Iga Swiatek: "Il mio obiettivo è andare oltre la mia classifica"

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Iga Swiatek: “Il mio obiettivo è andare oltre la mia classifica”

La nuova campionessa di Roma crede di aver avuto un vantaggio dal doppio turno: “Ero stanca ma in ritmo. Mi ha dato fiducia”. Sul lavoro con la mental coach, Daria Abramowicz, dice: “Sento di potermi fidare completamente”

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Iga Swiatek bacia il trofeo - WTA Roma 2021 (via Twitter, @InteBNLdItalia)
 

È raggiante in conferenza stampa Iga Swiatek dopo la travolgente vittoria in finale a Roma contro Karolina Pliskova. La tennista polacca ha inflitto un netto 6-0 6-0 alla sua avversaria, vincendo 51 punti su 64 e con un punteggio particolare che in una finale femminile a Roma non era mai accaduto nella storia. Proprio sul punteggio si sofferma una delle prime domande dei presenti in sala. “Non è facile quando vinci il primo set per 6-0, perché nella tua mente hai sempre quel pensiero che l’avversario possa giocare meglio e cambiare le carte in tavola tatticamente. Per concentrarmi durante i cambi campo mi immaginavo di ripartire da zero ogni volta. L’ho fatto talmente tanto bene che nemmeno avevo capito di stare 6-0 nel primo set. È stato divertente perché dopo ho dovuto chiedere il punteggio al mio allenatore” (sorridendo).

L’ostacolo del doppio turno non ha fermato la campionessa in carica del Roland Garros, che nonostante lo sforzo fisico ha giocato addirittura meglio dai quarti in poi che rispetto ai primi turni, dove ha dovuto anche salvare dei match point. “Giorno dopo giorno mi sentivo meglio e sempre più concentrata. […] Attorno a me avevo persone che mi dicevano di non preoccuparmi. Giocare due partite ieri mi ha dato più del dovuto, perché mi sono stancata ma questa volta ero in ritmo e l’ho sentito per quasi tre ore ieri. Quindi mi ha dato fiducia“.

Non solo forza fisica per Swiatek ma anche mentale, data dalla sua mental coach Daria Abramowicz che la segue per il circuito a tempo pieno. “Sai, è bello avere quel tipo di persona nella tua squadra. Sono sempre stata aperta a lavorare con psicologi, perché fa parte di quello su cui voglio migliorare. […] Ero piuttosto sorpresa che lei volesse viaggiare ed essere parte al 100% della squadra. […] Non è facile trovare un bravo psicologo con cui trovare la sintonia. Sì, Daria sta facendo un ottimo lavoro e ha davvero tanta esperienza perché era un marinaio (sic) da giovane e sa come ci si sente a essere frustrati in campo e negli stadi, quindi mi sento come se potessi fidarmi completamente di lei“.

Chiusura con una domanda sui ranking congelati, un problema che affligge tanti tennisti che stanno facendo bene tra ATP e WTA e che penalizza chi come Swiatek ha accumulato tanti punti nel post-lockdown. La tennista polacca è entrata in top10 solamente con questa vittoria, ma senza la classifica congelata sarebbe molto più in alto.

Sì, è piuttosto folle e sono davvero orgogliosa di me stessa perché sto diventando sempre più costante, quello era il mio obiettivo dall’inizio. In realtà, in questo momento penso di star facendo grandi progressi da quel punto di vista. È stato un po’ frustrante dopo il Roland Garros, perché a volte non puoi, sai, vedere il frutto del tuo lavoro. Ovviamente vincere un Grande Slam è fantastico, ma dopo arrivano le classifiche, e quest’anno è stato diverso. Quindi sono davvero orgogliosa che avrò, sai, nel mio curriculum che sono tra i primi 10, perché l’ho sempre voluto. Sì, voglio anche essere costante. Quindi in questo momento il nostro obiettivo è di restare in quella posizione e andare anche oltre“.

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