Musetti: "Preferisco la musica ai videogiochi"

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Musetti: “Preferisco la musica ai videogiochi”

Intervistato dal sito dell’ATP, l’azzurro ha parlato degli svaghi a disposizione nella bolla e del rapporto con la popolarità crescente

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Lorenzo Musetti - Acapulco 2021 (foto AMT2021)
 

Nelle ultime settimane, Lorenzo Musetti sta iniziando a diventare un nome noto anche per gli appassionati fuori dai confini italiani. Per questo motivo, il sito dell’ATP l’ha intervistato a Miami, dove il carrarese ha raggiunto il terzo turno (sarà impegnato contro Marin Cilic dalle 17 italiane) dopo essersi issato, da qualificato, fino alle semifinali del 500 di Acapulco, risultato che gli ha permesso di raggiungere la Top 100, di cui è il membro più giovane.

POKER FACE

Nell’articolo Musetti ha parlato delle sue passioni principali, divenute ancora più importanti durante la pandemia visto che per i giocatori i tempi morti si sono dilatati all’interno delle bolle. A differenza di altri giocatori, però, il classe 2002 non è appassionato alle console: Non mi piacciono molto i videogame, non ci ho mai giocato molto. Non ho neanche una PlayStation o cose del genere. Mi piace molto la musica”.

Durante Acapulco, Musetti ha comprato uno speaker da un dipendente del torneo, speaker che a quanto pare è diventato la sua principale fonte di svago durante la prima settimana passata in Florida: “Mi piace scaldarmi sul campo da football e mettere su un po’ di musica”. Certo, la sua descrizione delle epoche musicali che preferisce ci fa sentire tutti decrepiti, ma è un dato di fatto, i nostri tennisti preferiti diventano progressivamente più giovani di noi: Mi piace tanto la vecchia musica degli anni Ottanta e Novanta, e mi piace il rock. Mio padre è un appassionato di musica di quel periodo. Quando ero piccolo ed eravamo in macchina mi diceva sempre, ‘Lorenzo, ascolta questa, ascolta questa!’ E così mi è venuta la stessa passione per il rock degli anni Ottanta e Novanta”.

 

Anche se non ha giocato nelle ultime settimane, un altro hobby è quello delle carte in compagnia del suo coach Simone Tartarini: “Non è facile passare il tempo nella bolla, ma ci stiamo abituando, quindi va bene così. Di solito io e Simone giochiamo a poker o ad altri giochi italiani, ma cerchiamo solo di divertirci senza preoccuparci di vincere o perdere”.

LA GESTIONE DELLA FAMA

Una cosa che Lorenzo ha detto di stare imparando a gestire, oltre alla noia della bolla, è un circolo di ammiratori e conoscenze in fisiologica espansione: “Per me c’è una prima volta in ogni torneo, ma mi sono sempre divertito perché non puoi soltanto giocare a tennis e fare come vuoi. Mi piace interagire con i fan, anche se ora non è molto semplice farlo per via della pandemia; in ogni caso mi sto divertendo molto a fare video per i media e altre cose extra-tennis”.

Mentre ci sono degli ovvi benefici da questo di vista, però, ha anche affermato di essersi reso conto di quanto possano essere sfibranti le pubbliche relazioni: “Quando raggiungi le semifinali di un torneo come Acapulco inizi a ricevere un sacco di messaggi. Portano via un sacco di tempo, e a volte può essere stancante se non sai come gestire la cosa”.

Per sua fortuna, però, gli exploit si stanno moltiplicando, e l’esperienza dello scorso settembre a Roma si sta rivelando maestra: Preferisco non passare troppo tempo al telefono, anche se non è facile, quando ho raggiunto gli ottavi a Roma dopo aver battuto Wawrinka e Nishikori ero davvero stanco alla fine perché continuavano ad arrivarmi messaggi. Ad Acapulco è andata meglio perché non era la prima volta”.

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Iga Swiatek e Ben Shelton entrano in On, società di cui è azionista Roger Federer

L’azienda svizzera di scarpe e abbigliamento sportivi si espande nel mondo del tennis siglando un accordo commerciale con Swiatek e Shelton

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Iga Swiatek (photo credit: On)

Un bel colpo quello messo a segno dalla On, azienda svizzera specializzata in calzature e abbigliamento per lo sport, in particolare per la corsa ma non solo, soprattutto dall’arrivo di Roger Federer in qualità di “co-imprenditore”. La numero 1 del mondo Iga Swiatek e l’astro nascente Ben Shelton indosseranno infatti abbigliamento e scarpe del marchio, già presente nel tennis con la linea THE ROGER Pro.

“Iga e Ben rappresentano la prossima generazione di talenti di classe mondiale. Entrambi dimostrano lo spirito competitivo di On e incarnano i campioni attuali e futuri dello sport” ha commentato Federer.

“Sono elettrizzata nell’annunciare di essere la prima tennista della On. Sono felice che la squadra di On creda in me come atleta e come persona” ha twittato Swiatek.

 

Con un occhio a un futuro più lontano, l’azienda ha anche messo sotto contratto il sedicenne brasiliano João Fonseca, n. 9 del ranking junior.

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Presentato a Torino il Piemonte Open Intesa Sanpaolo: “Un bel regalo per appassionati italiani”

Il torneo si disputerà nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma. Previsto un importante parco giocatori

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Paschina (Intesa Sanpaolo) e Di Palermo (direttore del torneo) - foto Andrea Pellegrini / FITP
Paschina (Intesa Sanpaolo) e Di Palermo (direttore del torneo) - foto Andrea Pellegrini / FITP

Torino val bene un Super Challenger. Nella mattinata di oggi, lunedì 20 marzo, è stato presentato il nuovo “Piemonte Open Intesa Sanpaolo”, torneo in programma dal 14 al 20 maggio 2023 appartenente alla neonata categoria ATP Challenger 175, quella che comprende anche gli eventi di Phoenix (andato in scena nella settimana appena conclusa, con la vittoria di Nuno Borges) e Cagliari (si gioca dall’1 al 7 maggio). Si tratta di un ristrettissimo elenco di eventi “Premium” che si collocano di fatto a metà tra il circuito Challenger e quello ATP per punti, montepremi e parco partecipanti. L’idea, come noto, è stata quella di collocare questi tornei durante la seconda settimana dei Masters 1000 con tabelloni a 96 giocatori, in modo da consentire ai tennisti eliminati nei primi turni di avere una possibilità per rifarsi in tornei logisticamente collegabili. A Torino si giocherà dunque nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma.

Il Challenger 175 della capitale piemontese non è certo paragonabile alle ATP Finals, ma ne è in qualche modo parente, non foss’altro perché si gioca nella struttura che a novembre funge da Training Center per il torneo dei maestri. Ovviamente, cambia la stagione e la collocazione nel calendario, dunque la superficie sarà la terra rossa. “La prima edizione del Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ è una grande notizia per il Circolo della Stampa Sporting e per il movimento tennistico piemontese, per almeno tre motivi – dice Pietro Garibaldi, presidente del Circolo -. Innanzitutto il torneo segna il ritorno del grande tennis nel restaurato Campo Stadio del Circolo della Stampa Sporting che ospitò gli Internazionali del 1961 e degli incontri di Coppa Davis degli anni ‘70. Il secondo motivo riguarda il movimento tennistico piemontese; con il torneo di prequalificazione che si svolgerà presso il Circolo della Stampa Sporting a partire dal 23 aprile 2022, daremo a tutte le giovani leve tennistiche piemontesi e del resto d’Italia la possibilità di qualificarsi per un torneo internazionale di primo livello. Infine, il Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ conferma il ruolo del Circolo della Stampa Sporting come casa del tennis piemontese in stretto legame con tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto in questi anni: il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, le Fondazioni ex bancarie e lo sponsor Intesa Sanpaolo”.

Proprio nella forte presenza di Intesa Sanpaolo, title sponsor dell’evento, si ravvisa un altro elemento di contatto con le ATP Finals. Così Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo: “Nel percorso di sostegno al tennis intrapreso da Intesa Sanpaolo con le Nitto ATP Finals e le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals si apre oggi il nuovo capitolo del torneo Challenger 175. Gli atleti che si sfideranno al Circolo della Stampa Sporting, del quale sosteniamo il rilancio, esprimono capacità, energia, passione – le stesse della Banca nell’accompagnare ogni giorno lo sviluppo del Paese. Grazie a questo nuovo evento Torino si consolida come sede ideale per i grandi eventi sportivi e culturali”.

 

Direttore del torneo sarà Giorgio Di Palermo. “Il Challenger 175 ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ rappresenta un bel regalo per gli appassionati italiani e una nuova grande occasione per tutti i tennisti impegnati in quei giorni sulla terra rossa europea. I campioni usciti di scena nei primi giorni del Foro Italico avranno, infatti, l’opportunità di confrontarsi da domenica 14 a sabato 20 maggio al Circolo della Stampa Sporting; sugli storici campi torinesi troveranno le condizioni ideali per acquisire punti importanti per la classifica mondiale ATP. Questa nuova categoria premier garantisce, infatti, un alto tasso di qualità di tutti i partecipanti e rappresenta un’ottima opportunità per i giovani azzurri in rampa di lancio sul tour”, ha detto.

Le partite del torneo di Torino saranno trasmesse live sulla tv della Federazione Italiana Tennis e Padel SuperTennis Tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX. I biglietti per il torneo sono acquistabili a questo link: https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo/

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Challenger

Challenger Phoenix: vince Borges e vola al 22° posto della Race

Nuno Borges, colui che mai perde al primo turno di un torneo ATP, batte in rimonta Shevchenko, l’autore dell’eliminazione di Berrettini e Monfils

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Nuno Borges - Phoenix 2023 (Twitter @ATPChallenger)
Nuno Borges - Phoenix 2023 (Twitter @ATPChallenger)

[Alt] N. Borges b. [Q] A. Shevchenko 4-6 6-2 6-1

Si ferma in finale la corsa di Alexander Shevchenko, il ventiduenne di Rostov sul Don proveniente dalle qualificazioni che ha battuto tra gli altri Gael Monfils e Matteo Berrettini. Arrivato a un set dal traguardo, Shevchenko si è arreso alla rimonta del portoghese Nuno Borges che, dopo Monterrey, ha alzato il secondo trofeo Challenger consecutivo su due disputati quest’anno. Poco più di un’ora e mezza di match in cui Shevchenko è stato il giocatore più aggressivo, mentre Borges – che risponde abbastanza vicino alla riga e poi si allontana, tipo Nadal o Medvedev al contrario – ha fatto valere le proprie doti difensive. E proprio vincendo un punto (quasi) perso due o tre volte sul 3-2 30-30 del secondo set Nuno ha preso lo slancio per un parzialone da 10 giochi a 1.

I 175 punti in palio all’Arizona Tennis Classic (Challenger dalla partecipazione di altissimo livello in cui sono arrivati in finale un qualificato e un alternate) gli valgono il best ranking al n. 68, il 22° posto della Race e l’aggiunta del nome al dizionario del nostro programma di videoscrittura.

Classe 1997 (quindi teoricamente un Orginal Next Gen, anche se all’epoca della prima edizione del Masterino era fuori dai primi 500 della classifica), con quattro anni di tennis alla Mississippi State University, Borges è un esempio di come ci si possa costruire un’ottima classifica con i tornei Challenger. Tuttavia, nonostante l’esperienza nel circuito maggiore sia al momento limitata a 20 match, Nuno vanta una statistica interessante: non ha mai perso al primo turno di un torneo ATP. Un altro modo di dirlo è che non ha mai superato il secondo ostacolo nelle sue sei partecipazioni ma, in ogni caso, il prossimo passo non potrà che essere un quarto di finale (almeno) in un “250”.

“Sono così felice e orgoglioso che non so se riuscirò a dormire stanotte” ha commentato Borges dopo il successo. “Ero nelle qualificazioni quando mi sono iscirtto, ma sono entrato in tabellone all’ultimo momento, peraltro con basse aspettative, visto il primo turno tosto che mi aspettava”. E invece ha battuto in due set Diego Schwartzman e non si è più fermato.

Per quanto riguarda il ventiduenne Shevchenko, allievo della scuderia di Gunter Bresnik, si ferma a un solo passo dalla top 100, ma ha già dell’ottimo materiale da raccontare ai nipotini, come quella volta che batté due top 10, senza bisogno di entrare nei dettagli. Insomma, a dispetto del nome benaugurante, a Phoenix né Monfils né Berrettini sono risorti dalle proprie ceneri. Ceneri si fa per dire, naturalmente. Dopotutto, Lamonf è appena rientrato nel circuito e, dopotutto, Matteo è andato in Arizona per giocare qualche match e qualche match ha giocato; se poi, invece di perdere dal presunto ex pallone d’oro, fosse arrivato in fondo, sarebbe stato criticato per aver messo a rischio la propria integrità fisica giocando cinque incontri in quattro giorni. Ammettiamolo, Spike Lee dava un consiglio impossibile con il suo “Fa’ la cosa giusta”.

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