Poteva andare a peggio a Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego, grandi protagonisti nella prima parte di giornata in Florida. I nostri due ragazzi affronteranno al terzo turno del Miami Open rispettivamente Marin Cilic e Daniel Galan che hanno superato in partite estremamente lottate due teste di serie, la N.13 Cristian Garin e la N.15 Alex de Minaur.

La vittoria del croato, in crisi da tempo, è arrivata solamente al tie-break decisivo per 7 punti a 5 ma non sorprende molto contro uno specialista della terra battuta come Garin. Lo stesso non si può dire per la vittoria del colombiano sull’allievo di Lleyton Hewitt.

Ora per i due azzurri non è azzardato sognare gli ottavi di finale, anche se Cilic – pur in una spirale negativa ormai da diversi mesi – ha un curriculum che non può che incutere rispetto al nostro talento classe 2002. Ovviamente Musetti non ha mai sfidato Cilic; tra Sonego e Galan c’è invece un precedente giocato al Challenger di Milano e vinto dal piemontese nel lontano 2016.

Prosesgue come un carro armato la marcia di Aslan Karatsev, che ha liquidato in due set Kukushkin senza lasciarsi intimorire in alcun modo dalla buona partenza del suo avversario. Sarà adesso un affare per Sebastian Korda provare a fermare il tennista russo, che quest’anno è stato sconfitto sempre e soltanto da un big. Eccellente prova di Milos Raonic che ha lasciato appena tre giochi a Jordan Thompson, molto bene anche Stefanos Tsitsipas – N.2 del seeding – che ne ha lasciati solo cinque a Damir Dzumhur. In chiusura di programma, hanno sofferto ben poco anche Rublev – 6-1 6-2 a Sandgren – e Schwartzman, che con un doppio 6-3 si è liberato del giapponese Uchiyama.

Ha sofferto eccome invece Denis Shapovalov, che forse non ha ancora digerito benissimo il cemento medio-lento di Miami. Alla fine è riuscito a spuntarla contro il bielorusso (sconfitto anche negli altri due precedenti) ma solo dopo tre ore di battaglia, due sospensioni per pioggia e dopo aver perso il primo set al tie-break. Nel parziale decisivo, che è stato anche quello più lungo (si è giocato per più di un’ora), a Shapovalov è bastato un solo break per accedere al terzo turno L’esultanza abbastanza corposa a fine partita ha tradito tutta la difficoltà dell’impegno; adesso la sfida a Hurkacz, recentemente sconfitto a Dubai in due set.

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