Sconfitto agli ottavi del 500 di Washington da Lloyd Harris, Rafa Nadal si è mostrato dispiaciuto ma comunque lucido nell’analizzare il match, mostrandosi come sempre prodigo di complimenti per l’avversario: “Harris ha giocato bene. La verità è che quando ho avuto delle opportunità nel terzo set il suo servizio è stato fantastico, mentre il mio ultimo game è stato pessimo. Questo è il tennis, non puoi commettere errori nei momenti chiave, e io mi sono innervosito in alcuni frangenti – il mio servizio non stava funzionando al meglio. Complimenti a lui, è stato aggressivo e coraggioso: è una grande vittoria e gli auguro il meglio“. Il 20 volte campione Slam ha anche voluto sottolineare come la battaglia di tre ore con Sock al secondo turno non sia stata un fattore della sconfitta di ieri notte: “Ero pronto per questo match, non ero stanco“.
LE CONDIZIONI DI SALUTE
Non è un segreto che per Nadal la partecipazione al torneo sul Potomac servisse come test fisico per preparare la difesa dello US Open 2019 e per verificare le condizioni del piede sinistro uscito malconcio dalla semifinale del Roland Garros con Djokovic. In questo senso le notizie sono positive: “Credo di aver giocato meglio rispetto al match di secondo turno. […] La cosa positiva è che il problema al piede si è fatto sentire meno rispetto al match con Sock, e questa è la notizia migliore che potessi ricevere. […] Sono venuto qui con l’obiettivo di fare del mio meglio, e sono contento del modo in cui ho reagito nel secondo set. Ora devo accettare il fatto di dover continuare a lavorare. Ho un’altra chance per fare bene la prossima settimana a Toronto”.
Ha poi aggiunto: “Sono riuscito a muovermi un po’ meglio, e questo è molto importante per me, mi aiuta a divertirmi e a credere di poter fare cose importanti. Ora devo continuare a migliorare: non ho avuto due mesi facili, il piede mi ha dato grossi problemi e non mi sono potuto allenare quanto avrei voluto. Ho fatto il possibile e ci ho provato fino alla fine: mi dispiace per la sconfitta perché mi ero trovato benissimo qui”.
UN GRAZIE AL TORNEO
Rafa ha voluto infine sottolineare di aver apprezzato molto l’accoglienza riservatagli dal torneo e dagli spettatori: “L’atmosfera qui è stata fantastica, non potrò mai ringraziare abbastanza Washington e chi è venuto a vedermi. […] Le persone qui hanno grande passione per il tennis, e la cosa peggiore di questa sconfitta è che non avrò più la possibilità di giocare di fronte a questo splendido pubblico. In ogni caso è stata una grande esperienza, ho visitato una nuova città e ho apprezzato l’affetto che mi è stato riservato”.
Vista la grande presenza di spettatori giovani, gli è infine stato chiesto come veda il suo ruolo di ambasciatore per il tennis. Nadal non ha svicolato, ma ha giustamente rimarcato che il modo in cui il suo comportamento e il suo gioco vengono ricevuti dai fan non sia evidentemente sotto il suo controllo. Lo sappiamo bene, il significato impartito alle azioni di un o un’atleta finisce sempre per esulare dalle sue azioni: “Onestamente non saprei, cerco solo di agire nel modo migliore in tutto ciò che faccio: se questo porta i bambini a prendere in mano la racchetta, tanto meglio. Ovviamente abbiamo bisogno di nuove leve nel gioco, quindi non posso che essere orgoglioso se posso dare un contributo in questo senso. Spero che il tennis resti popolare e interessante“.