Roland Garros, Pavlyuchenkova: "Una vittoria Slam è sempre stata in cima ai miei pensieri"

Flash

Roland Garros, Pavlyuchenkova: “Una vittoria Slam è sempre stata in cima ai miei pensieri”

Raggiunta la prima finale allo Slam N.52, superando i record di Pennetta e Vinci: “Sono felice che il mio nome venga associato al loro”

Pubblicato

il

Anastasia Pavlyuchenkova in conferenza stampa al Roland Garros 2021
 

Anastasia Pavlyuchenkova ha sempre pensato di poter raggiungere la sua prima finale Slam, e con la vittoria di ieri su Tamara Zidansek ci è riuscita. Al termine del match, però, non ha lasciato trasparire grandi emozioni, e in conferenza stampa ne ha spiegato il motivo: “Perché è così che mi sono sentita in quel momento. Non sono il tipo che festeggia solo perché bisogna farlo. Comunque sono estremamente felice, il fatto che da fuori non si veda non è importante”.

Di tutti gli incontri che ha disputato fin qui, quello con Zidansek era forse quello che “doveva” vincere, dopo aver eliminato Sabalenka, Azarenka e Rybakina, e può darsi che la pressione le abbia impedito di rilassarsi come avrebbe voluto: “Probabilmente è stato un po’ più difficile, perché avendo una classifica più alta ero favorita, però era la prima semifinale Slam per entrambe. Di sicuro il match si è giocato molto anche a livello mentale, io avevo la mia strategia e sapevo cosa dovevo fare – la cosa più importante è stata la disciplina. In realtà non mi sentivo benissimo, c’era un po’ di negatività perché mi aspettavo di giocare meglio; alla fine però l’importante è la vittoria, quindi ho cercato di essere presente su ogni punto e di fare ciò che dovevo”.

LA FINALE DI DOMANI

Quando si è svolta la conferenza stampa Anastasia non conosceva ancora il nome della sua avversaria di sabato (Barbora Krejcikova), ma in termini di preparazione cambia poco: “Cercherò di prendermela con calma. Un po’ di allenamento, la solita routine: entro venerdì preparerò la finale. Ora però cercherò di passare un po’ di tempo con il mio team e i miei amici per recuperare”.

Pavlyuchenkova e Krejcikova sono peraltro andate molto vicine ad affrontarsi già oggi nella semifinale di doppio, visto che la russa (in coppia con Rybakina, da lei battuta mercoledì) ha perso ai quarti con Linette/Pera, che quindi affronteranno Krejcikova/Siniakova. Per Pavlyuchenkova, però, questa eliminazione potrebbe finire per essere una buona cosa, nonostante il cameratismo: Domani non ho il doppio perché abbiamo perso ai quarti, e questa può essere sia una sfortuna che una fortuna, perché da un lato mi prendeva molte energie, ma dall’altro mi piacciono le routine che abbiamo con Elena, ci allenavamo sempre insieme, era divertente”.

Anastasia Pavlyuchenkova – Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)

LA LUNGA ATTESA

Negli scorsi giorni la narrativa che ha circondato Pavlyuchenkova ha riguardato principalmente lo scollamento fra la sua grande carriera juniores (tre titoli Slam fra il 2006 e il 2007) e un percorso da professionista costellato di alti e bassi, con sei quarti Slam raggiunti ma mai superati. A dispetto del suo desiderio di rimanere focalizzata sui suoi obiettivi, non poteva non essere conscia di queste aspettative: “Avevo molti dubbi, perché nonostante riuscissi a battere delle giocatrici importanti finivo per perdere ai quarti, ho avuto tanti alti e bassi. Però sento di poter battere le più forti, anche se la continuità mancava. Forse non sono stata in grado di gestire le aspettative, e per questo non riuscivo a venire a capo del puzzle“.

Infatti, lei stessa riconosce che si sarebbe aspettata di raggiungere questo traguardo un po’ prima: “Una versione quattordicenne di me stessa mi direbbe: ‘perché ci hai messo tanto?’ In questo momento è difficile parlarne, è stato un lungo percorso; diciamo che ognuno ha i suoi tempi. Alla fine le ci sono voluti 52 Slam per raggiungere la sua prima finale; durante la conferenza le è stato detto che questo è un record per il tennis femminile, superando (fra le altre) anche Flavia Pennetta (49), Roberta Vinci (44) e Francesca Schiavone (39), campionesse che ora è contenta di raggiungere: “Buono a sapersi, onestamente non sono molto informata e quindi non lo sapevo, ma sono contenta che il mio nome venga associato a quello di grandi giocatrici come loro. Ora però voglio di più: sono felice ma allo stesso tempo concentrata sul fare ancora meglio – o almeno, questo è quello che voglio fare“.

La tds N.31 non si è comunque mai arresa, e quest’anno ha aggiunto un elemento importante alla sua preparazione: “Non mi aspettavo di raggiungere la finale, ho solo cercato di lavorare duro e di fare il possibile. Mi sono detta, ‘quest’anno cercherò di fare tutto il necessario per crescere’. Ho iniziato a lavorare con uno psicologo dello sport, e non me ne sono pentita“. Alla fine, però, quanto ci sia voluto non importa, e adesso il coronamento di una carriera è più vicino che mai: “Vincere uno Slam è qualcosa a cui pensi sempre, è l’obiettivo che ogni tennista ha in mente, è per questo che giochiamo. Personalmente ci pensavo tutto il tempo già da junior, o anche da prima. Questo obiettivo è sempre stato nella mia mente“.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement