Federer ritrova i prati ad Halle: "Non ci metto mai molto ad abituarmi"

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Federer ritrova i prati ad Halle: “Non ci metto mai molto ad abituarmi”

Il torneo tedesco avrà 5 dei primi 10 giocatori del mondo dopo la wild-card a Tsitsipas. Roger senza incertezze: “Dovrò essere esplosivo in campo”

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Mentre il Roland Garros sta per scoprire i nomi dei due finalisti dell’edizione 2021, colui che da quel torneo si è ritirato in vista dell’obiettivo primario della sua stagione ha parlato in occasione della conferenza stampa che anticipa l’ATP 500 di Halle in partenza già lunedì prossimo. Dieci volte campione sull’erba tedesca, l’osservato speciale Roger Federer si è detto molto felice di poter tornare in uno dei suoi torei preferiti, “un luogo familiare con tanti bei ricordi”. Un ritorno che, a differenza di moltissime altre volte, non lo vede ricoprire il ruolo di chiaro favorito. Innanzitutto, ci sono le due operazioni al ginocchio e i pochissimi incontri giocati in questa stagione dopo oltre un anno lontano dalle competizioni: “Spero di entrare bene nel torneo” spiega appunto il Maestro di Basilea. “Se ci riesco, è possibile, ma di certo non posso affacciarmi alla finestra e affermare ‘dipende solo da me’”. Anche per questo motivo, l’eventuale successo sarebbe “una spinta pazzesca per il resto della stagione e fantastico per la fiducia in me stesso”.

Tuttavia, a fianco della condizione su cui potrà effettivamente contare Federer, c’è un campo di partecipazione di altissimo livello. Sono infatti addirittura cinque i top 10 attesi ad Halle la prossima settimana – mai così tanti nella storia della manifestazione, come ha confermato il direttore Ralph Weber. Oltre a Roger, campione uscente, si sono iscritti Daniil Medvedev, Sascha Zverev e Andrey Rublev; a loro si è aggiunto Stefanos Tsitsipas che ha ottenuto una wild card A+ (riservata dagli ATP 500 ai top player). Una richiesta, poco prima di entrare in campo per la sua semifinale parigina contro Zverev, che appare quasi scaramantica. L’unica apparizione di Stefanos ad Halle risale al 2018, quando da n. 35 della classifica si arrese a Denis Kudla negli ottavi.

Tornando a Federer, arrivato giovedì, si è messo subito al lavoro allenandosi con un altro che si è fermato agli ottavi parigini: Kei Nishikori, al quale non è stato sufficiente il ritiro di Laaksonen per offrire una valida resistenza a Sascha dopo i dieci set necessari per superare i primi due turni. “Mi sento sempre bene da subito sull’erba” ha detto il venti volte campione Slam. “Ho automaticamente delle buone sensazioni, non ho bisogno di molto tempo per abituarmi”. A detta di Roger, lo stesso allenatore Ivan Ljubicic è rimasto sorpreso della “pulizia e naturalezza con cui ho cominciato rapidamente a colpire la palla”.

Se l’intensità degli allenamenti aumenterà nei prossimi giorni, ntanto si dice “molto soddisfatto di come ho giocato al Roland Garros e di come il mio corpo si è ripreso in seguito. Anche questo mi toglie un po’ di pressione qui ad Halle”. Con un bilancio di 68 vittorie e 7 sconfitte sui prati della Vestfalia a cui è legato da un contratto ‘a vita’, Federer considera Halle “un torneo chiave della mia carriera. Inoltre, mi ha mostrato il modo per avere successo a Wimbledon”. Ma non dimentica di osservare le peculiarità della superficie: “È praticamente tutto possibile sull’erba. Puoi perdere velocemente in due tornei di fila o giocarti il titolo”. Quello che importerà davvero, però, è presto detto: “Devo essere subito esplosivo in campo. Alla fine, si tratta semplicemente di giocare libero”.

Insieme ai citati top 10, completeranno il seeding Roberto Bautista Agut, David Goffin (finalista nel 2019, l’ultima edizione) e Gael Monfils, anch’egli beneficiario di una wild card. Invitati anche i tedeschi Philipp Kohlschreiber, che ha alzato il trofeo dieci anni fa, e Daniel Altmaier.

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