Novak Djokovic - US Open 2021 (Garrett Ellwood/USTA)
US Open, Djokovic: “Giocherò la finale come fosse il mio ultimo match”. E cita Kobe Bryant
Il fuoriclasse serbo in conferenza stampa dopo la vittoria in semifinale su Zverev: “Mi sono costruito l’aura del giocatore che non muore mai e ne sono felice”
Come ci si sente a un passo dall’immortalità del tennis? Hanno provato a chiederlo i giornalisti presenti in conferenza stampa a Novak Djokovic dopo la sua vittoria in cinque set su Sascha Zverev, consapevoli che l’asso serbo ultimamente non gradisce più di tanto le domande a tema Grande Slam. “So che vi piace parlare della storia e della leggenda. Sono consapevole che sono vicino a qualcosa di molto grande, ma ora penso solo a gestire al meglio il day-off. Ho la mia routine, ho le persone che mi seguono. Mi isolerò e radunerò tutta l’energia necessaria per la finale, che giocherò come se fosse l’ultimo match della mia carriera– dice Djokovic, ripetendo le parole dette nell’intervista in campo dopo la vittoria su Zverev – Non so se è la partita più importante della mia carriera, sicuramente lo è relativamente a questa stagione”.
A Nole ricordano che anche Serena Williams, nel 2015, si rifiutò di rispondere a domande sul Grande Slam, ma già da inizio torneo. “Non è che mi dispiaccia rispondere alle vostre domande – chiarisce il fenomeno serbo -,il punto è che non ho niente in più da dire rispetto a quanto ho già affermato in merito. Ricordo che quell’anno parlai con Serena, ricordo quanto fosse tesa e ora capisco quello che provava. Ognuno ha il suo modo di vivere le cose e gestire le situazioni. Nel caso, ne parleremo dopo la finale. Ora penso solo a prepararmi bene e a rispettare il mio prossimo avversario”.
Djokovic ha analizzato così la vittoria in semifinale: “Questa è stata sicuramente la battaglia più dura di questo torneo. Sapevo che sarebbe stato così, Zverev arrivava in grande forma dopo aver vinto Olimpiade e Cincinnati. Ha iniziato molto bene e, anche se è stato un primo set equilibrato, alla fine lo ha vinto lui. Ma come è successo tutte le altre volte in questo torneo, poi ho iniziato a giocare molto bene”. Quale è stato il momento chiave della partita?“Vincere il terzo set, verso la sua conclusione ci sono stati due-tre scambi molto lunghi… Poi però ho perso un momento la concentrazione nel quarto set e lui ha fatto il break. Quando Zverev ci riesce, nella maggior parte dei casi il set è andato, visto come serve. Ma poi sono riuscito a vincere lo stesso. Anche se probabilmente avrei potuto fare meglio”, è la riflessione del serbo.
Probabilmente non è stata la sua prestazione più continua, ma ha vinto lo stesso, giocando meglio nei momenti decisivi. “Questa è un’abilità che si sviluppa col tempo – conferma Novak -. Probabilmente tutti i grandi match che ho vinto hanno contribuito a costruire intorno a me l’aura di un giocatore che non muore mai, specie negli Slam. Tutti gli avversari con cui gioco sanno che fino all’ultimo colpo le cose possono cambiare. E ne sono felice”, è la chiosa caustica dell’asso di Belgrado.
Daniil Medvedev è l’uomo che proverà a fare l’ultimo sgambetto a Djokovic: tutti hanno in mente la finale dell’Australian Open2021, dominata da Nole. “Ma quell’esperienza lo ha sicuramente reso più forte – dice il serbo –. Anche lui è in grande forma, quest’anno ha vinto molte partite sul cemento e farà di tutto per prendersi il primo Slam. Sono consapevole di quello che mi aspetta. Ora mi concentro sul recuperare le energie e sul ricalibrare le emozioni verso domenica. Eviterò qualsiasi tipo di distrazione e tutto ciò che può togliermi energia vitale”. Perché, dice Novak, “Kobe Bryant quando in un’occasione con i Lakers salì sul 3-1 nelle finali NBA disse: perché dovrei essere felice? Il lavoro non è ancora finito. Ecco, è così anche per me. C’è ancora una partita da vincere”.