Gauff e Stephens sono a Parma per vincere: non c'è molto da fare per Anisimova ed Errani

Flash

Gauff e Stephens sono a Parma per vincere: non c’è molto da fare per Anisimova ed Errani

PARMA – Le favorite per arrivare in finale sembrano loro, in un torneo di ottimo livello. Ma occhio a Siniakova e Wang

Pubblicato

il

 

dal nostro inviato a Parma

Quando la ragazzina con la spada incontra quella con lo scudo, la ragazzina con la spada esce con le ossa (e la spada) rotte. Si potrebbe riassumere così la sfida di cartello del giovedì al Tennis Club di Parma, quella che ha visto Coco Gauff (anni 17) prevalere su Amanda Anisimova (anni 19).

Che Coco sia venuta qui per vincere, e non soltanto per la vicinanza geografica col Foro Italico, è stato chiaro sin dal primo incontro. Ed è stato ancora più chiaro oggi, nella gestione perfetta di una partita vinta – anzi, dominata – nonostante percentuali davvero misere con la seconda di servizio (appena il 32%, e ne ha dovute servire ben ventidue!). Le è stato possibile grazie a una prima rocciosa, ma soprattutto grazie a una capacità di ‘sporcare’ la palla che ha spesso mandato in tilt il cannone pulito di Amanda, che quando può tracciare le traiettorie che preferisce fa i buchi con entrambi i fondamentali. Per nulla impressionata dal 3-0 di Anisimova in avvio di secondo set, l’allieva e figlia di Corey Gauff ha sfornato un bagel virtuale recante i contorni di un 27-10 in termini di punti.

Oltre a una differenza di attitudine alla superficie – Coco scivola già con grande agio, Amanda sta ancora imparando – e allo scarto in fase difensiva, decisamente a favore della più giovane, Gauff è sembrata anche una tennista emotivamente più formata. Sicura di sé, già bravissima a gestire i momenti della partita lasciando pazientare la sua avversaria un paio di secondi in più per spegnere gli entusiasmi di un gran punto, non ha mai dubitato della sua capacità di vincere. E infatti ha vinto. Anisimova ha spesso tradito il suo nervosismo, prima discutendo col giudice di sedia Marija Cicak per un colpo di Gauff che per lei era ‘assolutamente fuori’, poi lasciandosi andare a qualche urlaccio di scoramento che ha contribuito a instillare altra sicurezza in una diciassettenne che già naviga nel circuito come un capitano che solca mari che conosce a memoria.

Coco Gauff – WTA Parma 2021 (Marta Images/MEF Tennis Events)

Gauff affronterà in semifinale Katerina Siniakova, bravissima a infilzare (7-5 6-1) una Caroline Garcia competitiva solo per un set, bello e intenso, finito di un’incollatura dalle parti della Repubblica Ceca. La favorita è Coco, che sembra già avere contromisure molto efficaci contro le ottimi colpitrici. Occhio però a Katerina, che eccelle anche in doppio e vanta un piano B molto più strutturato di quello di Anisimova.

Abbiamo poi rivisto Amanda decisamente più rilassata addentare una mezza piadina assieme all’allenatore Andis Juška, ex tennista lettone che collabora dal tempo con Anisimova in qualità di sparring partner ma ne è diventato il coach principale dopo la scomparsa di papà Konstantin (a fine 2019) e l’esperimento di breve durata con Carlos Rodriguez, terminato poco prima dell’inizio della pandemia. Andis ci ha raccontato di essere legato alla città di Parma per aver difeso i colori di un circolo di questa città (forse questo, o forse il President che ospiterà l’ATP 250 tra pochi giorni; non riesce a ricordarlo!). Poi è tornato a sedersi con Amanda, rientrata nel frattempo nel suo mondo a giochicchiare con lo smartphone. Firma un autografo a un ragazzo ma lo fa quasi per dovere, senza neanche sorridere. La sensazione è che non sia in un momento di grande serenità.

Differente per contenuti ma non per distanza nei rapporti di forza, anche il match tra Sloane Stepehns e Sara Errani ha visto una giocatrice veleggiare tranquilla verso la vittoria e l’altra affannarsi senza riuscire mai a metter giù un vero progetto di rimonta. Sarita non ha neanche giocato malissimo e ha tenuto bene lo scambio da fondo nel primo set (perso 6-3), mettendo a segno anche i punti più spettacolari, ma quando si è trattato di decidere l’esito del match la statunitense non ha lasciato spiragli. Anzi, a inizio secondo set ha leggermente aumentato i giri del motore mandando fuori strada Errani, che si è trovata più volte nella condizione di provare a chiudere lo scambio senza avere troppe armi per farlo: la palla corta non ha funzionato, il servizio non le consente di prendere in mano le operazioni e dunque Stephens ha avuto gioco facile.

Anche in questo caso il trend piuttosto unidirezionale del match è stato testimoniato dal nervosismo di chi non riusciva a cambiare faccia alla partita. Errani ha avuto da ridire sui decibel provenienti dal box di Stephens, presidiato dal neo-coach Darian King, ma è sembrato più un modo di assolversi per l’impotenza sul terreno di gioco che una lamentela basata sui fatti. Quello di Sara resta un buon torneo, e non è affatto un delitto perdere contro una Stephens che, sembrerebbe, questa settimana ha voglia di arrivare davvero in fondo. E quando ne ha voglia resta una delle più forti al mondo, qualsiasi cosa raccontino le bizze di classifiche dovute al temperamento agonistico non esattamente di primo livello. D’altra parte troverà sulla sua strada Qiang Wang, reduce da una maratona vincente contro la testa di serie n. 2 Martic. Scommettiamo un nichelino sul fatto che sarà la semifinale più interessante.

Il tabellone completo

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement