Olimpiadi Tokyo 2020: fuori Medvedev! Khachanov e Carreño Busta si giocheranno un posto in finale

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Olimpiadi Tokyo 2020: fuori Medvedev! Khachanov e Carreño Busta si giocheranno un posto in finale

TOKYO – La Russia sorride solo a metà: Khachanov in zona medaglie, Medvedev sbattuto fuori da un ottimo Pablo Carreño Busta. “Se gioca così, può vincere facilmente un 1000”

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Pablo Carreño Busta - Olimpiadi Tokyo 2020 (via Twitter, @ITFTennis)
 

Niente finale tra i primi due della classe. Il secondo favorito Daniil Medvedev cede al caldo, al senso di prostrazione che ne consegue e soprattutto a Pablo Carreño Busta, che già prima dell’inizio del torneo olimpico era segnalato in grande ripresa. In una semifinale che profuma di medaglia lo spagnolo sfiderà Karen Khachanov, che ha battuto in tre set Ugo Humbert (3-2 in favore di Carreño Busta i precedenti contro Khachanov, l’ultimo vinto quest’anno dallo spagnolo a Montecarlo).

[12] K. Khachanov b. [14] U. Humbert 7-6(4) 4-6 6-3

Terza vittoria in tre set su quattro incontri disputati alle Olimpiadi di Tokyo 2020 per Karen Khachanov, il quale ha rispettato il pronostico contro un convincente Ugo Humbert che gli ha dato filo da torcere fino al parziale decisivo, nel quale ha mollato un po’ la presa permettendo al russo di scappar via e centrare la semifinale. I due si sono affrontati per la prima volta in carriera e hanno dato vita a un match altamente spettacolare ricco di accelerazioni vincenti; buona parte del merito va data al francese, che ha giocato a viso aperto finché aveva energie in corpo e con i suoi angoli stretti ha messo in seria difficoltà il russo.

LA PARTITA – Nel primo set le sporadiche palle break concesse da entrambi non si sono mai concretizzate e alla fine il tie-break è sembrato un giusto epilogo. Khachanov è partito deciso, puntando più sulla potenza che sulla precisione mentre il francese, sicuramente grintoso e voglioso di far bene, non ha trovato bene le misure del campo. Ciò gli ha impedito di mantenere i ritmi elevati del russo e quindi Humbert non è riuscito a stargli dietro sia nel punteggio che negli scambi finendo per perdere per sette punti a quattro. L’impressione è che nel primo set la differenza sia stata minima (a conferma delle sole tre posizioni che li separano nel ranking, 25 Karen e 28 Ugo) e la maggior esperienza di Khachanov sia stata fondamentale.

Il mancino transalpino però non si è scoraggiato (del resto non gli accade quasi mai) e nel secondo set è partito come un missile sfondando le difese del suo avversario con servizi e dritti vincenti. Ciò gli ha permesso di guadagnarsi in apertura un break rivelatosi poi decisivo (il primo dell’incontro), e grazie anche al sostegno vocale del nutrito team francese presente sugli spalti ha continuato a mantenere il controllo degli scambi. Khachanov non è rimasto a guardare e si è creato quattro chance di pareggio nell’ottavo game, ma ancora una volta è stato Ugo a dare spettacolo giocando senza paura e a tutto braccio. La suspense non è mancata neanche nel finale di set quando il russo ha tentato l’arrembaggio finale. Humbert ha tenuto duro alla grande e con l’ottavo ace ha rimesso il match in equilibrio chiudendo 6-4.

Nel parziale decisivo Khachanov è salito ulteriormente di livello e ha concesso solamente due punti al servizio, tenendo tre turni di battuta addirittura a zero. Con delle statistiche del genere era davvero impossibile pensare di scalfirlo e infatti non c’è stato nulla da fare per Humbert: un break ottenuto sempre lasciando a zero l’avversario nel quarto game l’ha mandato avanti nel punteggio e senza il minimo sussulto Khachanov ha chiuso il match con una prima vincente dopo 2 ore e 33 minuti di gran tennis per entrambi.

Karen Khachanov – Olimpiadi Tokyo 2020 (via Twitter, @ITFTennis)

[6] P. Carreno-Busta b. [2] D. Medvedev 6-2 7-6(4)

La sorpresa è arrivata invece nell’altro quarto di finale della parte bassa del tabellone. Lo spagnolo Pablo Carreño Busta ha battuto in due set il n. 2 del seeding Andrei Medvedev e si è qualificato per le semifinali, entrando così teoricamente in zona medaglia.

Una prova di grande solidità dello spagnolo, che soprattutto nel primo set ha praticamente ribattuto ogni colpo del suo avversario venendo a capo di scambi estenuanti da fondo campo (raramente si andava sotto i 15 colpi, con anche una punta di 37). Medvedev ha retto sino al 2-2 e poi ha subito quattro giochi di fila, risultando del tutto incapace di venire a capo della resistenza del tennista spagnolo. “Se gioca a questo livello, può vincere facilmente anche dei Masters 1000! Non so come mai non giochi sempre così. Oggi non avrei potuto fare molto di più, è stato semplicemente più bravo di me” avrebbe poi detto il russo in zona mista, dopo essersi complimento con Djokovic per aver ottenuto il rinvio dei match a un orario più consono al caldo infernale di Tokyo.

Il tennista russo ha provato poi a recuperare energie al termine del primo set, uscendo dal campo – sosta abbastanza lunga, poco condivisa da Carreño Busta – e l’abbrivio del secondo parziale per un attimo è sembrato ristabilire i valori in campo. Medvedev è andato sul 3-0 per poi farsi recuperare sul 4-4. A questo punto l’equilibrio si è impossessato della partita, con Medvedev che sul 5-6 ha dovuto rimontare da 0-30 prima di riuscire a portare il set al tie break. Nel gioco decisivo, Carreño Busta è scappato più volte in avanti (prima 3-0, poi 4-2 e 5-3) ma Medvedev è riuscito tutte e tre le volte a rintuzzare con tenacia. Sul 5-5 però il russo ha commesso due gratuiti che hanno consegnato la semifinale allo spagnolo, che dopo i saluti di rito sulla rete è corso a festeggiare con il suo clan, Sergi Bruguera in primis. Pochi istanti prima della stretta di mano, invece, si è sentito l’inconfondibile suono di una racchetta fracassata; prevedibilmente era quella di Medvedev.

Ha contribuito Paolo Di Lorito

Il tabellone maschile delle Olimpiadi con i risultati aggiornati

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