Moya conferma: "Nadal non può permettersi di partecipare a uno Slam se non è al 100%"

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Moya conferma: “Nadal non può permettersi di partecipare a uno Slam se non è al 100%”

L’allenatore spagnolo difende la scelta di Rafa: “Due anni fa ha raggiunto un punto di grande esaurimento mentale e ora ci era di nuovo vicino”. Sulla semifinale persa con Djokovic: “Rafa ha commesso troppi errori”

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Carlos Moya e Rafa Nadal - Roland Garros 2018 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Il principale assente al torneo di Wimbledon 2021 sarà Rafael Nadal: il maiorchino dopo l’estenuante stagione sulla terra rossa ha preferito prendersi una pausa dal tour e non lo vedremo in campo neanche ai Giochi Olimpici. La principale motivazione addotta dal diretto interessato per questa scelta è stata quella del troppo poco tempo tra i due Slam, quello parigino e quello londinese, e anche Carlos Moya intervistato per il programma televisivo Tablero Deportivo di RTVE ha confermato questa tesi. Il tour sulla terra battuta è stato molto duro, con molta pressione fisica e mentale, e Rafa si è ritrovato esaustoha affermato schiettamente l’allenatore del n. 3 del mondo.

“Si prenderà un meritato riposo; questa è una maratona, una gara sulla lunga distanza in cui si devono prendere decisioni difficili e ha ritenuto che la cosa migliore fosse fermarsi per ritornare al pieno delle forze. Rafa due anni fa ha raggiunto un punto di grande esaurimento mentale dal quale è stato molto difficile uscire e ora si è reso conto che ci era di nuovo vicino. Non può permettersi di partecipare a uno Slam se non è al 100%, per tutto ciò che implica la sua immagine, per il prestigio e per come è fatto lui come persona” ha detto Moya.

Senza voler trovare malizia in queste sue parole, si può notare un netto contrasto tra la decisione di Nadal e quella che ha spinto Federer a giocare il Roland Garros, entrambe tuttavia disapprovate da una fetta di pubblico. Lo svizzero è stato eccessivamente criticato per non essere sceso in campo negli ottavi contro Berrettini – match in cui era chiaramente sfavorito – e in generale si era presentato a Parigi prevalentemente per riprendere confidenza con i match agonistici. Nadal invece, sapendo di non poter offrire delle prestazioni adeguate ai suoi standard, decide di dare forfait anticipatamente ma neanche questa scelta evidentemente non lo ha lasciato esente da rimproveri.

Come ha voluto sottolineare anche Moya, qui si tratta di grandi campioni che conoscono il proprio corpo e sanno com’è meglio gestirlo, dunque l’assenza di Rafa a Wimbledon non è stata una decisione dell’ultim’ora presa a bruciapelo dopo il match con Djokovic al Roland Garros. La sconfitta non ha influito tanto quanto il fatto che ci sia una settimana in meno del solito per prepararsi a Wimbledon, nonché il contesto in cui ci troviamo con la pandemia. È difficile a livello mentale affrontare la quarantena prima di una grande partita, da giocare con poco pubblico, ecc. Questo influisce molto su Rafa, una persona che ha un grande legame con il pubblico e sarebbe stata dura andare a Londra con la quarantena di mezzo.

Infine Moya ha detto la sua sulla semifinale dello Slam parigino, dove il suo assistito è incappato nella terza sconfitta in carriera su quei campi. “È stata una partita simile a quella giocata a Roma qualche settimana fa. Tutto è stato molto equilibrato ed era fondamentale fare quei punti chiave che possono cambiare gli equilibri. Novak è stato più bravo in quelle situazioni, come sul 5-6 nel il terzo set, ma è stato anche di grande importanza il fatto che Rafa lo abbia lasciato entrare in partita quando stava dominato 5-0 nel primo set. Anche se ha finito per chiudere quel set, ha iniziato ad aveva dubbi su come Djokovic avesse alzato il suo livello”.

“Tante volte si parla di tattica ma per vincere queste partite bisogna essere molto efficace in tutti i tuoi colpi. Rafa ha commesso troppi errori non forzati e non era al suo livello con il servizio o con il rovescio. Novak ha fatto meglio, lo ha messo all’angolo molto bene e Rafa non poteva fuggire facilmente da lì. Impareremo molto da questa partita” ha aggiunto l’allenatore spagnolo prima di lasciarsi andare a degli elogi per Djokovic. “Ha una mentalità impressionante, una determinazione raramente vista nella storia di questo sport. Tutti i membri dei Big 3 si sono migliorati a vicenda ha concluso Moya.

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