[dal nostro inviato a Tokyo]
Mattinata movimentata all’Ariake Tennis Park di Tokyo per la seconda giornata del torneo olimpico di tennis Tokyo 2020. Già poco dopo l’inizio delle partite Andy Murray ha annunciato di dover rinunciare al torneo di singolare su consiglio dei medici. “Sono davvero deluso di dovermi ritirare ma lo staff medico mi ha sconsigliato di competere in entrambe le specialità e di concentrarmi sul doppio”. Uno stiramento muscolare al quadricipite è la causa di questa decisione.
Murray, campione uscente di Londra 2012 e Rio 2016 ed entrato in tabellone grazie a un invito dell’ITF, doveva scendere in campo sul centrale contro il canadese Félix Auger-Aliassime ed è stato invece sostituito dall’australiano Max Purcell, giocatore dal ranking più alto tra quelli già presenti a Tokyo.
Sir Andy continuerà la sua avventura olimpica in doppio, dove in coppia con Joe Salisbury ha già eliminato la testa di serie n. 2 composta da Herbert e Mahut e negli ottavi affronterà i tedeschi Krawietz e Puetz.
Il programma della giornata è poi continuato con una clamorosa sorpresa nel tabellone del singolare femminile: la testa di serie n.1 Ashleigh Barty, recente vincitrice del torneo di Wimbledon, è stata eliminata al primo turno dalla spagnola Sara Sorribes Tormo (n. 48 WTA) con il punteggio di 6-4 6-3 in 1 ora e 34 minuti. Poco assistita dal diritto, l’australiana si è fatta ingabbiare dall’avversaria in un gioco che, grazie a parabole particolarmente alte e accentuate sul rovescio, non le ha nemmeno permesso di manovrare con il suo celebre slice dalla parte sinistra. Ha avuto la chance di rientrare in partita nel primo set, quando si è trovata 15-40 sul 3-4 e poi anche quando ha avuto la chance del 5-5, annullata da un rovescio in contropiede di Sorribes Tormo.
Particolarmente contrariata dal risultato del match, Barty ha risposto solamente a una domanda di una delle televisioni e non ha effettuato il consueto incontro con la stampa in zona mista, rifugiandosi subito negli spogliatoi proprio mentre la sua avversaria ne usciva ridendo e scherzando con la sua allenatrice Silvia Soler Espinosa.
Solo diverse ore dopo, attraverso l’Olympic Information System, sono arrivate alcune dichiarazioni della numero 1 del mondo: “Certamente non il risultato che volevo. Oggi non è stata la mia giornata, non mi sono mai sentita a mio agio in campo e non sono riuscita a giocare la partita come volevo giocarla. Il mio servizio poi era fondamentale e oggi non mi ha aiutato per nulla. Davvero troppi errori da parte mia, ma complimenti a lei che è sempre un’avversaria durissima“.
L’Olimpiade di Barty prosegue in doppio, nel quale è in coppia con Storm Sanders: “È una persona che accoglie sempre con entusiasmo tutte le opportunità che la vita le presenta – ha detto Barty della compagna di doppio – sono pronta a combattere insieme con leii per la medaglia d’oro“.
Subito dopo c’è stato l’attesissimo esordio nella competizione di Naomi Osaka, che ha visto il suo match spostato da sabato a domenica per permetterle di partecipare venerdì sera alla cerimonia di inaugurazione come ultimo tedoforo. La nipponica ha disposto abbastanza agevolmente della cinese Saisai Zheng (n.52 WTA) per 6-1 6-4 ma la parte più interessante del suo impegno odierno, ovvero l’incontro con i giornalisti dopo tutte le parole dette e non dette dal Roland Garros in poi, è stato un anti-climax, dal momento che è stato limitato solamente a un paio di domande con la stampa nipponica e ad altre due domande con la stampa internazionale: meno di tre minuti, ed era tutto finito.
Nel prosieguo della giornata giapponese ci saranno anche gli impegni di Jasmine Paolini, che già al primo turno trova un ostacolo sulla carta proibitivo nella portabandiera della squadra ceca Petra Kvitova, e dell’unico doppio maschile in gara con Sonego e Musetti che sfidano gli spagnoli Andujar e Carballes Baena.
Continua comunque il grande caldo che ha caratterizzato la prima giornata: non elevata la temperatura, intorno ai 30 gradi, ma con un’umidità elevatissima che rende molto faticoso giocare o anche solo rimanere all’aperto.