Wimbledon, Berrettini agli ottavi con il pilota automatico

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Wimbledon, Berrettini agli ottavi con il pilota automatico

Un break per set e servizio dominante: l’azzurro elimina Bedene e accede alla seconda settimana dei Championships come nel 2019

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Matteo Berrettini a Wimbledon 2021 (Credit: AELTC/Jon Super)
 

Decisamente autoritaria la prestazione con cui Matteo Berrettini batte Aljaz Bedene per 6-4 6-4 6-4 in un’ora e 41 minuti e accede agli ottavi di finale di Wimbledon per la seconda volta di fila. Gli unici intoppi per il numero sette del seeding sono stati l’interruzione per pioggia occorsa a metà primo set e le due palle break concesse nel primo game del secondo set (prontamente annullate); eccezionale in particolar modo la sua prestazione con la seconda, con cui ha vinto 22 punti su 27. Per Berrettini questa è la ventesima vittoria negli ultimi 22 match disputati su erba, superficie dove in stagione è 8-0; al quarto turno affronterà il bielorusso Ilya Ivashka, che ha regolato Thompson con lo stesso punteggio ed eguagliato il risultato del cognato Karen Khachanov.

IL MATCH – Il sole delle ultime due giornate ha lasciato spazio al più consueto grigiore londinese. La pioggia, come da previsione arrivata verso le 11.30 di Londra, ha spezzato in due il primo set. Prima dello stop Matteo è stato impeccabile nei suoi turni di battuta (0 punti persi), mentre ha faticato un po’ di più in risposta, nonostante i numerosi errori di Bedene con il dritto. Un bel passante di rovescio su un attacco incerto dell’ex britannico gli ha permesso di guadagnare due palle break sul 3-3, ma, pochi secondi prima che l’arbitro mandasse tutti negli spogliatoi, Bedene si è issato sulla parità.

Berrettini ha dovuto aspettare due ore negli spogliatoi per strappare finalmente il servizio al suo avversario, sul 4-4. Ha però sporcato le statistiche sino a quel momento immacolate al servizio, cedendo il primo e unico punto del set alla battuta quando serviva sul 40-0: Bedene non è riuscito a rispondere a 15 servizi su 23, anche perché l’italiano ha servito la seconda costantemente attorno ai 170 km/h.

È stato invece più difficoltoso l’avvio di secondo set al servizio per Matteo. Nel suo primo turno di battuta è incappato in una serie di errori con il dritto e una risposta robusta di Bedene l’ha messo nella scomoda posizione di dover salvare due break point dopo un set quasi perfetto al servizio. Una seconda al corpo e tre ace consecutivi hanno risolto tutti i problemi e in un lampo è stato il romano a portarsi avanti di un break, vincendo a 0 il game successivo. Bedene è parso insicuro nei colpi in uscita dal servizio, soprattutto dal lato destro. Berrettini invece è entrato in modalità “The Hammer” da metà secondo set in poi, ma pur colpendo due poderosi vincenti sul 4-2 in suo favore non ha trovato il secondo break. Il 6-4 è arrivato però di lì a poco. Con grande sicurezza si è portato in vantaggio di due set dopo 70 minuti.

Stesso identico spartito nel terzo set, anzi, per certi versi Berrettini ha alzato ulteriormente il livello, visto che il break è arrivato già nel primo gioco: si è portato sul 30-30 con un dritto lungolinea in corsa che ha piegato la racchetta dello sloveno, e dopo aver raggiunto il deuce con un eccellente contro-smorzata ha approfittato di un doppio fallo e di uno slice in rete dell’avversario per portarsi 1-0 e servizio. Da lì in avanti è stata pura accademia: Berrettini ha perso solo quattro punti al servizio (mai più di uno nello stesso gioco), veleggiando fino alla chiusura da erbivoro consumato – attacco in chop chiuso con la stop volley di dritto ed ace esterno.

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