Il PalaAlpitour in un'inchiesta antimafia: "Nessun rischio per le ATP Finals di Torino"

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Il PalaAlpitour in un’inchiesta antimafia: “Nessun rischio per le ATP Finals di Torino”

Il prefetto di Torino ha commissariato la società che gestisce l’impianto: una decina di anni fa, i biglietti di alcuni concerti sarebbero stati girati alle cosche. Ma è la stessa prefettura, oltre al Comune di Torino, a dare ampie rassicurazioni sull’evento di novembre

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Dal fronte istituzionale arrivano ampie rassicurazioni: nessun rischio per le ATP Finals di Torino. Resta però agli atti – è stato reso noto nella giornata di venerdì 30 luglio – il commissariamento e l’interdittiva antimafia da parte del prefetto Claudio Palomba a carico della Parcolimpico Srl, società che gestisce il PalaAlpitour (sede delle Finals) insieme ad altre strutture ereditate dai Giochi di Torino 2006.

La prefettura del capoluogo piemontese ha tenuto a rassicurare: “I provvedimenti adottati garantiranno la totale continuità dell’organizzazione e il puntuale rispetto del cronoprogramma di un evento di livello internazionale“. Parole che la FIT ha provveduto a inoltrare a tutti i partner interessati, anche perché – spiegano dal Comune di Torino, socio di minoranza di Parcolimpico insieme alla Regione Piemonte – tutto quanto sta accadendo non ha nulla a che vedere con la macchina organizzativa delle Finals. Proprio pochi giorni fa è stato comunicato il tutto esaurito per quanto riguarda la vendita dei biglietti nominali.

CONCERTI – Parlando con La Stampa, l’assessore al Commercio della giunta Appendino, Alberto Sacco, ha precisato: “Questa cosa riguarda eventi passati e non c’entra assolutamente nulla con l’organizzazione delle Finals. Anche le rassicurazioni del prefetto ci fanno stare tranquilli“.

La vicenda giudiziaria – anticipata proprio dal quotidiano torinese e poi confermata dalla prefettura – trae origine dalla presenza nella compagine societaria di Parcolimpico srl della società Set up Live, finita nella black list delle aziende a rischio di infiltrazioni della malavita e oggetto di indagini per la gestione dei biglietti omaggio dei concerti che organizzava (uno dei soci, una decina di anni fa avrebbe regalato biglietti alle cosche i cui proventi sarebbero stati utilizzati per sostenere le famiglie degli affiliati detenuti). Eventi del passato che nulla hanno a che vedere con la gestione del ticketing delle Finals, “non gestito da Parcolimpico“.

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