Nadal elogia Sinner: "È già un top player". E Tsitsipas: "È seriamente da tenere d'occhio"

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Nadal elogia Sinner: “È già un top player”. E Tsitsipas: “È seriamente da tenere d’occhio”

Il greco, che sfiderà Sinner in semifinale, dice: “Gioca bene su tutte le superfici. Non conta il fatto che sia giovane”. E per Jannik c’è anche l’investitura di Rafa

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Cresce l’attesa per la semifinale di Barcellona tra Jannik Sinner e Stefanos Tsitsipas, che andrà in scena alle 13:30 di questo sabato. Intanto, l’italiano ha già incassato un’altra “investitura” eccellente dopo quella ricevuta a Montecarlo da Novak Djokovic. Stavolta è stato Rafael Nadal, in conferenza stampa a Barcellona, ad essersi detto per nulla sorpreso del fatto che Jannik abbia battuto Andrey Rublev. “Non ho potuto vedere il match tra Sinner e Rublev – ha detto Nadal -. Non ho una chiara visione di quanto accaduto ma non è una sorpresa per me che Sinner abbia vinto, prima della partita pensavo fosse un match da 50 e 50. Sinner è un grande giocatore mentre Rublev aveva giocato molto bene prima di questa partita. Però Jannik è un top player. Sapevo che tutto poteva succedere. Sono contento per lui e mi complimento mentre mi dispiace per Andrey”.

A Nadal è stato anche chiesto un parere sulla vicenda dell’esclusione di Benoit Paire dalle Olimpiadi decisa dalla federazione francese:Non penso sia giusto che io commenti. Penso che lui sia un bravo ragazzo e capisco la sua frustrazione per tutte le difficoltà che i giocatori stanno attraversando in questi mesi. Per il resto, essendo io esterno alla vicenda, è meglio che non giudichi”, ha detto Rafa con cautela. Oggi l’asso spagnolo sarà protagonista dell’altra semifinale dell’ATP 500 catalano contro Pablo Carreño Busta.

Un’altra dimostrazione del rispetto che Sinner si sia già conquistato tra i colleghi più noti del circuito ATP arriva da Tsitsipas, che alla vigilia della semifinale con Jannik ha chiarito di avere una grande considerazione del 19enne italiano. Sta giocando benissimo, è uno da tenere d’occhio con grande attenzione – sono state le parole del campione di Montecarlo – Si esprime bene sulla terra, ma ha giocato alti livelli anche su altre superfici. Sta crescendo bene e ha vinto partite importanti. Affronterò la partita con la consueta, grande attenzione. Si, è più giovane di me, ma anche Felix lo è. Io però non guardo l’età, tutti giochiamo a tennis alla fine della fiera. Non guardo a queste cose”.

Sollecitato dal direttore Ubaldo Scanagatta, Tsitsipas è tornato anche sulla vittoria del Masters 1000 ottenuta domenica scorsa e al confronto del valore di questo successo in confronto a quello conquistato nel 2019 alle ATP Finals. Stefanos ha chiarito una risposta data in precedenza relativamente al fatto di sentire più importante il trofeo del Principato: “Penso che la gente non consideri le ATP Finals come il quinto Slam, a volte sono un po’ sottovalutate, invece io ci tengo a dire che è molto difficile vincere perché di fronte hai tutti i migliori del mondo. Quindi è sicuramente uno dei tornei più difficili che abbia mai giocato. Però un Masters 1000 non lo avevo mai vinto, volevo riuscirci, e Montecarlo è uno dei primi tornei che io abbia mai visto. Non c’è un collegamento con le ATP Finals, solo che andavo a vedere il torneo sin da quando avevo sei anni e quindi per me aver vinto a Montecarlo ha un valore particolare”.

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