Nitto ATP Finals: Djokovic stende Rublev e si qualifica alle semifinali

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Nitto ATP Finals: Djokovic stende Rublev e si qualifica alle semifinali

Il numero uno del mondo è un rullo compressore e in poco più di un’ora batte senza problemi Andrej Rublev

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[1] N. Djokovic b. [5] A. Rublev 6-3 6-2

Poca storia nella prima sfida della seconda giornata del Gruppo Verde delle Nitto ATP Finals di Torino. A trionfare è Novak Djokovic, che sbriga la pratica in poco più di un’ora contro un deludente Andrej Rublev e si qualifica matematicamente alle semifinali delle ATP Finals. Una partita non spettacolare, sicuramente sotto al livello anche solo del primo set disputato tra Djokovic e Casper Ruud. Il tennista russo, alla prima partita in carriera contro Djokovic, ha provato (come sempre) a “prendere a pallate” il suo avversario, scontrandosi contro il muro posto dal numero uno del mondo, che va a nozze con i tennisti dal gioco potente ma estremamente lineare e monocorde come Rublev.

La partenza di Djokovic, come con Ruud, è da diesel. Il numero uno del mondo entra in campo molto falloso e concede per primo il break come nella partita contro il norvegese. Non si fa scrupoli a restituire il favore Djokovic, sfruttando le lune del russo che rischia ancora di più del solito e gioca in maniera troppo frettolosa. Rublev offre un’altra palla break con un errore non forzato di dritto, ma riesce a scacciare il pericolo con due ottime prime. Il tennista serbo continua a rischiare grosso nei suoi turni di servizio, e il russo trova un’altra palla break nel settimo game. Djokovic non trema e con due ace consecutivi che lasciano sul posto Rublev riesce ad evitare il break. Nel turno di battuta successivo è il numero 5 del mondo a mostrare il fianco, offrendo la quarta palla break della sua partita e lasciando andare il break per un bel passante di rovescio del suo avversario. Pochi problemi per Djokovic nel chiudere la pratica, con il servizio tenuto a zero e un ace a suggellare il set.

Non cambia la musica nell’avvio di secondo set, e nel terzo game Djokovic gioca uno dei punti del torneo per portarsi a palla break. Il marchio di fabbrica è quello della difesa di rovescio in open stance, prima per prendere una palla praticamente impossibile se non per lui in lungolinea, e poi per passare con un diagonale stretto di rovescio. Rublev, scosso dalla difesa del suo avversario, concede il break perdendo la misura del rovescio lungolinea nel punto successivo. Il break subito peggiora lo stato mentale di Rublev, già confuso in molti frangenti a livello tattico e ora ancora più arrendevole.

Il russo prova a sfondare sulla diagonale del rovescio con poco profitto e con un dritto largo concede l’ennesima palla break, convertita dal campione serbo con un dritto affondato a metà rete da Rublev. Anche qui Djokovic non fa sconti al suo avversario, chiudendo la partita in poco più di un’ora con il quattordicesimo ace. Per Djokovic è la vittoria numero 40 in carriera nelle ATP Finals, supera Ivan Lendl fermo a 39 e resta dietro Roger Federer a 59. Se il tennista serbo è già sicuro delle semifinali, la qualificazione del russo dovrà passare per l’ultima partita contro Casper Ruud, atteso dal britannico Cameron Norrie che ha sostituito Stefanos Tsitsipas.

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