Ritorna su Ubitennis la rubrica dedicata al mondo dei Futures, il circuito in cui la maggior parte dei tennisti muove i primi e gli ultimi passi della carriera, e nel quale alcuni di essi riescono a raggiungere un vero e proprio status di cult.

L’attenzione sarà focalizzata principalmente sui nostri connazionali in azione, tuttavia sarebbe delittuoso omettere statistiche e curiosità legate ai personaggi in campo, per la gioia di tutti gli hipster del mondo del tennis. Andiamo a vedere cos’è successo nei sei tornei disputati la scorsa settimana (1-7 marzo).

M25 Faro (POR, cemento) – VINCITORE: Alen Avidzba

Ad aggiudicarsi il torneo più prestigioso (e redditizio) della settimana è il russo Alen Avidzba, numero 470 del ranking, che nel corso della sua cavalcata trionfale ha eliminato l’unico italiano in tabellone (il qualificato Edoardo Graziani): punteggio netto (6-2 6-2) nella finale contro il francese Poullain, che riflette l’andamento dell’intero torneo del russo, vincitore in straight sets di ogni match disputato. Il 21enne ha inoltre beneficiato di due ritiri degli avversari (il più illustre dei quali, in semifinale: il numero 1 del seeding, Mischa Zverev). E pensare che prima di questa settimana Alen non vinceva una partita ufficiale dallo scorso ottobre, contro Gulbis nel primo turno di qualificazione all’ATP 500 di San Pietroburgo. 

M15 Antalya (TUR, terra rossa) – VINCITORE: Dragos Madaras

Unico torneo della settimana disputato su terra battuta, il 15000 di Antalya viene vinto dal qualificato svedese Dragos Madaras, che interrompe un digiuno che durava dal 2018 anche grazie al ritiro del suo avversario in finale, il serbo Miljan Zekic, sul punteggio di 2-6 7-6(6) 6-5. Siamo però sicuri che il 23enne di origini rumene sia stato ugualmente felice di alzare il suo secondo trofeo ITF in carriera. Niente da fare per la tds numero 2, il nostro Raul Brancaccio, eliminato ai quarti dal finalista serbo. 

M15 Bratislava (SVK, cemento indoor) – VINCITORE: Vitaliy Sachko

Ha eliminato due nostri connazionali lungo il suo cammino vincente, l’ucraino Vitaliy Sachko, al primo successo “in trasferta” della sua carriera: finale decisa in favore della seconda testa di serie al tie-break del terzo set contro il qualificato francese Jurgen Briand, che ha ceduto con il punteggio di 6-1 2-6 7-6 (3). Per i nostri Bellucci e Balzerani appuntamento dunque alla prossima settimana. Francesco Forti, infine, non supera il primo turno contro il francese Eysseric.

M15 Sharm El Sheikh (EGI, cemento indoor) – VINCITORE: Yu Hsiou Hsu

La più nutrita rappresentanza italiana della settimana ITF è stata protagonista sui campi di Sharm El Sheikh: nonostante i sette azzurri al via, la vittoria è andata all’ex numero 5 tra i junior, il cinese di Taipei Yu Hsiou Hsu, che ha battuto in finale il nostro Edoardo Eremin 6-3 6-2. Seconda vittoria dell’anno in terra egiziana e quarto titolo ITF in carriera per lui. Il promettente Luca Nardi, poi volato a Biella per il challenger in cui ha ben figurato vincendo un match conto Sugita, ha potuto poco contro il seeding numero 1 del torneo, Jack Draper; stessa sorte per Alessandro Pecci e Gabriele Bosio, che hanno vinto un solo turno prima di essere eliminati.

M15 Monastir (TUN, cemento) – VINCITORE: Renta Tokuda

Finale molto combattuta tra il giapponese Renta Tokuda e lo spagnolo Sanchez Jover; a trionfare è l’asiatico per 7-5 5-7 6-4, che arriva dunque a sei titoli ITF vinti. L’iberico è stato invece il carnefice nei quarti di Franco Agamenone, che lo scorso settembre ha scelto di rappresentare la nostra nazione in luogo della sua natìa Argentina. Ai quarti si è interrotta inoltre la strada della tds numero 3, Enrico Dalla Valle, che perde in tre set dal brasiliano Alves; e di Daniele Capecchi, che raccoglie solo tre giochi contro il britannico Parker. 

M15 Lucknow (IND, cemento) – VINCITORE: Zane Khan

Chiudiamo la nostra rassegna con il torneo indiano di Lucknow, che ha visto un tabellone prevedibilmente infarcito di giocatori locali, tra cui la tds numero 1 Myneni (best ranking nel 2016 di 137). Il beniamino di casa non è riuscito però ad essere profeta in patria, costretto ad arrendersi in finale al 19enne Zane Khan, finalista del prestigioso Orange Bowl nel 2018 ed ex numero 16 tra i junior. Primo successo in carriera per lo statunitense, che vince col punteggio di 7-6(3) 6-3 e raggiunge così il suo best ranking di 831. I due portacolori azzurri Brugnerotto e Bolchi non riescono a passare il primo turno.

Articolo a cura di Antonio Flagiello