US Open, a Sakkari la maratona con Andreescu. Nei quarti la attende Pliskova

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US Open, a Sakkari la maratona con Andreescu. Nei quarti la attende Pliskova

La greca supera la canadese dopo 3 ore e mezza di battaglia, Bianca piegata in due dalla fatica. Vittoria di sostanza ma non di estetica per Pliskova su Pavlyuchenkova

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Maria Sakkari - US Open 2021 (Garrett Ellwood/USTA)
 

LATE NIGHT SHOW – Chiunque avesse ancora dei dubbi sulla voglia di competere di Bianca Andreescu è stato definitivamente smentito dopo la prestazione della canadese questa notte a New York contro Maria Sakkari. Alla fine per la vincitrice dell’edizione 2019 degli US Open è arrivata la sconfitta – la prima in assoluto in questo torneo – ma considerando il modo in cui è uscita dal campo è facile affermare che abbia lasciato davvero tutto. Le due tenniste rinomate per il loro spirito battagliero non hanno deluso le aspettative e sono rimaste in campo per 3 ore e 30 minuti, fino alle 2:15 ora locale, con la vittoria andata alla tennista greca per 6-7(2) 7-6(6) 6-3.

“Ero preparata a battagliare fino al terzo set, sapevo che sarebbe stata dura” ha ammesso Sakkari intervistata a fine partita. “Con tutto il coinvolgimento del pubblico è stato bello per entrambe. Nel primo set non sono stata molto coraggiosa ma volevo vincere così tanto questo match che ho dato tutto. Mi sono detta di restare concentrata su me stessa, restare calma e fare il mio tennis prendendomi le mie chance. Anche perché è speciale giocare la sessione serale a New York“.

I tie-break dei primi due set se li sono spartiti agevolmente uno a testa, e forse l’unico momento di rammarico per la n. 7 del mondo c’è stato sul 5-5 nel secondo set quando ha avuto due palle break che l’avrebbero mandata a servire per il match. La greca però nei momenti chiave non si è mai tirata indietro e le sue accelerazioni a sventaglio l’hanno spesso tirata fuori dai guai. Il match ha iniziato ad assumere i connotati di un vero dramma verso la metà del terzo set, in particolare dal 3-2 in poi. In quel momento Andreescu ha chiesto un medical time-out e si è recata fuori dal campo in compagnia della fisioterapista per ricevere un trattamento alla coscia sinistra pesantemente fasciata.

Bianca Andreescu – US Open 2021 (Garrett Ellwood/USTA)

Al rientro in campo – dopo poco più di 3 minuti, quindi assolutamente in linea col regolamento – Bianca riusciva a colpire la palla con la sua solita intensità ma ha trovato molte più difficoltà nei movimenti, ed ha finito per perdere due volte il servizio. Dopo quasi ogni punto la si vedeva piegata sulle gambe e in un paio di occasioni si è dovuta persino accasciare a terra a seguito di qualche colpo giocato in corsa; Sakkari ha avuto il merito di non togliere il piede dell’acceleratore e ha risposto colpo su colpo. Il pubblico era leggermente schierato dalla parte della canadese ma la sensazione generale era che i tifosi presenti volessero continuare a godere dello spettacolo. In effetti nonostante le condizioni precarie di Andreescu, sul finale non sono mancati punti spettacolari anche per merito della n. 18 del mondo che si è recata spesso a rete e alla fine al quarto match point ha chiuso il match. Per lei dunque il 2021 si sta rivelando il miglior anno della carriera per risultati Slam: dopo la semifinale al Roland Garros arrivano i primi quarti di finale agli US Open, risultato più che meritato per una tennista che da anni è in costante crescita.

Dopo la vittoria si è subito recata in sala conferenze e ha aggiunto qualcosa circa il suo successo. Non ho avuto il controllo della partita fino a metà del secondo set. Mi sentivo come se lei fosse migliore di me, ma poi in qualche modo sono andata in profondità e ho trovato un modo per cambiare le cose. Come ho detto in campo, sono stata più coraggiosa dopo un certo punto della partita, poi ho alzato un po’ il mio livello di energia”. Sulle condizioni in cui Andreescu ha affrontato gli ultimi game e sull’impatto che ha avuto su di lei, ha aggiunto: “Quando vedi che la tua avversaria si infortuna devi cercare di rimanere concentrata perché sai benissimo che se guardi dall’altra parte della rete, vedi che qualcuno si è fatto male, e può stressarti molto. Non sai cosa devi fare, fare palle corte, farle correre. È complicato. Sono rimasta concentrata su me stessa e ho fatto cose semplici. Non ho complicato il mio tennis nel terzo set. Penso che sia per questo che alla fine ho vinto.

A dire il vero Maria con il suo atteggiamento quasi sfrontato in campo, è sempre sembrata essere una giocatrice coraggiosa, ma allora perché solo adesso si iniziano a vedere risultati di così alto prestigio? “È qualcosa su cui sto lavorando con Tom [Hill] dalla fine dell’anno scorso. Mi sentivo come se avessi perso quel coraggio dopo il Roland Garros. Ero più titubante. Non ero così grintosa. Dopo la sconfitta con Angie [Kerber a Cincinnati], mi sono allenata per due settimane. Ho fatto degli allenamenti molto duri in cui piangevo perché non riuscivo a sentire i miei colpi, non riuscivo a sentire il mio tennis. Ma per fortuna ho avuto Tom e Yannis, il mio sparring partner, che mi ha supportato molto. Ho perso la mia identità, ho perso una parte di me stessa. Con il mio psicologo ho trovato un modo per tornare e sentire di nuovo quello che ho sentito oggi là fuori. Dicendomi di essere più coraggiosa; non è una cosa tipo ‘Maria, ora sii coraggiosa’, e tu sei coraggiosa. È un processo di allenamento e tutto ciò che mi ha aiutato ad essere più coraggiosa.

PLISKOVA BRUTTA MA EFFICACE – Gli US Open si confermano territorio di caccia preferito per Karolina Pliskova che per la quarta volta in carriera raggiunge i quarti di finale a New York. La tennista ceca, dopo averci perso gli ultimi due precedenti, è riuscita finalmente a battere Anastasia Pavlyuchenkova per 7-5 6-4 in un match non particolarmente brillante per sua stessa ammissione, ma la posta in gioco fa passare la prestazione in secondo piano. “Non è stato uno dei match più belli ma nei momenti chiave sono riuscita ad alzare il mio livello” ha confermato la n. 4 del mondo in conferenza stampa.

Karolina Pliskova – US Open 2021 (Andrew Ong/USTA)

“Penso di esserci riuscita e il servizio mi ha aiutato, anche se non ho fatto così tanti ace come nelle ultime due partite ma ho avuto molti punti gratuiti. Nei momenti importanti sono riuscita a servire abbastanza bene. Ma era un po’ ventoso. Entrambe abbiamo iniziato forse un po’ nervose e la partita non è stata affatto bella. Ovviamente entrambe vogliamo giocare aggressive. Ho pensato che ci fossero molti errori, forse dei colpi non abbastanza belli da guardare. Non mi sentivo per niente bene, devo dire. Ho solo trovato un modo per giocare forse un po’ meglio di lei, basta metterle pressione sul suo servizio. Ho giocato quanto bastava per vincere”.

L’ultima volta che Pliskova raggiunse i quarti a Flushing Meadows era il 2018 e Karolina venne sconfitta da Serena Williams in due set. “È bello tornare nella seconda settimana in uno Slam. È sempre l’obiettivo all’inizio del torneo. Voglio dire, l’anno scorso non è stato il massimo, anche l’anno prima, negli Slam per me. Penso che sia davvero un buon successo dopo la finale di Wimbledon avere ora un’altra possibilità di andare ancora abbastanza lontano in questo torneo; è piuttosto aperto. Ci sono avversarie dure ma sei nei quarti quindi non puoi davvero aspettarti nessun match facile. Se gioco ancora forse non come oggi ma come ieri e i giorni prima, penso di avere buone possibilità di battere tutte le altre ragazze.

La prossima avversaria per la n. 4 del mondo sarà proprio Maria Sakkari che ha affrontato due volte sempre a Roma con una vittoria a testa (la prima sfida si concluse con la sua storica sfuriata contro la giudice di sedia). “Almeno avremo un incontro su una superficie e in un torneo diversi” ha commentato Pliskova. “Certo, è una giocatrice tosta. In realtà ci siamo allenate una volta qui prima dell’inizio del torneo; lei è una combattente. In realtà penso che abbia davvero migliorato il suo gioco. Sta giocando in modo più aggressivo di prima. È piuttosto pericolosa, ha battuto buone giocatrici questa settimana. Anche a Parigi ha giocato bene. Penso che stia passando un anno fantastico. Penso che sia sicura di sé, sarà difficile”.

Forse accortasi di tutte le belle parole spese per la sua futura avversaria ha subito aggiustato il tiro: “Penso di poter essere io quella più aggressiva in questa partita”. Anche Sakkari ha parlato della sua prossima avversaria e in particolare ci ha tenuto a specificare che “è una ragazza molto divertente. Abbiamo un ottimo rapporto anche se alcune persone pensano che dopo quello che è successo non lo abbiamo, in realtà ce l’abbiamo”. Dunque la domanda è: chi tra le due sarà in grado di mettere da parte questo rapporto di amicizia e ambire maggiormente alla vittoria? In palio c’è una semifinale Slam.

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