Djokovic e i suoi rivali, tutti i dubbi di New York (Mastroluca)

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Djokovic e i suoi rivali, tutti i dubbi di New York (Mastroluca)

La rassegna stampa di mercoledì 11 agosto 2021

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Djokovic e i suoi rivali, tutti i dubbi di New York (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Se posso farcela a New York, cantava Frank Sinatra, potrò farcela dovunque. Allo US Open, chi si troverà sulla strada di Novak Djokovic potrebbe anche pensare di ripeterselo come un mantra. Sì, perché il serbo insegue due obiettivi da leggenda: vincare il major numero 21, staccando così Roger Federer e Rafa Nadal, e completare il Grande Slam riuscito solo a Don Budge nel 1938 e due volte a Rod Laver (1962 e 1969). Per la seconda volta, però, il serbo arriverà a New York (si comincia domenica 30) senza aver giocato i due Masters 1000 di agosto. Dopo Toronto, infatti, ha annunciato che salterà anche il Masters 1000 di Cincinnati la prossima settimana. «Ho bisogno di un po’ più di tempo per recuperare – ha scritto in un messaggio diffuso attraverso i suoi profili sui social network – la mia attenzione sarà rivolta allo US Open». L’incertezza sulle condizioni di Djokovic si accompagna ai dubbi crescenti sulle energie residue di Rafa Nadal, sconfitto al secondo turno a Washington, e del neo-quarantenne Roger Federer che ha giocato solo cinque eventi nel 2021. Anche lo svizzero salterà entrambi i Masters 1000 a cavallo di ferragosto. I soliti nomi, gli sfidanti che bussano alle porte del paradiso tennistico. Il greco Stefanos Tsitsipas, per la prima volta numero 3 del mondo; Daniil Medvedev, finalista due anni fa a New York, ha vinto sul cemento dieci dei suoi undici titoli in carriera. Su questa superficie, ha detto, «so di poter battere anche i migliori. Qui posso vincere anche grandi tornei». Hanno dimostrato di poterlo fare anche Dominic Them, il campione in carica a Flushing Meadows, e Alexander Zverev, finalista a New York un anno fa. A dodici mesi da quella finale, umori e condizione dei due non potrebbero essere più diversi. L’austriaco, vera delusione del 2021, si sta allenando ma non gioca da giugno per l’infortunio al polso. Il tedesco, campione olimpico, quando gioca come a Tokyo sembra il più pronto a prendessi stabilmente il centro della scena. Anche l’Italia sogna di non essere più “little” a New York. […]

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