile di giocatori. Vorrei ringraziare i tennisti top del ranking e il Player Council per averci supportato in questa misura che migliorerà le condizioni per la maggioranza dei giocatori nei prossimi mesi“. L’ATP ha anche annunciato lo stanziamento di 10mila dollari extra per ogni torneo del 2021, Challenger compresi, per andare a coprire spese extra di ospitalità derivanti da casi diretti di positività al Covid-19 o necessità di isolamento. Soprattutto a livello Challenger, un’assicurazione che potrà tornare utile.

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