Montecarlo, Rublev verso la finale: "Ho imparato la lezione di Miami, lì ho perso per emotività"

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Montecarlo, Rublev verso la finale: “Ho imparato la lezione di Miami, lì ho perso per emotività”

Il russo stacca il pass per la finale sconfiggendo Ruud e mostrando una grande solidità mentale: “Questa settimana sto gestendo al meglio le mie emozioni”

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Andrey Rublev - ATP Montecarlo 2021 (ph. Agence Carte Blanche / Réalis)
 

Prima finale in carriera in un Masters 1000 per Andrey Rublev, che contro Tsitsipas va alla caccia del successo più importante della sua carriera. Il pass per la finale è arrivato grazie alla vittoria in due set contro il norvegese Casper Ruud, un match non facile che ha visto il russo recuperare in entrambi i set da una situazione di svantaggio: “Casper ha iniziato davvero bene l’incontro. Ha messo in campo tanta intensità, ed è per questo che si è trovato avanti di un break. Sapevo di dover alzare il mio livello. Dovevo iniziare a giocare più aggressivo, altrimenti avrei perso il match”. Proprio la maggiore aggressività e il maggior numero di vincenti sono quelli che Rublev ha definito “la chiave per vincere il primo set”. La medesima strategia è stata decisiva per recuperare dallo svantaggio di 2-4 nel secondo set, come ammesso da Rublev: “Se volevo vincere questa partita, sapevo che avrei dovuto giocare come alla fine del primo set”.

Nel corso della settimana monegasca, Rublev ha palesato una calma e una solidità mentale che è mancata a Miami dove come evidenzia lui stesso: “È una lezione che ho imparato a Miami, lì ho perso a causa della mia emotività. Questa settimana le sto gestendo molto bene, e questo mi ha permesso di vincere match da situazione di difficoltà”. Il focus su sposta su Tsitsipas, avversario di un match che Rublev prevede molto combatutto. “Stefanos è sicuramente uno dei top player che ho affrontato più spesso. Ci siamo già sfidati quest’anno (semifinale di Rotterdam vinta in due set da Rublev, ndr) e diverse volte l’anno scorso, alcune volte ho vinto altre no, ma sono stati match molto duri e decisi al terzo set”. In totale le sfide sono sei e il bilancio è in parità (3-3).

Chiosa finale sul suo stile di gioco aggressivo, che per qualcuno però è troppo poco vario per ambire a rimanere in pianta stabile tra i primissimi del mondo. Rublev conferma ma allo stesso tempo evidenzia i suoi miglioramenti: “Il mio stile di gioco è aggressivo perché è quello in cui riuscivo al meglio sin da quando ero bambino. Adesso difendo meglio. Comincio ad andare più in rete. Ovviamente non è sempre tutto perfetto. A volte commetto alcuni errori. Se vuoi essere un giocatore migliore, devi saper fare tutto. Sto provando a farlo”.

Articolo a cura di Giuseppe Di Paola

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