Challenger, si ferma in finale la corsa di Andrea Pellegrino: la Napoli Cup va a Griekspoor

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Challenger, si ferma in finale la corsa di Andrea Pellegrino: la Napoli Cup va a Griekspoor

Il tennista pugliese finisce la benzina proprio all’ultimo atto, consegnando a Tallon Griekspoor il quinto successo stagionale

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Andrea Pellegrino alla Napoli Cup 2021 (Credit: Tennis Napoli CUP on Facebook)
 

Andrea Pellegrino ha giocato un torneo magnifico al Challenger 80 di Napoli, probabilmente rinvigorito dalla nuova partnership con Luca Vanni che, alla sua prima esperienza da coach, sembra aver dato la scossa al tennista pugliese, reduce da un prolungato cono d’ombra dopo la vittoria al Challenger di Roma. I due ci sono parsi veramente molto affiatati: sempre assieme, assorti in un ininterrotto flusso di conversazione. Sono sicuramente buoni segnali per la nascente collaborazione. Che infatti ha dato subito risultati incoraggianti con la doppia finale in due settimane, prima Lisbona e ora Napoli. Purtroppo anche questa volta all’azzurro è mancato l’ultimo scatto e sul centrale del Tennis Club Napoli, gremito di gente, ha ceduto nettamente (6-3 6-2) in poco più di un’ora alla testa di serie N.4, l’olandese Tallon Griekspoor. Tutto si è deciso tra il sesto e l’ottavo game, quando una serie di break e contro-break ha consegnato il primo set all’olandese. Andrea è apparso un po’ demoralizzato, e il break subito nel terzo gioco del secondo parziale è stato il colpo di grazia. Del resto si sapeva come non fosse una partita facile, Griekspoor sta infatti giocando la miglior stagione della propria carriera e il quinto trionfo di questo 2021 lo pone immediatamente alle spalle del dominatore assoluto Benjamin Bonzi oltre a riportarlo alla posizione N.106 ATP, a ridosso del proprio best ranking. Best ranking ulteriormente migliorato invece per Pellegrino che sale al N.216, conquistando così la certezza di poter giocare le qualificazioni Slam, cosa che rappresenta un po’ lo spartiacque nella carriera di un giocatore.

Stefano Travaglia è stato anche lui vittima di Griekspoor (probabilmente con dei conti in sospeso con gli italiani, visto che in precedenza aveva fatto fuori anche Julian Ocleppo e Jimbo Moroni), il quale in semifinale lo ha superato in rimonta (2-6 6-4 6-2). Grande delusione per l’ascolano che però si consolerà con l’ulteriore progresso in classifica (adesso è N.83 ATP), che blinda di fatto la sua posizione in vista dei prossimi appuntamenti.

Che era poi lo stesso piano che ha portato Andreas Seppi a disputare il ricco Challenger 90 di Mouilleron le Captif (cemento indoor). L’altoatesino è stato molto brillante fino alle semifinali, dove nulla ha potuto contro l’esperto ceco Jiri Vesely (N.84 ATP) che lo ha fermato col punteggio di 6-4 7-6(1) senza mai lasciargli una vera chance. I punti conquistati permettono però ad Andreas di rimanere in top 100 (precisamente al N.97) e di continuare a sperare in un posto nel tabellone principale dei prossimi AO.

Intanto al Challenger 80 di Barcellona (terra battuta) il bulgaro Dimitar Kuzmanov ti confeziona la sorpresa che non ti aspetti e alla ‘Emilio Sanchez Academy’ alza il primo trofeo in carriera, al termine di una finale senza storia (6-3 6-0) contro Hugo Gaston (N.112 ATP e prima testa di serie). Certo, il seeding non era di prima fascia e Kuzmanov si è infilato in una parte di tabellone poco presidiata, ma per il ventottenne rimane un grande risultato che lo proietta tra l’altro alla posizione N.128 ATP, suo nuovo best ranking. Nuovo record anche per il ventunenne talento francese che, pur continuando a perdere finali (la quinta quest’anno, la sesta se calcoliamo anche l’ATP di Gstaad) sale al N.104 ATP, ormai a un passo dalla top 100.

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